Il
Monte Re di Castello (m 2891) è una imponente e selvaggia montagna, molto panoramica, situata sul crinale
principale del gruppo Adamello che divide la Lombardia dal Trentino.
Generalmente i bresciani salgono questa cima partendo dalla località Rasèga
di Valle di Saviore (m 1174), punto di partenza di altre escursioni già
presenti sul Sito, come quella al Lago di Campo (m 1945), oppure al Rif. Maria e Franco (m 2575) o quella per la cima
del M. Campellio (m 2795), gite già impegnative in termini di sviluppo
e dislivello. In questa escursione si raggiunge il Re di Castello e il Rif.
Maria e Franco partendo dalla Val di Fumo in Trentino e precisamente dal
parcheggio di Lago di Malga Bissina (m 1800). Il percorso, rimanendo
comunque impegnativo, è più breve perché il raggiungimento del Passo di Campo (m 2298), punto di passaggio
obbligato, è molto più veloce, nell’ordine di un’ora e 30 minuti. Sia
all’andata che al ritorno, si passa dal Lago di
Campo (m 1945), uno dei più spettacolari specchi d’acqua posto in un
incontaminato contesto alpino. Certamente bisogna tenere conto che la
strada da fare in automobile non è poca se si parte dalla Vallecamonica, ma
è comunque un’occasione per vedere la Valle di Daone e lo stesso Lago di
Malga Bissina.
Itinerario
In automobile bisogna
risalire l’intera Val Daone su strada a tratti stretta e disagevole ma
comunque asfaltata e in buone condizioni. Superato il Lago di Malga Boazzo,
con un’ultima frazione più ripida, si giunge nei pressi dello sbarramento
del Lago artificiale di Malga Bissina (m 1790). Un breve tratto di strada
bianca lunga circa 300 metri e indicata da cartelli consente di salire, dal
ristorante presso la diga, sino al soprastante e ampio
parcheggio pubblico (m 1840).
Si imbocca, oltre il
parcheggio, l’ampia carrereccia con direzione sud, raggiungendo in
pochissimi minuti un pianoro erboso dove si incontra la segnaletica. Si segue il Sentiero Cai 242 per il lago e Passo di Campo, col
quale si traversa a mezza costa il costone sud-orientale della Cima
d’Avolo, tra rado bosco e senza difficoltà, mentre alle nostre spalle la vista può già spaziare sul lago artificiale
sovrastato dall’imponente sagoma del Carè Alto. Si affronta una facile
salita a destra cambiando pendenza e con alcune svolte nel folto delle
conifere si esce definitivamente dal bosco, raggiungendo la grande conca che ospita il bellissimo Lago di
Campo (m 1945). La conca è chiusa ad occidente dal crinale principale
con il M. Re di Castello sulla sinistra e il Passo di Campo come punto più
basso, sulla destra. Si cala di qualche metro verso
il lago che, con una lunghezza di 600 metri e una larghezza di 280,
risulta essere un bacino di tutto rispetto, mentre si rimane colpiti dalla
straordinaria limpidezza delle sue acque che riflettono le cime
circostanti. Dopo aver indugiato a lungo, in
ammirazione di questa perla, in ambiente aperto e luminoso si passa nei
pressi di alcuni ruderi, muovendoci poi in
direzione del pendio boscoso di fronte a noi e lasciandoci
alle spalle il lago. Il panorama sul sottostante lago è suggestivo e lo
si potrà ammirare ancora meglio durante il ritorno, quando al pomeriggio il
sole illumina il fondale. Si continua a salire, sempre su sentiero ben segnato,
mentre il bosco diviene sempre più rado sino a lasciare spazio alle
praterie di alta quota. Si supera un breve tratto
a fondo ghiaioso e quindi si volge parzialmente a sinistra sino a
guadagnare una spalla erbosa, dalla quale
si può ammirare nella sua lunghezza tutta la
“Sega d’Arno” e ovviamente la nostra meta. Nell’ultimo tratto di
salita, si obliqua a destra sino a raggiungere il marcato Passo di Campo (m 2298), al confine con la
Lombardia (Brescia).Siamo ad un
importante crocevia di sentieri perché da
qui, innanzitutto, passa l’Alta Via Dell’Adamello (Sentiero Cai 601 ex 1) che proviene dal Rif. Maria e Franco con
destinazione il Rif. Lissone nella Valle Adamè…un altro importante sentiero
è il 620 ex 20 che con un lungo tratto molto
panoramico sul Lago d’Arno, chiamato “Traversera”, si inoltra verso
ovest e verso la Valle di Saviore; un altro sentiero non numerato e poco
conosciuto, poco distante dal passo, diparte dal sentiero 620 per salire ai
nascosti laghetti del Corno della Vecchia situati a circa 2335 metri, punto
di passaggio della Via normale per salire al soprastante
M. Campellio, la cui descrizione è già
presente sul Sito.
Il panorama dal Passo di
Campo è grandioso e suggestivo sulla
sottostante Val Ghilarda, che ospita la Pozza d’Arno ed il Lago d’Arno
(m 1817), di egual bellezza è la vista verso la nostra meta, a meridione,
con l’impervia cresta che caratterizza la Sega
d’Arno mentre a settentrione troneggia il
citato Monte Campellio.
Si segue a sinistra il Sentiero 601 ex 1 che si mantiene a destra del crinale che ci sovrasta, crinale poi che prosegue
con le frastagliate rocce, caratteristiche della “Sega d’Arno”. Tra l’altro, l’intero proseguo
dell’ascensione verso il Re di Castello resterà poco a destra dello
spartiacque permanendo sul versante bresciano. Da ricordare che questo
settore fu interessato dalla Grande Guerra e si potranno notare numerose
trincee e gallerie artificiali sulle rocce che sovrastano il sentiero che,
volendo, conviene andare a far visita eventualmente al ritorno, perché la
meta ancora è lontana. Il sentiero semipianeggiante raggiunge una
scoscesa fascia rocciosa e per superarla si perde quota su percorso
costruito e si traversa su cengia con lisce rocce, assicurate da funi
metalliche, oltre si continua senza difficoltà ed in moderata salita, con
la vegetazione che lascia spazio ad un ammasso di rocce e detriti. Poco
oltre si raggiunge un importante bivio dove
si abbandona il segnavia 601 ex n.1, che procede verso destra in direzione
del rif. Maria e Franco (sentiero che
percorreremo al ritorno), seguendo invece le indicazioni per il Re di Castello presenti sulla roccie (sentiero 90).
Si sale sull’ampio ed immenso pendio detritico
agevolati inizialmente da un sentiero militare ancora in buono stato,
costruito sulle rocce di granito. Purtroppo, molto presto, il tracciato si
perde tra i detriti ed è necessario muoversi su
terreno più impegnativo, sebbene senza difficoltà tecniche, seguendo
radi segni e alcuni ometti. La via di salita rimane sempre a dovuta
distanza dall’impervio crinale alla nostra sinistra (Sega d’Arno) per cui si rimane al riparo da eventuali scariche
o cadute di pietre dall’alto. L’esposizione verso nord fa si che la neve
tenda a persistere, nella parte più alta del nostro percorso, anche fino a
luglio per cui sarebbe preferibile fare l’ascensione ad estate inoltrata.
Un centinaio di metri sotto la vetta, si incontra il percorso che proviene
dal Rif. Maria e Franco, col quale si percorre l’ultimo
ripido tratto, dove si affrontano le maggiori difficoltà di tutta la
salita, costituite dal superamento di grandi
massi granitici accatastati in maniera caotica. In alcuni punti è
necessario l’uso delle mani e cautela per districarsi tra i numerosi salti
e gli spacchi presenti tra un masso e l’altro.
Come riferimento, per superare gli ultimi metri, risulta utile puntare ai ruderi di una vecchia costruzione
semidistrutta, edificata durante la Grande Guerra, situata pochi metri
sotto la cima. Si raggiunge quindi il crinale, abbastanza esposto, sino a guadagnare la sommità (m 2891).
Il panorama dalla vetta è di straordinaria
vastità: a nord verso l’intero settore centrale dell’Adamello, sulla Lobbia
e sul Mandrone, splendido il paesaggio a nord-est sul Lago di Malga Bissina e sul Carè Alto, a nord-ovest verso la Val Ghilarda col Lago d’Arno e naturalmente
la Vallecamonica, a ovest verso il Frisozzo e
le Cime di Tredenus, a meridione risulta inconfondibile il Cornone di Blumone e la cresta Laione_Listino.
Il rientro, oltre che
avvenire a ritroso, può arricchirsi del passaggio dallo storico Rif. Maria
e Franco e dal sottostante Lago Dernal. Si ritorna con cautela al bivio
incontrato sotto la vetta e si segue il sentiero dirigendosi
verso ovest, passando successivamente un
centinaio di metri più bassi e a meridione della Cima Dernal (m
2824)…in circa un’oretta dalla vetta del Re di Castello si raggiunge il Rif. Maria e Franco, alla
quota di 2575 metri. Poco sotto (NE) appare il caratterisco Lago Dernal adagiato in una bella conca
longitudinale, mentre tutto a ovest la vista può allungarsi sulla incassata
e lunga Valle di Dois.
Si ritorna seguendo il Sentiero 601 ex n.1 col quale, calati di quota, si
lambisce superiormente di circa 20 metri lo
specchio del Lago Dernal (m 2480), dove conviene fare una piccola
deviazione per raggiungere la sua sponda settentrionale, spesso abbellita
dalla presenza di colonie di eriofori.
Successivamente si passa nei pressi di una
pozza (circa m. 2400) e quindi, dopo aver perso ancora dislivello si
incontra, sui 2350 metri di quota, quell’importante
bivio dove all’andata avevamo abbandonato il sentiero n.1 per seguire
il tracciato per il Re di Castello; (per
chi non lo sapesse e forse pochi lo sanno, qui sopra alla quota di 2396
metri, tra la cresta della Sega d’Arno, c’è il Passo del Gatto, un belvedere
sulla conca d’Arno da una parte e sulla Val di Fumo dall’altra, dove ancora
è presente una
scaletta di pietre realizzata durante la Grande Guerra).
Continuando sul percorso, ormai su sentiero fatto all’andata, si raggiunge nuovamente il Passo di Campo, dove si
consiglia di concedersi una mezz’oretta, tra andata e ritorno, per far
visita alle postazioni e gallerie militari
presenti sul soprastante crinale, quello che anticipa la Sega d’Arno; il panorama è molto
suggestivo, sia sul Lago di Campo, sia sul Lago e Pozza d’Arno.
Non rimane che terminare
la bella escursione, ripassando dal Lago di
Campo, mentre la luce pomeridiana conferisce a questa perla alpina un aspetto ancor più splendido e suggestivo
che al mattino. Dal Passo di Campo al parcheggio
di Lago di Malga Bissina circa un’ora e 20 minuti.
Earth Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Lago di
Malga Bissina
|
1840
|
Passo di Campo
|
2298
|
480
|
|
h. 1.30
|
3,3
|
E
|
27/08/2020
|
Passo di Campo
|
2298
|
Monte Re di
Castello
|
2891
|
620
|
|
h.2.00
|
2,5
|
EE
|
Monte Re di
Castello
|
2891
|
Rif. Maria e Franco
|
2575
|
+50
-366
|
|
h. 1.00
|
1,8
|
EE
|
Rif Maria e Franco
|
2575
|
Lago di
Malga Bissina
|
1840
|
+60
-800
|
|
h. 2.40
|
7,2
|
E
|
|