Bella escursione in
ambienti solitari, all’interno della Riserva Naturale Regionale Valli di S.
Antonio, situata tra le Provincie di Sondrio e Brescia. Questa riserva
racchiude due splendide vallate, la Val Brandet e la Valle di Campovecchio,
già fatte oggetto di altrettante splendide escursioni presenti nel sito,
con riferimento rispettivamente al Lago
di Picol ed ai Laghetti di
Culvegla.
Partendo da S. Antonio, il trekking si propone di
percorrere gran parte della Valle Brandet sino a raggiungere il poco
conosciuto laghetto alpino dell’Agna (m
2282), piccola perla incastonata tra i contrafforti meridionali del Corno
dell’Agna (m 2425) e il versante settentrionale del Monte Sessa (m 2490),
in pratica situato sulla bastionata montuosa che separa le due valli. Con
percorso un poco più impegnativo si prosegue sino al Passo di Forame (m 2233), punto di accesso per
scendere con sentiero a tratti
avventuroso nella Valle di Campovecchio,
dalla quale si rientra a S.Antonio.
Itinerario
Dal parcheggio di S.Antonio (m 1127), con una
semplice passeggiata si raggiunge il Rif.
Brandet (m 1305) tramite la bella strada
gippabile (CAI 129). Superata la
struttura si prosegue lungo la strada che si addentra pianeggiante nella
Val Brandet. Si supera un cancello di legno
utilizzato per impedire alle mucche di varcare il confine pascolivo e
subito dopo si arriva all’area pic-nic del
Ponte del Gallina, dove sulla sinistra si stacca il sentiero diretto
verso Malga Barbione.e Malga Sonno, che si ignora. Si continua dritti per
poco meno di un km in lieve salita,
superando un’ampia radura con fontana, sino
ad incontrare sulla sinistra
un larice sul quale le frecce
segnaletiche del Sentiero 129B indicano
che bisogna abbandonare la strada per salire a destra nel bosco. La traccia inizialmente è poco visibile, a
causa della vegetazione, ma ben presto diventa
più marcato e si incontrano i classici segnavia bianco-rosso. Ora la
pendenza nel bosco diventa abbastanza sostenuta e confortati dai numerosi segnavia, in circa
un’ora dal bivio, si raggiungono i ruderi ed i
pascoli aperti della Malga dell’Agna (m 1926). Mantenendosi alla
sinistra della malga, si sale tra i pratoni
fino a costeggiare brevemente e oltrepassare due volte un torrentello. Mantenendo la traccia principale, a quota 2220 circa si incontra il Sentiero
124A, proveniente dal Passo di Forame e diretto al Lago di Picol con
percorso impegnativo. Quindi lo si inforca nel senso opposto, verso
nord-ovest. Si seguono degli evidenti paletti
opportunamente piantati sul sentiero in salita, ed in circa 20 minuti dalla
deviazione si raggiunge il bel laghetto alpino
(m 2282). Dopo la doverosa sosta e le eventuali fotografie si continua sul
sentiero in direzione nord per raggiungere il vicino Passo di Forame: per
far questo si percorre inizialmente, con cautela, un tratto di sentiero che a mezzacosta taglia
le ripidissime pendici orientali della Cima di Forame. In circa 15 minuti si raggiunge una insellatura (m 2340), situata
sul largo crinale tra la predetta cima e la
quota 2365. Non si tratta del Passo di
Forame come si potrebbe a ragion di logica pensare: questi si trova ad una
quota più bassa (m 2233) e lo si raggiunge in altri 15 minuti, oltre una valletta sulla quale si scende, sempre
su evidente sentiero, per superarla. Dal valico inizia
la discesa, sempre col Sentiero 124A, verso la Valle di Campovecchio, discesa che a
tratti può risultare incerta e avventurosa in quanto il sentiero è poco
battuto e scarsamente segnato, ma che tuttavia lascia intuire la possibile
direzione. Alla quota di circa 1880 metri il sentiero scende sulla
sinistra, di poco sotto alla Malga Forame (probabilmente diroccata),
impedendo di fatto che possa essere vista, se non abbandonandolo
temporaneamente. Dopo aver superato un tratto
decisamente scivoloso e ripido, ricoperto
di vegetazione, finalmente si raggiunge il
bosco ed il tracciato si fa più evidente e sicuro, col quale si avanza semipianeggianti sino ad un’area pic-nic, situata alla destra del
torrente. Attraversato il torrente su
ponticello, si segue la sterrata ( CAI 124)
verso destra sino alla poco distante località
di Campovecchio (m 1313) dove sorge l’omonimo rifugio. Per ritornare al
parcheggio completando l’anello, conviene seguire quest’ultimo sentiero, che su sterrata conduce a S. Antonio in circa 20 minuti da
Campovecchio.
Earth File Gps Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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S. Antonio
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1127
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Laghetto dell’Agna
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2282
|
1155
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h. 3.00
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8
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E+
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27/09/2019
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