Cima di Caione è un tremila metri che può
essere raggiunto dalla maggior parte degli escursionisti. Infatti non
presenta, nell’itinerario normale, difficoltà particolari o tecniche, se
non lunghi tratti di scomoda pietraia e un
percorso poco segnato, comunque facile da individuare e solcato da tracce
evidenti. Sorge come ultimo pilastro di quel costolone sud del Corno dei Tre Signori, che scende fin sopra al
passo delle Graole (m 2810). Ad ovest è delimitato dalla Valle delle Messi e dalla strada che sale al
passo del Gavia, ad est invece dalla grande
piana di Ercavallo coi suoi bei laghetti. La sommità, nonostante la notevole
quota, è costituita da un grande e comodo
pianoro pietroso. Grandioso ovviamente il panorama in tutte le
direzioni, nel quale spicca il vicino Corno dei
Tre Signori (m 3360) con la Torre dei Camosci (m 3165). L’itinerario,
con partenza da Case di Viso, oltre che toccare alcuni laghi di Ercavallo,
passa anche dal Lago di Caione (m 2963),
uno dei laghi alpini più elevati della provincia di Brescia, mentre al
ritorno è d’obbligo il passaggio dal Rifugio Bozzi (m 2478); si realizza
così una magnifica escursione nel Parco Nazionale dello Stelvio, con
inglobato un anello, tramite il quale si compie anche la visita degli
imponenti complessi militari costruiti
durante la Grande Guerra.
Itinerario
La prima parte di questa
escursione corrisponde a quella già descritta e relativa ai laghi di Ercavallo
Si parte dal parcheggio
posto a m 1760 di Case
di Viso, raggiungibile da Ponte di Legno percorrendo la strada per il
Passo di Gavia per un paio di chilometri, deviando poi per Pezzo da dove si
prosegue per Case di Viso. Si attraversa il
caratteristico borgo e si risale a fianco della mulattiera
e del Torrente Arcanello, abbandonando già al primo tornante la strada
sterrata (CAI 52) che sale direttamente al
Bozzi (la si percorrerà al ritorno), per rimontare dritti con una
scorciatoia al pianoro dove sorge l’area
di Pic-Nic (m 1880).
Il segnavia bianco\rosso da seguire è il CAI 59.
Da qui si continua verso
la testata della valle e dopo 10 minuti si abbandona la stradicciola
che procede verso Malga Forgnuncolo, e si sale verso
destra nel pascolo
via via più sassoso e ripido, tra le prime tane
di marmotte. Il sentiero supera poi il
balzo roccioso sovrastante con numerosi tornanti e con un breve tratto
un poco esposto. Dopo quasi due ore dalla partenza, si
esce sull’altopiano di Ercavallo, in uno splendido scenario d'alta
quota dove si potranno avvistare le marmotte e, specie all'inizio
dell'estate, le pernici bianche e gli ermellini. Si prosegue quindi verso
nord sui resti di una mulattiera militare, incontrando il segnavia (CAI 2) - Alta Via Camuna - proveniente
dal Rifugio Bozzi. In breve si raggiunge il
più grande e meno elevato dei laghi di Ercavallo (m 2623). Sul terreno,
specialmente a luglio, spiccano i vivaci fiorellini
viola di primule alpine. Lasciato
il primo laghetto sulla destra, si continua verso
nord con moderata pendenza, passando presto accanto al
lago di quota 2645. Lo specchio d’acqua è in buona parte intorbato, ma
la straordinaria
varietà cromatica della vegetazione e il magnifico panorama (dalla
Presanella all’Adamello a sud e la bella piramide del Corno dei Tre Signori
a nord), ne fanno uno
dei laghi più affascinanti dell’altopiano.
Dal secondo laghetto di Ercavallo si continua col
segnavia CAI 2 per pochissimi minuti, fino a
quando lo si abbandona per continuare lungo il percorso CAI 53 per il Passo delle Graole, su tratti di
mulattiera militare sconnessa, mentre poco sotto di noi sulla destra, si
vedono i piccoli laghi di Ercavallo occidentali
(m 2741). Superato un tratto pianeggiante, il sentiero inizia a scendere e
subito dopo una curva destrorsa lo si abbandona, per rimontare un evidente vallone pietroso che scende dalla
Cima di Caione. Questo tratto non è segnato ma sono presenti degli ometti
di pietra che, seppur rari, consentono di mantenere la giusta direzione
(nord-ovest), anche se intuitivamente non è comunque difficile mantenerla.
Dopo poco più di mezz’ora dalla deviazione, appare alla nostra destra, poco
distante e posto su un’arida conca, il Laghetto
di Caione (m 2963), che merita una visita, abbandonando temporaneamente
il percorso; è un lago abbastanza profondo e senza dubbio il più elevato
della zona, nonché uno dei più alti di tutta la
provincia. Ripreso il cammino, si punta all’evidente
crinale orientale della vetta e senza troppe difficoltà lo si risale,
raggiungendo il grande pianoro pietroso della Cima
di Caione (m 3140), in circa trenta minuti dal laghetto. Grandioso il
panorama che si può osservare a 360°: Verso nord il vicino Corno dei 3 Signori (m 3360) e i più lontani
Tresero e S. Matteo, , verso est il Lago di
Caione con la Conca di Ercavallo e l’omonima Punta, verso sud le
imponenti montagne che vanno dalla bella
Presanella all’Adamello, verso ovest la
Punta di Pietra Rossa (m 3275) e il Bernina
e verso nord-ovest il Monte Gavia (m 3220).
Per il ritorno si ridiscende al lago di Caione e quindi
sempre col percorso fatto all’andata , si
ripassa dai laghetti occidentali e quindi
da quelli più noti e, seguendo il comodo e
lunghetto sentiero CAI 2 dell’Alta Via
Camuna, si raggiunge il Rif. Bozzi (m
2478), ponendo comunque attenzione in quei due o tre punti, dove alcune
volte è possibile trovarlo franato a causa dei temporali. Dal Rifugio, con
comoda mulattiera e opportune scorciatoie, si raggiunge il parcheggio in
circa un’ora e mezza, portamdo il tempo totale dell’escursione a circa sette ore.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
|
Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Case di Viso
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1760
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Cima
di Caione
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3140
|
1380
|
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h. 3.30
|
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EE+
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28/08/2015
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Cima
di Caione
|
3140
|
Rifugio Bozzi
|
2478
|
-662
|
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h. 2.15
|
|
EE
|
|