(seconda parte) – Sopra i 2000 m
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SCHEDA |
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Laghetti di Ercavallo (m
2620/2720) e Rif. Bozzi, da Case di Viso. Lungo itinerario nel Parco
Nazionale dello Stelvio Bresciano, che permette di compiere la visita dei
laghetti di Ercavallo e degli imponenti complessi militari costruiti presso il Rifugio Angelino Bozzi durante la Grande
Guerra. La presenza del rifugio consente una tappa di ristoro. L’altopiano dei Laghetti di
Ercavallo è tra i luoghi più suggestivi del Parco Nazionale dello Stelvio
bresciano. Si adagia ai piedi meridionali del Corno dei Tre Signori (m 3360)
che domina il Passo Gavia (m 2618). Ospita numerosi bacini assai diversi tra
loro e in parte quasi colmati ma ricoperti da spettacolari bianche fioriture di eriofori.
In tutta la zona, grazie alla tutela del Parco, non è difficile l’incontro
con cervi, stambecchi, camosci, marmotte ed ermellini. Inoltre la Valle di Viso conserva
notevoli testimonianze storiche: per tutta la Prima Guerra Mondiale, la
cresta fra il Passo del Gavia e il Passo del Tonale, costituì la prima linea
dei due eserciti nemici, Italiano e Austriaco. Itinerario: da Case di Viso Si parte dal parcheggio posto a m 1760 di Case di Viso, raggiungibile da Ponte di Legno
percorrendo la strada per il Passo di Gavia per un paio di chilometri,
deviando poi per Pezzo da dove si prosegue per Case di Viso. Si attraversa il caratteristico borgo e si risale a fianco
della mulattiera e del Torrente Arcanello,
abbandonando già al primo tornante la strada sterrata (CAI 52) che sale direttamente al Bozzi (la si
percorrerà al ritorno), per rimontare dritti con una scorciatoia al pianoro
dove sorge l’area di Pic-Nic (m 1880). Il segnavia bianco\rosso da seguire è il CAI 59. Da
qui si continua verso la testata della valle
e dopo 10 minuti si abbandona la stradicciola che procede verso Malga
Forgnuncolo, e si sale verso destra nel pascolo via via più sassoso e ripido, tra le
prime tane di marmotte. Il sentiero supera
poi il balzo roccioso sovrastante con
numerosi tornanti e con un breve tratto un poco esposto. Dopo quasi due ore
dalla partenza, si esce sull’altopiano di
Ercavallo, in uno splendido scenario d'alta quota dove si potranno
avvistare le marmotte e, specie all'inizio dell'estate, le pernici bianche e
gli ermellini. Si prosegue quindi verso nord sui resti di una mulattiera militare,
incontrando il segnavia (CAI 2) - Alta
Via Camuna - proveniente dal Rifugio Bozzi. In breve si raggiunge il più grande e meno elevato dei laghi di Ercavallo
(m 2623). Sul terreno, specialmente a luglio, spiccano i vivaci fiorellini viola di primule alpine. Lasciato il primo laghetto sulla destra, si
continua verso nord con moderata pendenza,
passando presto accanto al lago di quota 2645.
Lo specchio d’acqua è in buona parte intorbato, ma la straordinaria varietà cromatica della
vegetazione e il magnifico panorama (dalla Presanella all’Adamello a sud e la
bella piramide del Corno dei Tre Signori a nord), ne fanno uno dei laghi più affascinanti dell’altopiano.
Qui può terminare l'itinerario ma vale la pena proseguire percorrendo un
tratto dell'Alta Via Camuna, si supera un gradone roccioso e ci s'inoltra in
una conca semi pianeggiante dove conviene abbandonare le tracce segnalate per
spostarsi a destra, raggiungendo così il laghetto
di quota 2700 metri. Anch’esso è in via
d'intorbamento e di piacevolissimo aspetto, colonizzato dai candidi
eriofori. Salendo per pochi minuti verso est (destra), si supera un dosso roccioso dietro il quale si
nasconde il Lago di Ercavallo Orientale (m
2710), attorniato da resti della Grande Guerra.
Scendendo leggermente ci si sposta a ovest e raggiunto il largo fondo di una
vallecola, lo si risale brevemente sino al lago
di quota 2715, dall’esigua profondità, anch’esso con ricca fioritura di eriofori. La salita al Lago
Alto di Ercavallo (m 2960), qui non contemplata, richiede ancora almeno 30
minuti di salita ripida. Per
il ritorno si ridiscende verso il lago più basso
e con la mulattiera militare (CAI 2), si
percorre il lungo tratto che a mezza costa,
passando sotto al crinale che collega la Punta di Ercavallo alla Punta del
Montozzo, conduce al Bozzi (m 2478).
Spettacolare il paesaggio che si può ammirare sulla sottostante Valle di Viso e verso le montagne adamelline, durante la discesa verso il
rifugio. Infine con segnavia (CAI 52) su
strada sterrata e varie scorciatoie si scende
agevolmente a Case di Viso. Guarda le Foto Cartografia Ingenia
Mappa
Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata! Per il ritorno passando dal Bozzi aggiungere altre 3 ore. |
(seconda parte) – Sopra i 2000 m