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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Dossoni 2910

SCHEDA

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Dossoni 2853

 

I Dossoni (2853/2910)

 

La vetta dei Dossoni è costituita da un dosso erboso e sassoso sormontato da un ometto di sassi. Su molteplici cartine, è quotata 2853 metri e situata sul confine amministrativo tra il Comune di Incudine e quello di Monno. Una accidentata ed impervia cresta, verso sud, la unisce alle Cime di Grom (m 2770). La cima non è da confondere con la quota 2910 (che comunque ha assunto nel tempo lo stesso nome costituendo così la cima più alta dei Dossoni, situata più a nord-est, che rappresenta anche il punto più elevato della cresta che, verso nord, prosegue sino al punto nodale tra il Pizzo Alto (m 2854) a ovest ed il M. Serottini (m 2963) ad est). Dall’alto (m 2853) si domina tutta la Val Varadega e la Valle Andrina nella quale brillano due piccole perle, costituite dai Laghetti di Grom, mentre la vista può allungarsi sino alla Valtellina. Dalla quota 2910 il paesaggio è ancora più ampio comprendendo verso nord una bella vista sulla conca dei Laghi Seroti, verso il M. Serottini, verso una parte della Val Grande, verso il M. Confinale, verso l’Ortles e gli Zebrù…Sulla quota 2910, oltre ai già citati Comuni, si inserisce anche il confine col Comune di Vezza d’Oglio mentre proseguendo in cresta, poco dopo, si entra nel Parco Nazionale dello Stelvio. Di seguito si descrive la salita ad entrambe le cime, sia dalla via normale con ritorno uguale, sia con bel giro ad anello che passa dai Laghi Seroti e successivamente, per cresta non difficile, raggiunge le mete, con ritorno dalla normale.

Itinerario dalla normale

In auto, bisogna seguire la strada per il Passo del Mortirolo (m 1895) e poco prima (per chi proviene dalla Valle Camonica), svoltare a destra sulla stradina asfaltata che conduce al “Pianaccio”, (indicazioni per “Loc. Pianaccio – Malghe Varadega, Andrina, Salina, Bighera”). Parcheggiare in uno spiazzo (m 2060) ai bordi della strada, nelle vicinanze di Malga Andrina (m 2098). Si risalgono i pascoli verso nord fino a spianare poco sopra la Malga Andrina. Qui un evidente sentiero si inoltra nella valle, inizialmente con poca pendenza. col quale si rimonta successivamente un costone (si passa a destra di una croce) intersecando successivamente il sentiero (CAI 172 ex CAI 73B) che proviene dalla Malga Salina Bassa. Volendo, ed è forse più conveniente, si può anche raggiungere in auto la  Malga Salina Bassa (m 2100), e da lì risalire il dosso erboso sopra la malga stessa col sentiero ex CAI 73B. Comunque, una volta rimontato il costone che scende dalle “Corne Rosse”, con un traversone a mezzacosta verso sinistra (ovest) si raggiunge il sovrastante Lago di Grom (m 2340). Si prosegue rimontando sulla sinistra del lago un gradone, si sfiora un dosso pietroso, dimora abituale delle capre, fino a raggiungere il bordo di una conca, mentre alla nostra sinistra troneggiano le Cime di Grom. Ci si abbassa leggermente e si prosegue semipianeggianti costeggiando un torrente. Si risale piano piano l’avvallamento rimanendo al centro del vallone, su tappeto erboso, tra i meandri dovuti all’intorbamento di alcuni piccoli laghetti. (Il secondo Lago di Grom (m 2415) rimane più spostato verso ovest e per raggiungerlo, eventualmente, è necessario abbandonare temporaneamente il sentiero). Il percorso si fa più ripido e, stando sempre al centro del vallone, si prosegue tra pascolo sassoso e ghiaioni. Superati gli ultimi metri un poco più ripidi, si raggiunge la selletta che immette nella conca dei Laghi Seroti, denominata anche Passo di Valle Andrina (m 2630). A sud-est di questa sella è possibile, in pochi minuti e con alcuni semplici passi di arrampicata, percorrere la breve cresta sino alla vetta del M. Seroti (m 2645). Si prosegue ora verso nord-ovest, in salita, sul crinale di sassi che scende dalla Dossoni 2910, seguendo delle evidenti tracce che piano piano ci conducono verso ovest in modo da seguire poi, verso nord, il più facile crinale che scende dritto dalla cresta sommitale. Mentre si sale, alla nostra sinistra è ben evidente la Dossoni 2853. In meno di un’oretta dal Passo di Valle Andrina, si raggiunge la quota 2910, sormontata da un ometto con paletti di legno, mentre la vista può spaziare, come già accennato, a 360 gradi. Per raggiungere la vicina Dossoni 2853, non sarà difficile seguire a vista il percorso più ovvio e più facile, tornando indietro verso sud-ovest, sino alla depressione che anticipa la facile cima. Il ritorno avviene andando a riprendere il crinale che era stato salito precedentemente, tenendo presente che se ci si abbassa troppo sotto la Dossoni 2953, sarà necessario risalire (per qualche minuto), forse conviene ritornare alla depressione e rimanere alti ad aggirare il pendio pietroso. Ripreso il sentiero al Passo di Valle Andrina, si ritorna passando nuovamente dal Lago di Grom basso, seguendo successivamente i segnavia che conviene tenere sino al dosso pascolivo che sovrasta la Malga Salina Bassa. Si devia a destra verso i ruderi di Malga Salina Alta in modo da tagliare più facilmente e velocemente verso la Malga Andrina e verso la strada.

 

                                                                                                                     Cartografia Ingenia       mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Malga di

Valle Andrina

2060

Passo di

Valle Andrina

2630

570

h. 1.50

4

E

23/10/2019

Passo di

Valle Andrina

2630

I Dossoni

2910

280

h. 0.40

0,8

E+

I Dossoni

2910

I Dossoni

2853

-70

+20

h. 0.20

0,3

E+

I Dossoni

2853

Malga di Valle Andrina

2060

-793

h. 1.50

4,5

E+/E

 

 

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Lago di Grom

A dx le Cime di Grom

A sx I Dossoni

Il M. Serottini (m 2963)

Le Cime di Grom salendo ai Dossoni

I Dossoni 2853

La Valle Andrina, Il Pianaccio e

il M. Pagano

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Il M. Sobretta, l’Oertles, gli Zebrù e

il Gran Zebrù

I Dossoni 2853

e la Valtellina

La Val Varadega

Piz Bernina e Piz Palù

Un’alpinista svizzero

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Il M. Serottini e alcuni dei Laghi Seroti

Cima dei Dossoni 2910

Cima dei Dossoni 2910

Il M. Varadega al centro

Cima dei Dossoni 2853

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I Laghi di Grom nell’alta Valle Andrina

Capre sotto il Passo di Valle Andrina

Lago di Grom 2340

Il Pianaccio poco

oltre la strada

Cima Rovaia al centro

 

Itinerario dal Col Carette di Val Bighera

Dal Mortirolo, sempre con la strada del Pianaccio e dopo aver oltrepassato la Malga Salina Bassa, si raggiunge il termine consentito agli autoveicoli, dove è presente il divieto (m 2125) inerente alla strada che scende verso Vezza d’Oglio e/o verso Incudine. Da qui, con l’auto, è possibile scendere con una stradetta sterrata ed un poco sconnessa sino al sottostante e vicino Col Carette di Val Bighera (m 2093), dove qualche slargo consente di lasciare l’auto. Dal paletto con le frecce direzionali, come per l’inizio della bella escursione al Corno Tremoncelli ed ai Laghi Seroti (già presente sul Sito), si seguono le indicazioni per i Laghi Seroti (CAI 173 ex 73). Ci si inoltra verso nord costeggiando le pendici sud-occidentali del M. Seroti e dopo essere entrati nel Parco Nazionale dello Stelvio, più o meno in corrispondenza delle Casine o Malga di Val Bighera ben visibile sotto di noi, In poco più di mezz’ora, si raggiunge uno dei più bei laghi dei Seroti, quello inferiore alla quota di 2196 metri. Costeggiandolo, indifferentemente a sinistra o a destra, si raggiunge la sponda nord dove si incontra un bivio e nuovamente la segnaletica. Si ignora il Sentiero 102A ex 2a (chiamato anche Sentiero dell’Asino), verso destra e diretto in Val Grande, rimanendo sul nostro sentiero 173 ex 73 direzione Lago Storto. Dopo pochi minuti di salita si oltrepassano gli sfasciumi di una vecchia frana e l’irto canale dal quale probabilmente si era generata, andando a raggiungere il versante orografico sinistro di detto canale che scende obliquamente da uno dei laghetti dei Seroti (m 2540 circa). Si sale quindi su sentiero molto ripido ma ben marcato e ben segnato, zigzagando sul costone erboso. Terminato il tratto irto, in circa 45 minuti dal Lago dei Seroti inf., si raggiungono alcune rocce montonate dove il percorso, sempre ben indicato anche da ometti, si fa più facile. Nel frattempo davanti a noi, in alto, è ben visibile la vetta del M. Serottini (m 2963), sotto di noi invece si vede ancora tutta la sagoma del lago inferiore e la Val Bighera. Un mezzacosta verso ovest ci conduce sino al bordo superiore del canale summenzionato, dove il laghetto di quota 2540, d’estate, potrebbe essere semiasciutto. Con un’ultima salita, tra magro pascolo e sassi, si raggiungono le indicazioni e l’ampio vallone occidentale della Conca dei Seroti, delimitato ad ovest dalla costiera Dossoni-M.Alto e a nord dal Lago Storto e dal M. Serottini. Poche decine di minuti e si raggiunge, alla quota di 2700 metri, il Lago Storto a forma di mezzaluna. Ora il percorso, diventa un pochino più incerto in quanto mancano indicazioni precise, ma è sufficiente continuare a seguire il Sentiero 173 ex 73 e i radi segnavia, verso ovest, col quale si rimontano e si percorrono le pendici che scendono dalla quota nodale (m. 2901) della cresta soprastante: nell’ultimo tratto, quello più ripido, si superano degli sfasciumi andando verso sud-ovest in modo da raggiungere una selletta della cresta (m 2860). Qui si abbandona il sentiero segnato che, verso nord, superata la quota 2875 ed il Pizzo Alto (m 2854), prosegue verso la testata della Val Varadega. Si segue il verso opposto, verso sud, in leggera discesa rimanendo inizialmente sotto il filo di cresta, in modo da aggirare facilmente sulla destra una prima quota. Dopo aver perso un cinquantina di metri di dislivello, la cresta spiana e si allarga, dandoci modo di visualizzare e studiare il percorso più idoneo per superare gli ultimi 500 metri circa (in linea d’aria) di cresta che ci separano dalla vetta: l’intuito del cane ci ha guidati giusti, alternardo ai tratti di cresta, alcuni sottocresta, sia a sx sia a dx, sino ad un baluardo roccioso nei pressi di un cartello di confine del parco, che va aggirato preferibilmete sulla sinistra (lato conca dei Seroti). Infine, raggiunta nuovamente la cresta, l’ultimo tratto un poco ripido, lo si sale sulla destra tra sfasciumi e sassi instabili (lato Val Varadega). La quota 2910 è sormontata da un omino di sassi con paletti e segna anche l’incontro tra i confini di Monno, Vezza d’Oglio e Incudine ed al tempo stesso l’uscita dai confini del Parco Nazionale dello Stelvio. Non rimane che raggiungere anche la Dossoni 2853, seguendo le indicazioni già esposte nell’itinerario dalla normale. Allo stesso modo, da quest’ultima si raggiunge il Passo di Valle Andrina, il Lago di Grom 2340 e i pascoli che sovrastano la Malga Salina bassa, converrà  ad un certo punto (più o meno alla quota di 2190 metri), anziché raggiungere la malga, abbandonare il sentiero e tagliare gradualmente verso sinistra ed a vista raggiungere l’auto al Col Carette di Val Bighera.

   Cartina          Earth_N       Earth_S                             File Gpx            Cartografia Ingenia       mappa  

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Col Carette di

Val Bighera

2093

Lago Storto

2700

607

h. 2.10

4,5

E+

25/07/2022

Lago Storto

2700

I Dossoni

2910

270

h. 1.20

1,5

EE

I Dossoni

2910

I Dossoni

2853

-70

+20

h. 0.20

0,3

E+

I Dossoni

2853

Col Carette di Val Bighera

2093

-760

h. 1.50

4,3

E+/E

 

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Lago Inferiore

Le pendici del M.Seroti

Ettore

Il Lago Inferiore

Il Lago Inferiore

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Salendo al Lago Storto

Lago Storto

Lago Storto

Lago Storto

Lago Storto

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Il Lago Storto

Il M. Serottini

Il Lago Storto

Verso la cresta

Cresta verso i Dossoni

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Dossoni 2910

Le Cime di Grom

Dossoni 2910

Dossoni 2853

Le Cime di Grom

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La Valle Andrina

Il M.Seroti

Passo di Valle Andrina

Il Lago di Grom 2415

Le Cime di Grom

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Lago di Grom 2340

Ettore

Bagno al Lago di Grom

Pascoli di Malga Salina e il M. Pagano

Col Carette di

Val Bighera

 

  

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000