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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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La Cresta

SCHEDA

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Cartina

 

Cresta Monti Cuel-Tanerle-Elto (m 2191-2194-2147) dai Campelli

 

La lunga cavalcata in cresta di queste poco conosciute cime, è sicuramente uno dei percorsi più appaganti e belli, con difficoltà tutto sommate contenute, che è possibile fare in territorio di Vallecamonica. La partenza di questa inusuale escursione avviene tra l’altro dalla vicina Val di Scalve, consentendo di godere anche del passaggio dalla bellissima e ormai conosciuta zona dei Campelli. Il paesaggio è garantito e variegato, con scorci suggestivi e contrastanti: si passa dalle aspre rocce quasi dolomitiche del Gruppo Bagozza-Baione-Concarena, ai ghiacciai dell’Adamello, alle bucoliche e verdeggianti vallate che circondano questo lunghissimo crinale situato a meridione della Val Paisco. Come già detto le difficoltà sono sempre nel limite escursionistico, solo la lunghezza del percorso (comunque anch’essa non esagerata) necessita di un certo allenamento.

Itinerario

Una volta raggiunto il bellissimo paese di Schilpario (Bg), bisogna oltrepassarlo seguendo la trada per il Passo del Vivione la quale, dopo alcuni km e una dozzina di tornanti, raggiunge presso una marcata curva la baita Rossa e poco sopra il Rif. Cimone della Bagozza (m 1580). Nel periodo invernale la strada viene chiusa molto più in basso, presso la località “i Fondi” (m 1200).

Sulla destra del rifugio diparte una breve strada cementata che entra subito nel vicino bosco. Poco dopo ci si innesta sul Sentiero 428 proveniente dalla Malga Lifretto, seguendo in pratica il facile itinerario per il Passo dei Campelli (m 1892) e il Rif. Campione (m 1937), già presente in questo sito. Proseguendo lungo il sentiero (CAI 159), aldilà del Passo, si scollina in territorio bresciano. In leggera salita si raggiunge dopo pochi minuti il Rif. Campione posto ai piedi dell’omonimo Monte (m 2174) e della propaggine pascoliva che verte verso il M. Cuel (m 2191). Il sentiero si restringe e diviene una traccia che risale zigzagando in direzione del vicino Passo d’Erbigno (m 1982), caratterizzato da un’evidente intaglio presso un roccione. Ora c’è la necessità di superare il roccione per salire subito sul filo di cresta SW del M. Cuel: per fare questo bisogna aggirare la roccia sulla sinistra, calando per qualche metro sul sentierino che scende verso le malghe di Erbigno, fino ad individuare delle tracce che su facili cenge salgono sul crinale. Probabilmente sarà altrettanto facile aggirare il roccione sulla destra…Scavalcata una prima elevazione, si risale ad una spalla erbosa molto panoramica e quindi si raggiunge la vetta del M. Cuel (m 2191), con piccolo omino di pietre e subito avanti, una seconda Cima più o meno di uguale altezza. Per proseguire, non conviene scendere dallo scosceso e un po’ intricato versante E-NE del monte ma bensì, poco a destra (versante E-SE), dall’insellatura tra le due cime, per ripidi ma innocui pascoli sino alla larga piana sottostante (Passo del Cuel) presso due pozze d’abbeverata, spesso asciutte. Raggiuntele, sulla sinistra si nota un sentiero che si abbassa nella vallata antistante (Val Cornazza) mentre a destra più in basso è visibile la Malga Cuel (m 1924), dalla quale passa il Sentiero 159 anzitempo abbandonato al Passo d’Erbigno. Si prosegue invece dritti seguendo una labile traccia che risale un primo ripido tratto erboso, quindi si rasenta la fascia rocciosa soprastante per poi entrarvici seguendo un breve canaletto. Oltre una prima elevazione, si scende di qualche metro sino a raggiungere un curioso catino-canale pietroso che costeggia il crinale e converge su questo ad una seconda e poco definita elevazione: trattasi della Cima Sfandita (m 2123). Il canale pietroso lo si supera rimanendo sul suo bordo destro! Oltre questa cima si incontra il Passo di Tanerle (m 2127) dove un sentiero conduceva alle sottostanti miniere. Si continua lungo la facile dorsale pascoliva che anticipa la Cima Tanerle (m 2194), evidenziata da un cumulo di pietre. Si continua in cresta su una tracciolina tra le erbe e alcuni lastroni di pietre, quindi ci si abbassa entrando nel breve ma un poco intricato tratto di bosco, sino a raggiungere la sella della Golina di Garzeto (m 2031). Qui converge una evidente mulattiera gippabile ed il Sentiero 159. Si riprende quest’ultimo che avanti a noi prosegue, con evidenti segnavia, aggirando a mezzacosta un tratto dirupato. Passando sulla sinistra di un roccione, si avanza lungo l’evidente traccia, mentre sotto di noi in basso a sinistra sono visibili i ruderi dei minatori. Ripreso il facile filo di cresta ci si dirige direttamente alla croce di Vetta del Monte Elto (m 2147), al quale già si era giunti in occasione di un’escursione ad anello, con partenza da Pescarzo.

Veramente grandioso il panorama a 360 gradi, in special modo verso l’alta Vallecamonica con le montagne Adamelline e verso le Orobie Bresciane. Sotto di noi a poca distanza c’è il Pizzo Garzeto (m 2088).

Ritornati lungo lo stesso percorso alla Golina di Garzeto, dove diparte la mulattiera gippabile vista in precedenza, la si percorre in leggera e costante discesa ignorando un bivio alla quota di circa 1792 metri. Ci si abbassa ancora sino ai pressi dell’amena spianata della Malga Vericolo (m 1707), passando sotto ad un’altra fattoria di quota 1782. Si continua sulla comoda strada sterrata per rialzarsi verso il Passo dei Campelli (m 1892) dove si chiude l’anello, in bell’ambiente aperto con suggestiva vista sulle precipiti rocciose pareti del Gruppo della Cima di Baione. Dal Passo poi si riprende il medesimo tragitto di salita sino all’auto.

 

     Earth                       File Gpx                                                                             Cartografia Ingenia         mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Rif. Bagozza

1580

Rif. Campione

1937

357

h. 1.15

4,5

E

08/10/2020

Rif. Campione

1937

M. Elto

2147

530

h. 2.45

6,5

EE

M. Elto

2147

Rif. Bagozza

1580

+190

-750

h. 2.30

9,0

E

 

 

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La Madonna

dei Campelli

Panorama dal Passo dei Campelli

Rif. Campione

Panorama verso le montagne Adamelline

Salendo al Cuel

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La cresta verso l’Elto dal M.Cuel

Le Orobie Bresciane

Una pozza al

Passo del Cuel

Saleno alla

Cima Sfandita

La Malga Cuel

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La Cima Sfandita e

la Cima Tanerle

La pietraia di

Cima Sfandita

Sulla Cima Tanerle

Il M. Elto

La Croce del M. Elto

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Tutta la cresta percorsa

Cavalli al pascolo sotto Malga Cuel

Si ritorna al

Passo dei Campelli

Grande panorama sulla Vallecamonica

Il Passo di Baione

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Malga Vericolo

Creste rocciose verso il Passo di Baione

Le “Dolomiti Scalvine”

Il Cimone della Bagozza

Il Cimone della Bagozza

 

 

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