Cima facile da raggiungere ma al contempo interessante per il panorama davvero unico e diverso sulla ben nota
Conca dei Campelli. Il percorso è fattibile
praticamente tutto l'anno ma risulta più affascinante in inverno o nei
periodi in cui la strada per il Passo del Vivione risulta chiusa, valutando
comunque sempre la consistenza dell’eventuale innevamento, a volte più
indicato per gli scialpinisti. l’itinerario inizia dalla località Fondi di
Schilpario e per buona parte, sia all’andata sia al ritorno, corrisponde
alla più gettonata escursione per il Rif. Campione e M. Campioncino.
Ovviamente nulla vieta di raggiungere anche queste mete una volta arrivati
al bivio posto tra il Passo del Giovetto ed il Passo dei Campelli.
Panorami comunque estesi da questa modesta elevazione: per citarne
alcuni in rotazione oraria da nord, verso N
alcune Orobie Bresciane come il M. Sellero (m 2733), il M. Largone (m
2450), il M. Torsoleto (m 2706) e il Palone del Torsolazzo (m 2670); verso NE si possono distinguere Il M. Aviolo (m
2881), il Corno Baitone (m 3331), la Cima Plem (m 3182) e il M. Adamello (m
3539); verso E il Carè Alto (m 3462), il M.
Campellio (m 2809), il M. Frisozzo (m 2897), il Pizzo Badile Camuno (m
2434), la Cima dei Ladrinai (m 2400) e la Bacchetta (m 2549); verso sud le Piccole Dolomiti Scalvine come la Cima
Mengol (m 2417), il Cimone della Bagozza (m 2407), e la Cima Crap (m 2217);
verso SW il M. di Vai Piane (m 2181), la Cima
Moren (m 2417) e il Pizzo Camino (m 2491); verso W
la Presolana (m 2517/2521), il M. Ferrante (m 2426), il Pizzo Tornello (m
2687) e il Pizzo Tre Confini (m 2824).

Escursione del 01/12/2024
Nel periodo di chiusura
del Passo del Vivione, l’inizio di questa escursione, come per la salita al
Rif.Campione, è situata alla località Fondi di Schilpario (m 1250) dove si può parcheggiare, previo pagamento del
ticket di 5 euro (dal 01 gennaio al
30 aprile), con apposita app. oppure acquistando il tagliando Gratta
& Sosta in paese presso le attività aderenti. Si segue il consueto e consolidato percorso che, con opportune
deviazioni e tagli della strada principale,
consentono di passare dal Rif. Bagozza (m
1574) dopo circa 50 minuti. Si continua sulla strada sterrata forestale che verso est conduce alla Malga
Campelli di sotto, sulla quale si innesta anche il sentiero CAI 428 proveniente dalla Malga Lifretto
e diretto, con iniziale ampio giro antiorario di tutta la conca, al Passo
del Vivione, passando dal Passo del Giovetto.Tuttavia si abbandona ben
presto la strada che sale ai Campelli quando, prima di un ponticello, si
incontrano le indicazioni per il M. Gardena e
la Baita Glaiola che ci invitano a tenere la sinistra proseguendo
sull’altra sterrata che, verso nord-est, si
addentra nella bella conca, mentre ben visibili sono i monti Campioncino
e Campione che chiudono la conca a nordest. Dopo aver superato
un tornante sinistrorso, si comincia a guadagnare quota. Si passa dalla Malga Rena (m 1668)
e si prosegue fino ad incontrare le
indicazioni per il Passo del Vivione a sx e per il Passo del Giovetto a
dx. Abbiamo in pratica intercettato il Sentiero
Italia (proveniente dal Passo del Vivione), che conviene seguire verso
sx in modo da acquisire quota più comodamente,
anziché risalire ripidi più avanti, col Sentiero CAI 428. Al limite si può
fare, poco più avanti, un taglio breve e ripido puntando una ben visibile croce di legno per riprendere più alti il bel largo tracciato. (vedi qui
l’immagine dell’area per comprendere meglio quanto esposto). Si continua sulla bella e larga traccia con
cui, in pochi minuti, dopo aver superato una
panchina, si giunge al valichetto, poco prima della diroccata Baita
Glaiola, intercettando anche il Sentiero Cai
428. Lo seguiamo ovviamente verso
destra, direzione Est, sino a quando lo abbandoniamo nei pressi di una pozza, perché il nostro scopo ora, è di
risalire, un poco faticosamente, il crinale
sino all’Anticima del M. Gardena (m 2077), sulla
quale sorge una scultura. Si prosegue facilmente sull’evidente cresta sino al punto più elevato
del M. Gardena (m 2117) dove, come già
anticipato, la panoramicità è grandiosa a
360°.
Si torna a ritroso verso l’anticima, sino al piccolo dosso che la precede, dove si potrà
notare a sx una traccia con la possibilità di scendere
sul costone orientale dell’anticima, sostanzialmente
facili se in assenza di neve (valutando però le condizioni
dell’eventuale innevamento), andando cosi ad intercettare il Sentiero 428/SI poco prima del bivio
per la Val Paisco, che ignoriamo. Si continua incontrando poco dopo il Passo del Giovetto (m 1771) da cui si
continua pianeggianti sul bel sentiero, ormai
stradetta, sino al bivio, per il Passo
dei Campelli a sx o per la discesa a dx che si
segue continuando sul 428. Col
percorso ormai conosciuto si passa in sequenza dalla Malga Campelli (m 1818), dalla Madonnina dei Campelli (m 1708) e dalla Malga
Campelli di sotto (m 1641). Più in basso, dopo aver superato il ponticello
sul Torrente Dezzo, si chiude l’anello. Non rimane altro che scendere ai Fondi col solito percorso.
N.B. Se, dal M. Gardena non si vuol fare questa alternativa un
poco inconsueta, giunti all’anticima, si ritorna alla pozza e sfruttando il
428 o il SI già fatto in salita, si riprende il percorso con cui dirigersi
verso il Passo del Giovetto. Guarda Mappa.
Earth
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Cartina
Gpx
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Traccia Gpx
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Mappa
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Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Fondi
di Schilpario
|
1250
|
M. Gardena
|
2117
|
867
|
h. 2:30
|
6,7
|
E
|
01/12/2024
|
M. Gardena
|
2117
|
Passo
del Giovetto
|
1771
|
-346
+50
|
h. 0:50
|
1,6
|
E+
|
Passo
del Giovetto
|
1771
|
Fondi
di Schilpario
|
1250
|
-521
|
h. 1:30
|
6,2
|
E-
|
|