Il Passo di
Garzeto o Golina di Garzeto (m 2031) si trova tra il M. Elto (m 2147) e
la Cima di Tanerle (m 2197). In pratica fa parte di quella lunga catena
che, dal Pizzo di Garzeto in territorio bresciano, raggiunge il Passo dei
Campelli in territorio bergamasco, dividendo la
Val Paisco dalla media Valle Camonica.
In pratica questo valico mette in comunicazione la Vallecamonica con la
collaterale e profonda Val Paisco. Questa zona è già stata oggetto di una bella
escursione che ha per l’appunto realizzato, partendo dalla Val di Scalve,
una “lunga
cavalcata in cresta” di queste cime poco conosciute.
In questa escursione si parte dal
caratterisctico paesino di Pescarzo di Capo di
Ponte (m 630) e dopo aver raggiunto, con notevole dislivello, la Golina
di Garzeto (m 2031), si ritorna passando dal Bivacco Adamone (m 1456) in modo da
realizzare un appagante anello.
Itinerario
L’itinerario iniziale corrisponde a quello, sempre iniziale, per il Bivacco Adamone: Parcheggiata
l’auto nel comodo parcheggio del paesino, si attraversa l’abitato seguendo
le indicazioni per il bivacco. Raggiunta la
località Valzerta, dove si ha una bella visuale verso la Concarena, si ignora la mulattiera che verso destra segue l’itinerario per
il bivacco, mantenendosi su quella di sinistra. Si segue l’indicazione per
la località Plè (ex agriturismo), che si raggiunge
salendo tra il bosco, in circa un’ora e
trenta dalla partenza. Una mulattiera, che diparte a sinistra della casa,
avanza, con tratti anche in piano, in
direzione ovest verso la Val di Fratta fino a superarla attraversando il torrentello che la solca. Seguono quindi
tratti veramente ripidi e talvolta cementati coi quali si risale, in un
bosco di faggi, il costone orientale della Val del Diavolo sino a
raggiungere Nistabol (m 1580) dove, in
posizione panoramica, spicca un piccolo chalet/baita e una bella fontana. Ora bisogna risalire il pendio prativo, prima per sentiero e poi
per tracce comunque evidenti, cercando di mantenersi
sulla costola che divide la Val del Diavolo dalla Val di Fratta (come riferimento si può puntare a
sinistra delle rocce che limitano la Golina di Garzeto) fino a quando
si incontra una evidente traccia pianeggiante.
La si segue verso sinistra con lo scopo di
andare ad intersecare la sterrata-mulattiera che proviene dalla zona dei
Campelli e dalle Baite del Mella. Una volta raggiunta la si segue ovviamente verso destra (est) sino alla golina
o Passo di Garzeto (m 2031). Da questo
valico la vista può spaziare sulla
sottostante e profonda Val Paisco. Si ricorda che in questa zona, fino
a poche decine di anni fa, era fiorente l’attività delle miniere ed in
particolare l’estrazione della barite.
Al Passo di Garzeto si
intercetta anche il lungo Sentiero CAI 159 (nel nuovo catasto dei sentieri dovrebbe
chiamarsi 162A) che, tramite la dorsale
del M. Elto (m 2147), mette in comunicazione il Rif. Malga Tambione (m. 1350)
nel Comune di Sellero col Rif. Campione (m 1937) nel Comune di Cerveno e il
vicino Passo dei Campelli (Cerveno/Schilpario). Si prosegue seguendo il Sentiero CAI
159 in direzione nord-est, cioè verso il M. Elto, sino alla quota di circa 2060 metri dove si
incontra un paletto del segnavia.
Da qui volendo, per facile cresta e su sentiero, è possibile raggiungere la
croce del vicino Monte Elto (m 2147). Comunque sia, al citato paletto, si
segue il sentiero che a mezzacosta
ed in progressiva discesa taglia prima le pendici meridionali del M. Elto e poi del Pizzo Garzeto. In alcuni punti è necessario usare maggior cautela per la
maggior pendenza, tuttavia mai difficili. Si raggiunge in tal modo, dopo un’ultimo facile traverso, il costolone erboso che scende dal Pizzo Garzeto
dal quale è già visibile il sottostante Biv.
Adamone. Non rimane che seguire, in discesa, le evidenti tracce di
sentiero che inizialmente si mantengono a
ridosso del crinale che si collega al M.
Adamone, ma che poi degradano verso il
vallone alla nostra destra. Molto presto il
sentiero si fa più evidente, assumendo la parvenza di una vecchia mulattiera e raggiunge, alla quota
di 1456 metri, il panoramico balcone dove
sorge il grazioso bivacco con annessa piccola
pozza. Come già evidenziato nell’escursione proprio dedicata al
bivacco, il panorama è vasto, sia sulla media
Vallecamonica, sia verso Il Pizzo Badile
e ovviamente verso la Concarena.
Si scende a Pescarzo ed al parcheggio in circa un’ora e
trenta, seguendo la mulattiera ed i segnavia.
Earth Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
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max
|
Tempo
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Km
|
Difficoltà
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Data
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Pescarzo
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630
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Passo di Garzeto
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2031
|
1401
|
|
h. 3.30
|
|
E+
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29/12/2018
|
Passo di Garzeto
|
2031
|
Bivacco Adamone
|
1456
|
-575
|
|
h. 1.30
|
|
EE
|
Bivacco Adamone
|
1456
|
Pescarzo
|
630
|
-826
|
|
h. 1.30
|
|
E
|
|