Il
Monte Listino (m 2749) si trova su quella
lunga cresta che dal Passo del Blumone, sopra il Lago della Vacca, raggiunge
verso nord il Monte Re di Castello (m 2889) e il Passo di Campo, vicino
al Lago d’Arno. Tutta la zona è ricca
di manufatti e sentieri ad opera degli Alpini. La bella ascensione, che
sino al Monte Listino si sviluppa totalmente su mulattiere
militari, non presenta particolari difficoltà, se non quella del
discreto sviluppo offrendo al contempo paesaggi
incantevoli e molto
panoramici, che si susseguono anche
durante il ritorno, quando si passa dal Lago
della Vacca e dal Rif.
Tita Secchi (m 2358), prima di rientrare sulla Piana
del Gaver con il Sentiero Antonioli. Dopo aver effettuato la salita del
Listino, c’è la possibilità di concatenare in un’oretta la
vicina Cima Laione (m 2763).
Itinerario
La bella escursione
inizia nei pressi della Locanda Gaver e/o
del vicino Rif. Nikolajewka a circa 1500
metri di quota, situati a nord della piana del Gaver, attraversata dal
Fiume Caffaro. La località è raggiungibile dalla Vallecamonica tramite il
Passo di Croce Domini oppure da Bagolino passando dalla Val Dorizzo.
L’escursione ad anello ricalca in pratica il “Giro del Blumone” già descritto nella relativa SCHEDA
di questo sito, con l’aggiunta dell’ascensione al Monte Listino ed alla
Cima Laione. Quindi sintetizzando, si prende la
bella mulattiera militare, seguendo alla partenza le tabelle segnaletiche, che sale alla
sinistra del fiume e che dopo qualche tornante si
immette in un bosco di abeti e larici. Il sentiero raggiunge molto
presto la diroccata malga Blumone di sopra
(m 1790). Si prosegue su alterne pendenze zizzagando si
superano pendii con facili roccette e costole erbose, costeggiando a tratti il fiume che divalla con
gorghi e cascate.
Dopo un'ora e mezza di cammino si perviene al Casinello di Blumone (metri 2099); riadattato
a nuovo bivacco. Poco prima di
raggiungerlo, si stacca a sinistra l'itinerario
per il passo di Blumone, mentre proprio nelle sue vicinanze si dirama a
destra il sentiero che sale al passo di Serosine. Si continua sulla
mulattiera, a tratti lastricata che in breve porta in fondo al circoscritto pianoro (si osservi a
sinistra la profonda spaccatura della "Porta del Blumone");
quindi si riprende a salire con ampi
tornati attraverso le pendici della Cima Blumone lasciando più in alto
sulla destra, i ruderi (sempre più cadenti)
di un ospedaletto militare della Grande Guerra. Descritto
un ampio giro a mezzacosta si giunge poi al Passo
del Termine (metri 2334), collegamento con le trentine val di Leno e
val Daone; nei dintorni ci sono i resti di
manufatti di un piccolo villaggio militare. L'itinerario continua
rimontando il costone di sinistra
mantenendosi sempre sul versante bresciano; intersecato più in alto il percorso dell'"Alta via
dell'Adamello" (Sentiero numero 1) che proveniente dal rifugio
Tita Secchi al Lago della Vacca, si dirige verso il rifugio Maria e Franco,
per ripide tracce si procede verso la Cima
del Listino. Il tratto che precede l'arrivo in vetta si svolge su una granitica rampa di scale. Dalla cima si spazia sul Cornone di Blumone, a est, oltre
la valle si staglia il Bruffione mentre sul versante della Valle Camonica
si apre la conca del Listino con il Pizzo
Badile sulla destra; verso nord appaiono nitide le cime innevate del gruppo dell'Adamello.
Fatte le doverose foto, si ridiscende a ritroso sino a riprendere il sentiero n. 1 col quale, in circa 60
minuti, si raggiunge il Passo del
Blumone (m 2633) e con altri 30/40 minuti si scende sino al Rif. Tita Secchi al Lago della Vacca (m 2358).
Variante con
salita alla Cima Laione (m 2763): Come accennato nell’introduzione, risulta interessante concatenare
al Listino anche la Cima Laione; per fare
questo, non conviene utilizzare il sentiero n.1 per portarsi nei pressi del
Passo del Blumone e poi salire con la via normale, si perderebbe
inutilmente dislivello e tempo. Visto che anche la cresta risulta assai
accidentata e quindi non percorribile, è necessario perdere solo qualche
decina di metri di quota rimanendo sul sentiero militare, per abbandonarlo
dove risulta più comodo, puntando verso le
pendici orientali della Laione e della quota che la precede. Si procede
senza difficoltà sino a raggiungere una specie di largo canale pietroso, che altrettanto
facilmente si risale sino a dei grossi massi situati sotto la quota citata.
Si risalgono ora con più attenzione, spostandosi gradualmente a sinistra
sino ad intravvedere, oltre una costola,
poco distante e poco più in alto la
Madonnina di vetta ormai vicina (m 2763). Per
scendere al Tita Secchi basta seguire i segnavia bianco-giallo del
sentiero Antonioli che tocca un rudere militare
ed una pozza, prima di immettersi sul sentiero n.1 che scende al lago. Anche
senza seguire i segni risulta facile scendere a vista sulle larghe e piatte rocce sino al rudere ed alla pozza, dove il sentiero Antonioli la
tange sulla sinistra.
Dal Rif. Tita Secchi si rientra al Gaver in
poco meno di due ore, seguendo nuovamente il
sentiero Antonioli che si stacca sulla sinistra poco sotto il Lago della Vacca (indicazioni).
Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Locanda Gaver
|
1500
|
Monte Listino
|
2749
|
1249
|
|
h. 3.00/3.30
|
18,5
|
E
|
05/09/2020
03/10/2018
|
Monte Listino
|
2749
|
Cima
di Laione
|
2763
|
-100
+110
|
|
h. 1.00
|
EE-
|
Cima di Laione
|
2763
|
Rif. T.Secchi
|
2358
|
-405
|
|
h. 1.00
|
E+
|
Rif. T.Secchi
|
2358
|
Locanda Gaver
|
1500
|
-858
|
|
h. 1.30/2.00
|
E
|
|