Il Palone del Torsolazzo (m 2670) è una ardita
Cima delle Orobie bresciane, molto massiccia, dall’aspetto severo e dai
fianchi dirupati un po’ da tutte le parti. Dopo il Monte Torsoleto (m 2708)
è la vetta più elevata di tutto quel lunghissimo
crinale che, intervallato da diversi valichi, risulta compreso tra il
Passo del Torsoleto (m 2584) e le ultime elevazioni oltre il Piz Tri (m
2308), verso Edolo. Nella comunità di Paisco-Loveno è da sempre conosciuta
con il nome di Piz Svolt. Le mappe, comprese le ultime e aggiornate carte
escursionistiche della Valle Camonica, dicono l’esatto contrario. Il Piz Svolt (m 2642) è invece posto a ridosso del Monte
Torsoleto ed è certamente una Cima più bonaria e salibile da più versanti.
La salita normale al Palone del Torsolazzo può essere effettuata dal
versante E–SE, che dà sulla Bocchetta del
Palone (da qui passa il sentiero 4 Luglio), senza troppe difficoltà,
anche se rimane un percorso non per principianti, con qualche tratto esposto e arrampicata di I°.
La Bocchetta del Palone (m 2530) è quindi l’obiettivo primario da
raggiungere, visto che l’attacco alla vetta parte proprio da lì. In questa
escursione la si raggiunge con un itinerario
probabilmente ai più sconosciuto, cioè passando dalla Cima di Mezzo (m
2388), modesta elevazione situata a nord della Malga
di Val di Scala superiore (m 2014), in un ambiente bucolico e ameno.
Bellissimo e intrigante risulta anche il ritorno, che per qualche km
percorre il Sentiero 4 Luglio, con un breve
tratto attrezzato, sino a raggiungere il Bivacco Davide (m 2645) e più sotto il Rif. Torsoleto (m 2390).
Itinerario
Raggiungere il piccolo
agglomerato di Grumello (m 1262), situato poco sopra Loveno e parcheggiare
negli spazi prima delle case. Si intraprende inizialmente il classico percorso (CAI 160B)
che conduce in Val di Scala, con lo scopo
di raggiungere speditamente l’omonima malga (m 1743). Giunti al
primo alpeggio, lo sguardo regala un’ampia visuale verso la testata della valle, con il Monte Torsoleto (m 2706) a sinistra, il Piz Svolt (m 2642)
e il Monte Palone del Torsolazzo (m 2670) al centro e la Cima di Mezzo (m
2388) a destra a sovrastare la Malga di Val di Scala
superiore (m 2014), che si raggiunge in circa 30 minuti
continuando sulla strada
recentemente risistemata (CAI 160B). Evitando di
prendere il sentiero che dalla malga si dirige verso i laghi di Val di Scala,
si prosegue sul sentiero che punta verso la testata della valle, sino a
quando questi tende a deviare a sinistra, quindi lo si abbandona mantenendo
la direzione nord. Su tracce di sentiero si
raggiunge presto una conca pietrosa, situata all’inizio del vallone che
precede Cima di Mezzo mentre più in alto sbocca sulla Bocchetta del Palone.
Nel periodo estivo è facile vedere mandrie di
bovini sulle alture della Costa Campello,
alture il cui docile crinale conduce verso Cima di Mezzo. Superata la zona
pietrosa conviene spostarsi verso destra e risalire su labili tracce di
sentiero o ad intuito verso la dorsale erbosa che precede Cima di Mezzo (m
2388). Su questa Cima abbastanza anonima si
incontra quasi a sorpresa un sentiero più evidente che si segue in cresta sino alla Bocchetta del Palone (m 2530), deviando a
sinistra nell’ultimo tratto, un poco esposto.
Si intercetta così il famoso Sentiero 4
Luglio che si segue verso sinistra (est), per breve tratto abbastanza
erto, sino ai piedi della cresta
E-SE del Palone. Abbandonato temporaneamente il sentiero, si risalgono
i gradoni di sfasciumi misti a erba sino ad uno scivolo prevalentemente
erboso, ma ripido, oltre il quale si guadagna
un risalto. Dunque tra qualche roccetta e tratti erbosi si raggiunge la vetta del Palone del Torsolazzo,
probabilmente regno incontrastato delle capre. Nebbie permettendo il paesaggio è notevole, vista anche la considerevole
quota. Di grande impatto risulta la vista sul
sottostante Lago del Torsolazzo (m 2369), vera perla orobica.
Si scende dal Palone con molta cautela, sino a
riprendere il sottostante sentiero per
seguire i segnavia del N. 7 (sentiero 4 Luglio), aggirando con prudenza, su stretto sentierino, le strapiombanti rocce
del Palone, in alcuni punti attrezzato con
catene. Dopo qualche saliscendi, si
incontra un’intaglio dove si abbandona la cresta che condurrebbe sulla
quota rocciosa di m. 2577, proprio
per aggirarla, scendendo in uno
stretto canale, molto bene attrezzato e
gradinato col quale si raggiungono gli
sfasciumi che sovrastano il Lago del Torsolazzo. Il sentiero a mezza costa conduce verso la cresta, oltre il roccione superato e dopo altri
saliscendi raggiunge le pendici del Piz
Svolt. Si continua sino ad una depressione della cresta che è identificata come
Bocchetta di Val di Scala (m 2613). Questa divide il
Piz Svolt (m 2642) dal più massiccio Monte Torsoleto (m 2708). Si è
ormai sulle facili pendici di quest’ultimo,
la cui Cima volendo, è facilmente raggiungibile
in pochi minuti, ma è anche vero che il giro è ancora lunghetto, ed è
meglio programmare l’ascesa al M. Torsoleto con un altro intrigante anello.
In questa zona è facile avvistare le taine e se si è fortunati l’ermellino.
Il sentiero si fa via via più marcato ed in pochi minuti si raggiunge il bivio per scendere nella Val di Bocco e al
Rif. Torsoleto. Lo si oltrepassa momentaneamente perché a pochi minuti c’è il bivacco Davide (m 2645), meritevole di
essere raggiunto. Notevole la panoramicità sul Lago
di Piccolo (m 2378). Ritornati al bivio, si perde velocemente quota sul sentiero che zigzaga lungamente sino al
bel Rifugio del Torsoleto (m 2390). Nel
periodo estivo il rifugio è gestito dai volonari del Mato Grosso. Si continua la discesa col sentiero CAI 160 sino al
costone che sovrasta la Malga di Camposecco. Rimane solo da decidere se
continuare la discesa alla Malga di Val di Scala col sentiero segnato (vedi
cartina) oppure sfruttare una alternativa poco nota: si continua sul sentiero 160 in direzione della Malga Camposecco
ma allorchè questi cambia direzione da sud a ovest (destra), si esce decisamente dal sentiero, verso sinistra,
tramite evidenti tracce che scendono sul
costolone che divide la Val di Scala dalla Valle del Molino. Non sarà
difficile, dopo aver perso circa 300 metri di quota, intercettare la mulattiera CAI 160. Si continua passando
dalle cascine di Casola (m 1534) e quindi
sino a chiudere l’anello.
Earth File Gpx
cartina
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Grumello
(Loveno)
|
1262
|
M. Palone del Torsolazzo
|
2670
|
1408
|
|
h. 3.30
|
7,5
|
E/EE+
|
20/07/2019
|
M. Palone del Torsolazzo
|
2670
|
Bivacco Davide
|
2645
|
- 150
+ 125
|
|
h. 1.45
|
3
|
EE+
|
Bivacco Davide
|
2645
|
Grumello
(Loveno)
|
1262
|
- 1383
|
|
h. 1.45
|
10
|
E+
|
|