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(seconda parte)Sopra i 2000

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SCHEDA

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Motto della Scala (m 2334) – giro ad anello

Il Motto della Scala è una cima a forma di panettone, a cavallo tra la Valtellina e la Valcamonica, facilmente raggiungibile proprio per i suoi pendii che degradano in maniera dolce verso il sottostante altopiano di Mola. La località Mola è raggiungibile salendo per circa 12 km da Edolo con una carrozzabile asfaltata, oppure da Monno a piedi col sentiero CAI 71. Il Motto della Scala è molto gettonato dagli scialpinisti o dai ciaspolatori, ma vale la pena sottolineare che con notevole innevamento è necessario risalire la cima mantenendosi sul crinale più diretto, con più pendenza ma più sicuro (si ricorda che nel novembre 2010 una valanga causò la morte di 3 escursionisti). Nella bella stagione è una meta raccomandabile per l’ambiente naturale, ricco di fauna alpina e flora dei pascoli, ma soprattutto per il panorama vastissimo che nelle giornate più limpide permette di scorgere il Monte Rosa e il Cervino e naturalmente l’Adamello, Il Bernina, le Alpi Orobie e Valtellinesi.

In questa escursione si descrive un itinerario ad anello con partenza da Mola e salita al Motto della Scala, quindi discesa verso il vallone che la divide dalla Cima Cadì, per proseguire sulle pendici orientali e meridionali di quest’ultima fino al sentiero che collega il Mortirolo a Mola.

 

Itinerario:

Raggiungere l’altopiano di Mola (m 1704) con l’auto partendo da Edolo o a piedi partendo da Monno col sentiero dei cervi (CAI 71). Si può parcheggiare nei pressi di un’area da pic-nic, oppure in uno slargo vicino alla bella chiesetta dedicata al beato Don Gnocchi, inaugurata dagli Alpini di Edolo nel 2010 per onorare i Caduti dell’eroico battaglione Edolo in Russia. Dall’area di pic-nic si sale verso le vicine baite di Mola rimanendo sulla stretta stradina che si abbandona presto dopo aver superato una bella costruzione, per seguire tracce di sentiero con direzione nord-ovest. Quindi, senza un vero e proprio percorso obbligato ed inizialmente scomodo se l’erba è alta, si sale mantenendo la direzione verso l’evidente panettone (sulla destra si nota anche una croce) e in poco meno di 2 ore si raggiunge l’ampia cima, segnalata da un specie di muro in sassi. La vista spazia a 360 gradi e regala magnifici panorami. Ben visibile è il massiccio dell’Adamello.

Si lascia alle spalle il curioso muro di sassi e si scende sul versante valtellinese della montagna tenendo come riferimente un tralicio dell’alta tensione, e comunque scegliendo la discesa meno scomoda verso il valloncello posto prima del Motto Alto. Raggiuntolo si trova un sentiero sufficientemente marcato e con questo passando sotto la linea ad alta tensione si supera un dosso e si perviene al vallone più ampio situato a ovest della Cima Cadì. Senza perdere quota si raggiungono le pendici della Cima Cadì e i pascoli della “Costa Bella” dove numerose tracce pascolive aggirano i pendii prativi e portano degradando, a intercettare alla quota di circa 2000 metri, il bel sentiero che proviene dal laghetto del Mortirolo. Da qui si può vedere il sottostante abitato di Monno. Col sentiero citato si ritorna verso l’altopiano di Mola, passando prima sopra ad una vecchia frana e poi dalla diroccata malga Dorena. Poco prima di arrivare ai prati di Mola si consiglia di lasciare il sentiero e uscire sulla destra, nei pressi di un rudere; attraversando così i pascoli si raggiunge agevolmente e quanto prima l’area di pic-nic.

 

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Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Mola

1704

Motto della Scala

2334

630

h. 1.40

E

06/11/2015

 Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata!

 

 

 (seconda parte)Sopra i 2000