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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Piz Tri

SCHEDA

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Mappa

 

 Piz Tri (m 2308) e periplo da Santicolo o dai Fienili Plinaz (Corteno Golgi)

 

Il Piz Tri, come si è già visto in altre escursioni, è una montagna bonaria ma al contempo assai panoramica. Fa parte delle Alpi Orobie Bresciane rappresentandone l’estremo baluardo Orientale, così come il M. Legnone (Lc) ne è l’Occidentale. La sua cima è conosciuta soprattutto per lo Sci-Alpinismo. Normalmente viene salito col classico percorso che parte poco sopra alla frazione Loritto di Malonno e che sfrutta il versante orientale della montagna. Anche in questa escursione si raggiunge la vetta dal versante orientale, allorché si intercetta il classico sentiero 95 alla quota di 1971 metri, ma la partenza della gita avviene da tutt’altra parte e cioè dal territorio di Corteno Golgi, situato pochi km prima di giungere all’Aprica (So). La gita in questione prosegue oltre la meta principale, seguendo un tratto del famoso sentiero 4 luglio, sino al Passo di Salina (m 2437). In tal modo si può rientrare verso il punto di partenza, realizzando un grandioso anello che consente il passaggio dal bel laghetto del Sonno (m 2298) ed eventualmente effettuare la breve salita al vicino Corno di Barbione ( m 2384).

 

Itinerario

In teoria la partenza avviene dalla loc. Santicolo di Corteno Golgi (m 900) dove, all’altezza di una fontana e crocifisso in Via G.Garibaldi ci sono le indicazioni ed anche le piazzuole per parcheggio. ma, nell’ottica di realizzare l’anello, conviene raggiungere con auto adatta (come abbiamo fatto noi), l’agglomerato panoramico dei Fienili Plinaz (m 1478), risparmiando così circa un’ora e un quarto di salita e quasi 600 metri di dislivello. (Si fa presente che l’anello si potrà accorciare notevolmente se, anziché raggiungere il Passo di Salina e il laghetto del Sonno, si devia prima passando dai laghi Lungo e Rotondo, alternativa molto valida e comunque soddisfacente).

Il Plinas è una località posta a 1450 mslm dove vi sono parecchie cascine; dista circa 5 km dall’abitato di Santicolo e si raggiunge tramite una strada agrosilvopastorale quasi completamente cementata sulla quale il transito è regolamentato tramite permessi.  Dal bel poggio panoramico e puntando verso destra delle baite, poco più in alto troviamo la segnaletica del sentiero 143. (si ricorda che su queste mulattiere e sentieri si svolge la famosa Skymarathon, la maratona del cielo). Ci si incammina sulla strada agrosilvopastorale verso la località Prat Pol indicata da un cartello di divieto. Dopo aver passato quasi subito l’isolata baita Prat Pol (m 1550) si incontra un bivio nei pressi di un corso d’acqua (Fontana del Mare). Deviamo verso sinistra innestandoci sul sentiero 144 (anche N.7 sentiero 4 Luglio), mentre il 143 prosegue verso il Dosso della Erta e la Malga Barec (lo percorreremo al ritorno). Inizialmente si sale per ripidi tratti nel bosco, poi per falsopiano sino a sbucare sui pascoli di Malga Valle o Valletta (m 1731) dopo circa 40 minuti dalla partenza. Si riprende a salire per un’altra mezz’ora sino a raggiungere il colle situato a 1971 metri dove si incrocia il classico itinerario per il Piz Tri, cioè il sentiero 95 o se si preferisce sentiero 4 Luglio. Si continua sul marcato tracciato ( sino ad incontrareintorno ai 2000 metri e sulla sinistra una stradetta che sale dalla Malga del Campello di Landò). La via diviene tipicamente militare e prosegue aggirando il Piz Tri sulla dorsale del versante sud sud-ovest e con qualche zig-zag guadagna rapidamente quota, sino alla cuspide quasi piramidale della meta che, abbandonando temporaneamente il sentiero e senza troppe difficoltà, si raggiunge sino alla croce di vetta e alla Madonnina poste a 2308 metri di quota. Appena qualche metro sotto il crinale, lato Vallecamonica, si trovano dei camminamenti e delle postazioni di guerra.

La vista spazia sulla Vallecamonica e Concarena, sulle Orobie Bresciane, dal Bernina al Gran Zebrù, ed è grandiosa sul gruppo dell’Adamello sulla Valtellina.

Si ritorna sul sentiero principale riprendendo il cammino verso sud-ovest seguendo per il Passo di Salina, prossima meta. Dopo circa 15 minuti si incontra la deviazione (142) che, volendo accorciare il giro, consentirebbe di scendere verso la Malga Campedei passando nei pressi dei due laghetti (Lungo e Rotondo) già citati sopra. Continuando invece sul sentiero 95/4 Luglio, si va ad aggirare, in moderata salita, il versante orientale del M. Palone di Bondone (m 2530) sino alla vasta sella del Passo di Salina (m 2437) compresa tra quest’ultimo e la Cima di Bondena (m 2476). 

Abbandoniamo il sentiero 4 Luglio (7) per seguire in discesa le indicazione del segnavia 143. Poco più in basso tuttavia, questo sentiero si sdoppia: quello di sinistra perde quota velocemente verso la Malga Bondone e la Val Brandet. Si devia invece su quello di destra che a mezzacosta e mantenendo la quota raggiunge e aggira una costola proprio sopra (m 2406) al bel laghetto del Sonno (m 2298). Si degrada alla Porta di Barbione (m 2348) dove conviene scendere per una piacevola sosta sino alla riva del laghetto. Volendo non risulta difficile, vista la vicinanza, conquistare anche il facile Corno di Barbione (m 2384).

Dalla Porta di Barbione, si inforca il sentiero che passa sotto il versante orientale del Corno di Barbione (sulla cartina 141, perché viaggia insieme al 143). Si raggiungono appunto le indicazioni dopo 30 minuti di discesa, dove si incrocia il sentiero che scende da Malga Campedei (m 1921), situata poco distante (qui si giungerebbe qualora si decidesse di accorciare il periplo, come già detto sopra). Ancora pochi minuti di discesa e si perviene al tornante di una bella mulattiera, nei pressi della Malga Dosso (m 1684). Ora bisogna risalire 180 metri di dislivello, sino alla Malga Barec (m 1867) e da questa, riprendere la discesa con un lungo traverso nel bosco passando dal Dosso della Erta ed infine, con direzione est e sempre in discesa, rientrare sul percorso fatto al’andata nei pressi della Baita Prat Pol. Si consiglia però, cosa che non sapevamo, di sfruttare l’alternativa offerta dalla carrareccia 141 in località Malga Dosso e, anziché salire alla Malga Barec, proseguire verso nord-ovest e poi verso nord, lungo la citata strada, sino alle baite Fienili Lezzola (m 1339) quindi, deviare nettamente a destra per tornare con lieve salita al bivio che precede i Fienili Plinaz (m 1450).

 

                                                                                                                                                       mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Fienili Plinaz

1450

Piz Tri

2308

858

h. 2.00

5,8

E

09/09/2018

Piz Tri

2308

Passo

di Salina

2437

-58

+187

h. 1.10

2,6

E+

Passo di Salina

2437

Laghetto

del Sonno

2298

- 139

h.0.40

2,3

E+

Laghetto del Sonno

2298

Fienili Plinaz

1450

+230

-1081

h. 2.10

5,6

E+

 

 

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Fienili Plinaz

La Valletta

Sul sentiero 95

Il Piz Tri

La cresta

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La croce del Piz Tri

In Memoria di Don Aldo

La Madonnina

Le Orobie

Il Lago Lungo

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Panorama dal Passo

di Salina sulla Vallecamonica

Panorama dal Passo

di Salina sulla

Val Brandet

Cima di Bondena

Cima di Bondena

Cima di Bondena

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Passo di Salina

(o di Bondena)

Palone di Bondone

Passo di Salina

(o di Bondena)

Verso Barbione

Verso Barbione

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Laghetto del Sonno

Laghetto del Sonno

Un biker alla Porta di Barbione

Laghetto del Sonno

Laghetto del Sonno salendo al

Corno di Barbione

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Laghetto del Sonno dalla Corna di Barbione

Laghetto del Sonno dalla Corna di Barbione

Sul Corno di Barbione

La cresta del

Corno di Barbione

Una marmotta

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Cavalli nei pressi di Malga Dosso

Baita prima di ù

Malga Barec

Malga Barec

Fienili Plinaz

Il bel poggio panoramico di

Fienili Plinaz

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000