Il Piz Tri, come si è
già visto in altre
escursioni, è una montagna bonaria ma al contempo assai panoramica. Fa parte delle Alpi Orobie
Bresciane rappresentandone l’estremo baluardo Orientale, così come il M.
Legnone (Lc) ne è l’Occidentale. La sua cima è conosciuta soprattutto per
lo Sci-Alpinismo. Normalmente viene salito col classico percorso che parte
poco sopra alla frazione Loritto di Malonno e che sfrutta il versante orientale della montagna. Anche in
questa escursione si raggiunge la vetta dal versante orientale, allorché si
intercetta il classico sentiero 95 alla
quota di 1971 metri, ma la partenza della gita avviene da tutt’altra parte e
cioè dal territorio di Corteno Golgi, situato pochi km prima di giungere
all’Aprica (So). La gita in questione prosegue oltre la meta principale,
seguendo un tratto del famoso sentiero 4 luglio, sino al Passo di Salina (m 2437). In tal modo si può
rientrare verso il punto di partenza, realizzando un grandioso anello che
consente il passaggio dal bel laghetto del
Sonno (m 2298) ed eventualmente effettuare la breve salita al vicino Corno di Barbione ( m 2384).
Itinerario
In teoria la partenza
avviene dalla loc. Santicolo di Corteno Golgi (m 900) dove, all’altezza di
una fontana e crocifisso in Via G.Garibaldi ci sono le
indicazioni ed anche le piazzuole per parcheggio. ma, nell’ottica di
realizzare l’anello, conviene raggiungere con auto
adatta (come abbiamo fatto noi), l’agglomerato panoramico dei Fienili
Plinaz (m 1478), risparmiando così circa un’ora e un quarto di salita e
quasi 600 metri di dislivello. (Si
fa presente che l’anello si potrà accorciare notevolmente se, anziché
raggiungere il Passo di Salina e il laghetto del Sonno, si devia prima
passando dai laghi Lungo e Rotondo, alternativa molto valida e comunque
soddisfacente).
Il Plinas è una località
posta a 1450 mslm dove vi sono parecchie cascine; dista circa 5 km
dall’abitato di Santicolo e si raggiunge tramite una strada
agrosilvopastorale quasi completamente cementata sulla quale il transito è regolamentato tramite
permessi. Dal bel poggio panoramico e puntando verso
destra delle baite, poco più in alto troviamo la
segnaletica del sentiero 143. (si
ricorda che su queste mulattiere e sentieri si svolge la famosa
Skymarathon, la maratona del cielo). Ci si incammina sulla strada agrosilvopastorale verso la
località Prat Pol indicata da un cartello di
divieto. Dopo aver passato quasi subito l’isolata baita Prat Pol (m
1550) si incontra un bivio nei pressi di un
corso d’acqua (Fontana del Mare). Deviamo verso
sinistra innestandoci sul sentiero 144
(anche N.7 sentiero 4 Luglio), mentre il 143 prosegue verso il Dosso della
Erta e la Malga Barec (lo percorreremo al ritorno). Inizialmente si sale
per ripidi tratti nel bosco, poi per falsopiano
sino a sbucare sui pascoli di Malga Valle o
Valletta (m 1731) dopo circa 40 minuti dalla partenza. Si riprende a salire
per un’altra mezz’ora sino a raggiungere il colle situato a 1971 metri dove
si incrocia il classico itinerario per il Piz Tri, cioè il sentiero 95 o se si preferisce sentiero 4 Luglio. Si
continua sul marcato tracciato ( sino ad incontrare, intorno ai 2000 metri e sulla sinistra una stradetta che sale dalla Malga
del Campello di Landò). La via diviene tipicamente militare e prosegue
aggirando il Piz Tri sulla dorsale del versante sud sud-ovest e con qualche zig-zag guadagna rapidamente
quota, sino alla cuspide quasi
piramidale della meta che, abbandonando
temporaneamente il sentiero e senza troppe difficoltà, si
raggiunge sino alla croce di vetta e alla Madonnina
poste a 2308 metri di quota. Appena qualche metro sotto il
crinale, lato Vallecamonica, si trovano dei camminamenti e delle postazioni di
guerra.
La vista spazia sulla Vallecamonica e Concarena, sulle Orobie
Bresciane, dal Bernina al Gran Zebrù, ed è
grandiosa sul gruppo
dell’Adamello e sulla
Valtellina.
Si ritorna sul
sentiero principale riprendendo il cammino verso sud-ovest seguendo per il Passo di Salina, prossima
meta. Dopo circa 15 minuti si incontra la
deviazione (142) che, volendo accorciare il giro, consentirebbe di
scendere verso la Malga Campedei passando nei
pressi dei due laghetti (Lungo e Rotondo) già citati sopra. Continuando invece sul sentiero 95/4 Luglio, si va ad aggirare,
in moderata salita, il versante orientale
del M. Palone di Bondone (m 2530) sino alla vasta sella del Passo di Salina (m 2437) compresa tra quest’ultimo e la Cima di Bondena (m 2476).
Abbandoniamo il
sentiero 4 Luglio (7) per seguire in discesa
le indicazione del segnavia 143. Poco più in basso tuttavia, questo
sentiero si sdoppia: quello di sinistra
perde quota velocemente verso la Malga Bondone e la Val Brandet. Si devia invece su quello di destra che a mezzacosta e mantenendo la quota raggiunge e aggira una costola proprio sopra
(m 2406) al bel laghetto del Sonno (m
2298). Si degrada alla Porta di Barbione (m
2348) dove conviene scendere per una piacevola sosta sino alla riva del laghetto. Volendo non risulta
difficile, vista la vicinanza, conquistare anche il facile Corno di Barbione (m 2384).
Dalla Porta di
Barbione, si inforca il sentiero che passa
sotto il versante orientale del Corno di Barbione (sulla cartina 141, perché viaggia
insieme al 143). Si raggiungono appunto le
indicazioni dopo 30 minuti di discesa, dove si incrocia il sentiero che
scende da Malga Campedei (m 1921), situata poco
distante (qui si giungerebbe qualora si decidesse di accorciare il
periplo, come già detto sopra). Ancora pochi
minuti di discesa e si perviene al tornante di una bella mulattiera, nei pressi della Malga
Dosso (m 1684). Ora bisogna risalire 180
metri di dislivello, sino alla Malga Barec
(m 1867) e da questa, riprendere la discesa
con un lungo traverso nel bosco passando
dal Dosso della Erta ed infine, con direzione est e sempre in discesa, rientrare sul percorso fatto al’andata nei
pressi della Baita Prat Pol. Si
consiglia però, cosa che non sapevamo, di sfruttare l’alternativa offerta
dalla carrareccia 141 in località Malga Dosso e, anziché salire alla Malga
Barec, proseguire verso nord-ovest e poi
verso nord, lungo la citata strada, sino alle baite Fienili Lezzola (m
1339) quindi, deviare nettamente a destra per tornare con lieve salita al
bivio che precede i Fienili Plinaz (m 1450).
mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Fienili Plinaz
|
1450
|
Piz Tri
|
2308
|
858
|
|
h. 2.00
|
5,8
|
E
|
09/09/2018
|
Piz Tri
|
2308
|
Passo
di Salina
|
2437
|
-58
+187
|
|
h. 1.10
|
2,6
|
E+
|
Passo di Salina
|
2437
|
Laghetto
del Sonno
|
2298
|
- 139
|
|
h.0.40
|
2,3
|
E+
|
Laghetto del Sonno
|
2298
|
Fienili Plinaz
|
1450
|
+230
-1081
|
|
h. 2.10
|
5,6
|
E+
|
|