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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Golina di Garzeto

SCHEDA

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Mappa

 

Golina o Passo di Garzeto (m 2031)  e Biv. Adamone (m 1456), da Pescarzo di Capo di Ponte

 

Il Passo di Garzeto o Golina di Garzeto (m 2031) si trova tra il M. Elto (m 2147) e la Cima di Tanerle (m 2197). In pratica fa parte di quella lunga catena che, dal Pizzo di Garzeto in territorio bresciano, raggiunge il Passo dei Campelli in territorio bergamasco, dividendo la Val Paisco dalla media Valle Camonica. In pratica questo valico mette in comunicazione la Vallecamonica con la collaterale e profonda Val Paisco. Questa zona è già stata oggetto di una bella escursione che ha per l’appunto realizzato, partendo dalla Val di Scalve, una “lunga cavalcata in cresta” di queste cime poco conosciute.

In questa escursione si parte dal caratterisctico paesino di Pescarzo di Capo di Ponte (m 630) e dopo aver raggiunto, con notevole dislivello, la Golina di Garzeto (m 2031), si ritorna passando dal Bivacco Adamone (m 1456) in modo da realizzare un appagante anello.  

Itinerario

L’itinerario iniziale corrisponde a quello, sempre iniziale, per il Bivacco Adamone: Parcheggiata l’auto nel comodo parcheggio del paesino, si attraversa l’abitato seguendo le indicazioni per il bivacco. Raggiunta la località Valzerta, dove si ha una bella visuale verso la Concarena, si ignora la mulattiera che verso destra segue l’itinerario per il bivacco, mantenendosi su quella di sinistra. Si segue l’indicazione per la località Plè (ex agriturismo), che si raggiunge salendo tra il bosco, in circa un’ora e trenta dalla partenza. Una mulattiera, che diparte a sinistra della casa, avanza, con tratti anche in piano, in direzione ovest verso la Val di Fratta fino a superarla attraversando il torrentello che la solca. Seguono quindi tratti veramente ripidi e talvolta cementati coi quali si risale, in un bosco di faggi, il costone orientale della Val del Diavolo sino a raggiungere Nistabol (m 1580) dove, in posizione panoramica, spicca un piccolo chalet/baita e una bella fontana. Ora bisogna risalire il pendio prativo, prima per sentiero e poi per tracce comunque evidenti, cercando di mantenersi sulla costola che divide la Val del Diavolo dalla Val di Fratta (come riferimento si può puntare a sinistra delle rocce che limitano la Golina di Garzeto) fino a quando si incontra una evidente traccia pianeggiante. La si segue verso sinistra con lo scopo di andare ad intersecare la sterrata-mulattiera che proviene dalla zona dei Campelli e dalle Baite del Mella. Una volta raggiunta la si segue ovviamente verso destra (est) sino alla golina o Passo di Garzeto (m 2031). Da questo valico la vista può spaziare sulla sottostante e profonda Val Paisco. Si ricorda che in questa zona, fino a poche decine di anni fa, era fiorente l’attività delle miniere ed in particolare l’estrazione della barite.

Al Passo di Garzeto si intercetta anche il lungo Sentiero CAI 159 (nel nuovo catasto dei sentieri dovrebbe chiamarsi 162A) che, tramite la dorsale del M. Elto (m 2147), mette in comunicazione il Rif. Malga Tambione (m. 1350) nel Comune di Sellero col Rif. Campione (m 1937) nel Comune di Cerveno e il vicino Passo dei Campelli (Cerveno/Schilpario). Si prosegue seguendo il Sentiero CAI 159 in direzione nord-est, cioè verso il M. Elto, sino alla quota di circa 2060 metri dove si incontra un paletto del segnavia. Da qui volendo, per facile cresta e su sentiero, è possibile raggiungere la croce del vicino Monte Elto (m 2147). Comunque sia, al citato paletto, si segue il sentiero che a mezzacosta ed in progressiva discesa taglia prima le pendici meridionali del M. Elto e poi del Pizzo Garzeto. In alcuni punti è necessario usare maggior cautela per la maggior pendenza, tuttavia mai difficili. Si raggiunge in tal modo, dopo un’ultimo facile traverso, il costolone erboso che scende dal Pizzo Garzeto dal quale è già visibile il sottostante Biv. Adamone. Non rimane che seguire, in discesa, le evidenti tracce di sentiero che inizialmente si mantengono a ridosso del crinale che si collega al M. Adamone, ma che poi degradano verso il vallone alla nostra destra. Molto presto il sentiero si fa più evidente, assumendo la parvenza di una vecchia mulattiera e raggiunge, alla quota di 1456 metri, il panoramico balcone dove sorge il grazioso bivacco con annessa piccola pozza. Come già evidenziato nell’escursione proprio dedicata al bivacco, il panorama è vasto, sia sulla media Vallecamonica, sia verso Il Pizzo Badile e ovviamente verso la Concarena.

Si scende a Pescarzo ed al parcheggio in circa un’ora e trenta, seguendo la mulattiera ed i segnavia.   

 

    Earth                                                                                                           Cartografia Ingenia    mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Pescarzo

630

Passo di Garzeto

2031

1401

h. 3.30

E+

29/12/2018

Passo di Garzeto

2031

Bivacco Adamone

1456

-575

h. 1.30

EE

Bivacco Adamone

1456

Pescarzo

630

-826

h. 1.30

E

 

 

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La Concarena

Località Plè

Località Plè

Il Passo dei Campelli

Nistabol

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Nistabol

Il costone risalito

La mulattiera che proviene dai Campelli

Verso la

Golina di Garzeto

Golina di Garzeto

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Golina di Garzeto

Golina di Garzeto

Il M. Elto dalla

Golina di Garzeto

Malga Garzeto

Inizia il traverso

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Sul traverso

Sul traverso

Verso il Pizzo Garzeto

Panorama verso il

Pizzo Badile

In alto il Pizzo Garzeto

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Il Pizzo Badile

Bivacco Adamone

La Concarena

Bivacco Adamone

Bivacco Adamone

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Grande panorama dall’Adamone

Il Signore delle nevi

Colombè e Barbignaga

Tredenus

Pizzo Badile

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000