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(prima parte)Sotto i 2000 m

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SCHEDA

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Bivacco Adamone (m 1456)

Il Bivacco Adamone è situato sulle pendici meridionali dell'omonimo monte.
Riconvertito da una preesistente malga, il bivacco è una costruzione in muratura su due piani. Bellissimo il panorama: a sudovest la Concarena (m 2549); a sud la Val Camonica con il Fiume Oglio; a est, dietro al Pizzo Badile Camuno (m 2435) che appare in primo piano, la lunga catena dal Monte Listino (m 2746) al Monte Frisozzo (m 2897), le Cime di Barbignaga (m 2390-2367), il Colombè (m 2152) e infine il Gruppo dell'Adamello (m 3554); a nord il già citato Monte Adamone (m 1640) che da il nome al bivacco e il Pizzo Garzeto (m 2088) ed Elto (m 2148). A ovest in lontananza si si possono vedere anche i Campelli. Questa escursione è fattibile in gran parte dell’anno, sia per la modesta quota del bivacco, sia perché si sviluppa totalmente su mulattiere (ad eccezioni di un breve tratto nella variante) ed anche perché la zona è esposta al sole.

Itinerario:

Si parte dalla frazione di Pescarzo di Capo di Ponte (m 638). Si risale la parte alta del paese sulla destra, dove c’è un comodo parcheggio. Ci si incammina lungo Via Don Baccannelli per poi attraversare il centro del caratteristico paesino.

Da poco la segnaletica è stata aggiornata oltre che con cartelli, anche con i caratteristici segni bianco/rosso sui massi o sulle piante. Dopo aver attraversato il paesino, nei pressi di una fontana si seguono le indicazioni per il bivacco Adamone e con la stradetta si supera il ponte sul torrente Cristino. Si percorre la bella mulattiera con modesta pendenza seguendo sempre i puntuali segni bianco/rosso fino ad un bivio dove si rimane su quella principale tenendo la sinistra (l’eventuale deviazione a destra fa parte della variante). Ben presto si perviene ad un altro bivio in località “Pisine” anche qui ben segnalato: verso sinistra per Rifugio Baita Iseo, verso destra per Rif. Adamone. Quindi si rimane sulla strada principale fino alla prossima località denominata “Valzerta”dove c’è un ulteriore bivio (circa 30 minuti dalla partenza). Si tiene la destra e con bella sterrata in piano si giunge ad una piccola valle che si supera. Si ricomincia a salire e in poco tempo si incrocia la strada che sale da Pescarzo (notare che con la variante si arriva qui sbucando dal prato sottostante). Si sale ora con tratti anche cementati e si oltrepassa la località “Corlet” e con bel tratto quasi in piano si arriva ad una curva a sinistra, dove c’è anche un bivio che sarà quello che si potrà utilizzare come alternativa di discesa, in modo da fare un piccolo anello. Da qui in poi inizia il tratto con più pendenza di tutta l’escursione, dove sui 1150 m si inconta la statua del “Cristo delle Nevi”, e che con tornanti e tratti ripidi porta al bellissimo bivacco Adamone (m 1456) che domina sulla media Vallecamonica. Come già anticipato, sono veramente belli i panorami specie in veste invernale (guarda le foto invernali).

Dal bivacco, con percorso impegnativo e faticoso (EE), su deboli tracce di sentiero e su isga, è possibile salire al Pizzo Garzeto (m 2088) e al Monte Elto (m 2148) e quindi scendere poi verso i Campelli.

 

Per il ritorno è possibile variare parte del percorso: arrivati alla curva già citata sopra, anziché seguire i segni, si prende la strada a sinistra, inizialmente cementata, che scende. In tal modo la mulattiera consente di passare tra altre località della zona, con bei prati, come quella denominata “Longprat”.

 

Variante.

Dopo 20 minuti circa dalla partenza, giunti ad una cascina sulla destra, si abbandona la mulattiera e ci si immette sulla stradina (destra) , che sale per poco fino a scendere nella valletta  verso una costruzione (Bait Listigno) che si raggiunge e si supera per risalire il bosco verso destra, seguendo l’evidente sentiero  che in pochi minuti conduce ai prati di una località sotto Planareto;  si risalgono i prati verso NE mantenendosi ai bordi sulla sinistra fino ad incontrare la strada che sale da Pescarzo e che sale verso il bivacco. Questa variante può logicamente essere utilizzata anche per il ritorno: in pratica giunti al bivio, si scende nel sottostante prato e mantenendosi verso destra al limitare del bosco si puntano gli evidenti alberi che delimitano il prato e il bosco. Non è difficile trovare oltre un evidente sentiero che in pochissimi minuti scende alla citata baita Listigno, con nanetti nel prato. Si prende poi il largo sentiero che conduce alla mulattiera principale.

 

Guarda le foto                                                                                   Cartografia Ingenia                Mappa

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Note

Pescarzo di Capodiponte

630

Bivacco Adamone

1456

826

 

h. 2.00

 

E

12/01/2014

25/04/2014

Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata!

 

                                                                              

(prima parte)Sotto i 2000 m