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   (prima parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Bivacco Elto

SCHEDA

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Mappa

 

Rif. malga Tambione (m 1350) e Bivacco Elto o Garzeto (m 1734) da Sellero

 

La zona di Tambione, nel comune di Sellero, è stata di recente rivalutata in termini turistici, complice la validità paesaggistica e comodità delle infrastrutture presenti. Tra l’altro, la segnaletica della sentieristica locale è stata da poco recuperata e realizzata grazie al contributo che familiari e amici di Michele Vaira, purtroppo deceduto su queste montagne, hanno voluto destinare alla messa in sicurezza dei sentieri 115 e 159. Si ricorda che il lungo sentiero CAI 159 collega il Rif. Malga Tambione al Rif. Campione della località Campelli, tramite la dorsale del Monte Elto. Sentiero estremamente panoramico e molto interessante sotto l'aspetto geologico ,botanico e storico . Con questo tracciato si apre una nuova alternativa (sfruttando i due rifugi come punto d'appoggio) per raggiungere con un itinerario mirato le Orobie bergamasche, passando da Schilpario o dal passo del Vivione.

La salita alla baita Tambione è gia stata, in maniera molto sommaria, descritta nella scheda relativa ed inserita in questo sito tempo fa. In quell’escursione, di prima esplorazione dei luoghi, si fa riferimento al sentiero CAI 115 con partenza dal paese di Berzo Demo e rientro con giro ad anello passando da Sellero e da Cedegolo.

In questa escursione si parte da Novelle di Sellero e utilizzando per gran parte stradette e mulattiere (CAI 159), si raggiunge l’altopiano di Tambione dopo essere passati dal bel balcone panoramico di Emen. Si sale poi sino al bivacco Elto, quindi si ridiscende verso valle passando dalle baite Spino e dal sito di arte rupestre di Carpène, attrezzato con percorso di visita.

Itinerario

Raggiungere la frazione Novelle di Sellero (m 477) e salire verso la parte alta dell’abitato, dove in Via Zocca è possibile trovare parcheggio. La Via Zocca da seguire, inizialmente in piano, dopo essere passata tra alcune case, svolta a destra e inizia a salire verso la montagna. Si mantiene la strada asfaltata che moderatamente sale in direzione ovest, tra i vigneti di Carona. Alcuni segni bianco\rosso ci guidano sulla strada che presto si dirige verso la Valle del Pollo, che si raggiunge in pochissimi minuti. Si segue sempre la strada asfaltata e i segni del sentiero 159 sino a quando si incontrano le indicazioni per le miniere di Carona e per Tambione, che si seguono. Ora la strada diventa mulattiera e sale più ripida, in direzione nord, mentre il paesaggio si apre sulla Vallecamonica e verso il Piz Olda e il Pian della Regina. In pochi minuti si passa nei pressi delle miniere di Carona dove un’edificio ristrutturato, di servizio al sito minerario, domina il paese di Novelle. Si prosegue nel rado bosco, in costante salita sull’ampia sterrata, direzione nord-ovest sino a quando la si abbandona tenendo la sinistra ad un bivio, non troppo evidente, cambiando decisamente direzione (sud-ovest). Lo scopo di questa deviazione, anziché proseguire col 159 che più avanti si unisce al 115 nella Valle delle Fratte, è quello di passare dai prati e dalle baite di Ramantè, di Emen e di Dosmal, situate su un bel balcone panoramico e di rimanere sul versante soleggiato. Si raggiunge presto un bel prato con annessa cascina, probabilmente una baita Ramantè (circa m 1020), si costeggia la recinzione e su evidente traccia si attraversa un breve tratto di bosco, sbucando in un altro prato con grande casa ristrutturata (m 1050). Puntando ora verso il limitare superiore del prato, dove questo si restringe a mò di angolo acuto, si riesce ad intercettare poco oltre,una mulattiera da seguire in salita, che conduce ad un primo magnifico prato della località Emen (m 1110). Si continua in falsopiano seguendo l’evidente direzione, e superate in sequenza le altre baite ( foto unofoto duefoto 3), si giunge al limitare occidentale di questo allungato altopiano (baite Panacole – m 1250) dove si incontra un antico tracciato che sale alla ormai vicina località Tambione (m 1350), anche se è possibile comunque arrivarci con la mulattiera principale.

Il dosso Tambione sul quale sorge l’omonima baita-rifugio, offre un luogo montano di particolare bellezza, avvalorato da un piccolo laghetto e da un grande panorama sia verso le montagne che vanno dal Piz Olda al Pizzo Badile, sia verso le Orobie bresciane. Purtroppo viene deturpato, anche se in maniera marginale, dalla presenza di una stazione per ripetitori che sorge abbastanza distante e decentrata.

Dal Tambione, l’evidente strada sterrata che scende a valle incontra quasi subito il bivio che indica la direzione per il M. Elto. Si passa accanto ad una curiosa depressione dove una inconsueta specie botanica, probabilmente deschampsia cespugliosa, incuriosisce per la sua forma che ricorda, in piccolo, certe capanne di paglia africane. Si entra nel bosco raggiungendo un paletto con ulteriori indicazioni. Si segue il sentiero CAI 159 che porta velocemente sui pascoli di malga Piana Paghera e alla struttura dell’alpeggio (m 1426). Anche qui la vista può spaziare verso le Orobie da una parte e verso le montagne adamelline, dove spiccano il Piz Olda, il Pian della Regina e il Marser. Raggiunta e superata una piccola radura, il sentiero inizia ad inerpicarsi  sulla spalla dlella montagna che, verso sud, conduce al Pizzo Garzeto e all’Elto. Dopo circa un’ora, dalla malga Piana Paghera, si raggiunge il Bivacco Elto (m 1734). La piccola struttura pare quasi dimenticata, tanto che al suo interno non c’è nulla che faccia pensare ad un bivacco, ma solo ad un buon riparo in caso di necessità. Il sentiero 159 comunque continua, come già accennato, verso il Pizzo Garzeto e il M.Elto e verso il lontano Rif.Campione. 

Si ridiscende alla malga Piana Paghera e presa la strada, si ignora il bivio per Tambione e si scende alle sottostanti Baite Spino (m 1268). Si continua in discesa rimanendo sulla gippabile principale sino alla fontana Ruc dove è presente appunto un’ antica fontana celtica. Si segue ora il sentiero indicato dalla freccia direzionale per Carpene, che si inforca passando alla sinistra di una casa. Tenendo sempre come riferimento le indicazioni per Carpène (che in questo tratto è ancora sentiero 159), in 30 minuti si perviene proprio al sito di arte rupestre di Carpène, uno dei più importanti della zona. Seguendo sempre il 159 si ritorna sulla parte alta della frazione Novelle, chiudendo l’anello.

 

                                                                                                                        Cartografia Ingenia       mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Novelle di Sellero

477

Baita Tambione

1350

873

h. 2.30

E

22/04/2018

Baita Tambione

1350

Bivacco Elto

1734

384

h. 1.00

E+

 

 

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Ramantè

Ramantè

Emen

Emen

Baite Emen

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Panacole

Laghetto del Tambione

Baita Rif. Tambione

Laghetto del Tambione

Tambione

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Deschampsia Cespugliosa

Malga

Piana Paghera

Tambione salendo al Biv. Elto

Biv. Elto e Pizzo Garzeto

Biv. Elto e Pizzo Garzeto

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Biv Elto

Pizzo Garzeto

dal Biv. Elto

Biv. Elto

Biv. Elto

Pascoli

di Piana Paghera

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Panorama verso Pian della Regina

Malga

Piana Paghera

Malga

Piana Paghera

Crocus

Fontana Celtica

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Verso Carpène

CAI 159

CAI 159

CAI 159

Cascinale

CAI 159

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Arrivo a Carpène

Sito di

Arte Rupestre

Alcune Incisioni

Prati di Novelle

Novelle

 

 

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