Escursione impegnativa
L’ebbrezza dell’alta quota su un abbordabile
“quasi 4000”. Maestosa Cima, una delle più alte di tutto il gruppo
Ortles\Cevedale, raggiungibile senza particolari difficoltà. Lo
Zufallspitze è, dopo il Vioz, uno dei “quasi 4000” più facili per
l’escursionista di una certa esperienza. Essa è in realtà l’anticima del Cevedale, di soli 12 metri più bassa, ma la
sua particolarità è che non richiede specifiche capacità su ghiaccio, in
quanto il percorso si sviluppa quasi integralmente in cresta. E’
considerata come la vetta “gemella” del Cevedale, dalla quale dista in linea d’aria circa 750 metri. La via
normale di salita, come già detto, si sviluppa sulla dorsale SE e risulta essere abbastanza facile, anche
se non banale, con qualche tratto esposto, specie
nell’ultimo dove si percorrono delle placconate di roccia inclinate,
che richiedono attenzione. Normalmente, in tarda estate e fino ai primi di
settembre la via è pulita dalla neve e non occorrono i ramponi, anche se è
consigliabile averli con sé per la possibile presenza di tratti innevati o ghiacciati. La salita
effettuata direttamente da Malga Mare, come in questa escursione, è
riservata ad escursionisti con
ottima forma fisica e abituati alla quota. L’eventuale pernottamento al Rifugio Larcher (m 2608) consente di spezzare
in due l’ascensione e di gustare in modo migliore questa esperienza. A
detta di qualcuno, offre più soddisfazioni del Cevedale, in quanto meno
affollata della via che sale dal Rif. Casati alla cima principale. Il
panorama che si gode dalla sua vetta è impareggiabile, soprattutto verso la cima sorella che appare come una punta
ghiacciata, dall’elegante profilo.
La cima principale è alta
3 769 m: l'anticima meridionale ("Cima Cevedale",
oppure Cevedale II, oppure Südliche Zufallspitze in tedesco) è alta 3 757 m e
segna il punto in cui si incontrano le province di Sondrio, Trento e Bolzano. Leggermente più bassa è l'anticima settentrionale (Nördliche Zufallspitze in tedesco),
quotata 3 700 m.
Itinerario
Si
raggiunge, in automobile, il parcheggio della centrale idroelettrica di
Malga Mare (m 1970) mediante una bella stradina asfaltata che da Cogolo
(frazione di Pejo) e centro amministrativo dell’omonima valle, risale
quest’ultima per circa 10 km. Ci si trova nel Parco Nazionale dello Stelvio
Trentino e ai piedi della catena montuosa dell’Ortles Cevedale.
Dal
parcheggio situato poco sotto Malga Mare,
si sale con una stradina raggiungendo in breve le
costruzioni dell’alpeggio (m 2030). Oltre la malga la stradina diviene sentiero (segnavia N.102) col quale si risale
un bel bosco di pini cembri e larici. Dopo un tratto pianeggiante che
traversa sotto una grande roccia strapiombante, si supera, con un
ponticello, un torrente in prossimità di una cascata, quindi, dopo averlo
riattraversato più in alto, dopo alcuni tornanti su pendio erboso, si sbuca
in una piana paludosa chiamata Pian Venezia
(m 2283). Si continua in moderata salita e a mezza costa, camminando sul fianco destro della Val Venezia (versante orografico
sinistro) e dopo circa 1 ora e mezza dalla partenza, si raggiunge il Rifugio Larcher (m 2608).
Dal rifugio si prosegue col sentiero
segnavia N.103 verso nord,
inizialmente in leggera discesa, fino a
raggiungere il fondo della valletta. Quindi
si comincia a risalire, prima con moderata
pendenza poi via via sempre più ripidi, il pendio fin sotto la forcella
della Forcola, raggiungendola nel finale
con stretti tornanti.
Dal Passo della Forcola (Fürkelescharte), valico che mette in comunicazione la Val di Pejo con la
Val Martello, situato alla quota di 3032 metri, inizia la parte più impegnativa di tutto il percorso.
Si attacca a sinistra (ovest) la cresta che
inizialmente è larga e poco ripida, segnata con ometti qui e là,
cercando il passaggio meno ostico tra rocce e
roccioni. Quando questa si fa´ più stretta
e inaccessibile si scende un poco sulla destra percorrendo un breve tratto della Vedretta della
Forcola, fin dove la cresta comincia a salire con maggiore pendenza. Ci
si riporta sulla stessa e si affronta il pendio fatto di rocce rotte e
sfasciumi. Il percorso alterna ripidi tratti
con altri semipianeggianti, a volte nevosi, fino a scendere per pochi metri ad una sella (nevaio) dalla quale parte un ultima rampa rocciosa che conduce ad una
spalla della cima. Raggiunta la spalla (m 3461), la cresta diviene più
aerea, sovente ricoperta di neve. A quota
3500 la dorsale rocciosa si interrompe ed è
necessario attraversare un piccolo tratto di ghiacciaio in piano, per circa
200 metri. Segue un tratto roccioso più ripido che rimonta la
dorsale sud est finale, con delle placconate rocciose inclinate verso il
sottostante ghiacciaio, che vanno affrontate con attenzione, specie al
ritorno. Questo è il tratto più impegnativo , con passi di arrampicata di
1° e passaggi obbligati per cresta, talvolta affilata, strapiombante ai
lati. Nulla di particolarmente difficile, da affrontare comunque con
lucidità e passo sicuro, che a queste quote e con la fatica accumulate,
potrebbero venir meno. Un ultimo tratto
roccioso più ripido (spesso ghiacciato, utili i ramponi) porta alla rocciosa e stretta vetta, sormontata da una croce metallica. Qui si incontrano le province
di Sondrio, Trento e Bolzano.
Il panorama è immenso: poco distante
la piramide del Cevedale, che sembra
davvero lì ad un passo e tutt’intorno i grandi
ghiacciai, verso nord-est i colossi
dell’Ortles e Gran Zebrù, a sud-ovest il
Palon de la Mare e il gigante Vioz. Dallo ZufallSpitze è possibile
anche la traversata al Cevedale tramite la dorsale ghiacciata che li
collega, tuttavia il tratto in cresta necessita che la progressione venga
effettuata in cordata, con adeguate attrezzature.
La discesa viene effettuata col medesimo percorso, tenendo presente di usare
molta cautela nei tratti più ripidi ed esposti.
File Gps Earth mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Centrale idroelettrica
di Malga Mare
|
1970
|
Rif. Larcher
al Cevedale
|
2608
|
638
|
|
h. 1.45
|
4,1
|
E
|
01/09/2021
|
Rif. Larcher
al Cevedale
|
2604
|
Passo
della Forcola
|
3032
|
428
|
|
h. 1.15
|
2,4
|
E+
|
Passo
della Forcola
|
3032
|
ZufallSpitze
|
3757
|
725
|
|
h. 3.00
|
4
|
EE+
|
ZufallSpitze
|
3757
|
Centrale idroelettrica
di Malga Mare
|
1970
|
-1800
|
|
h. 4/5
|
10,5
|
EE+/E
|
|