Escursione impegnativa
La Cima Rossa di Sačnt (Hintere Rotspitze) č
una vetta panoramica nel Parco Nazionale dello Stelvio, del Gruppo Ortles-Cevedale e divide la Val
Martello dalla Val di Rabbi e dalla Val di Pejo. Nonostante la quota sia
considerevole (m 3347), la salita non richiede particolari attrezzature (in
estate) ma presuppone una certa dimistichezza nel camminare su terreni
rocciosi e senso di orientamento su terreni privi di sentiero. Si consiglia
di affrontare la salita in buone condizioni di visibilitŕ e con un buon
allenamento alla quota. Un punto di appoggio per l’escursione č il Rifugio Silvio Dorigoni (m 2436) che potrebbe
permettere di spezzare la gita in 2 giorni, mentre se effettuata in
giornata (come in questa occasione), č necessario essere consci del
notevole dislivello positivo da affrontare che supera abbondantemente i
2000 metri, e dello sviluppo che si assesta su circa 25 km. Sino alla Bocca di Sačnt (m 3121) si percorrono sentieri
numerati SAT, mentre nell’ultimo tratto, viene salita anche la facile Cima
Mezzčna (m 3172), sia all’andata che al ritorno, essendo interposta tra la
Bocca di Sačnt e la Cima Rossa di Sačnt. Durante la parte finale del
ritorno, si consiglia una deviazione per ammirare alcune spettacolari
cascate, le famose Cascate di Sačnt.
Itinerario
Partenza dal parcheggio a pagamento in localitŕ Cňler (m 1366), in Val di
Rabbi.
Si prende il Sentiero SAT 106, dal parcheggio Fontanin al
Cňler, che costituisce il principale
itinerario di accesso al Rifugio Sačnt "Silvio Dorigoni" e si
snoda in prossimitŕ del fondo dell'alta
Valle di Rabbi e della Valle di
Sačnt, uno dei luoghi piů suggestivi ed interessanti del settore
trentino del Parco Nazionale dello Stelvio. Da qui un comodo sentiero, fra
prati e radi boschi, sale in sinistra orografica del torrente Rabbiés. Raggiunta una passerella, la si attraversa per arrivare a Malga Stablasolo (m 1536) e, lasciato a destra
il panoramico "Sentiero delle Cascate", per strada forestale, si raggiunge Malga Stablét (m 1573), struttura ora
utilizzata come centro visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio. Si
prosegue per bella mulattiera e, lasciata a destra la deviazione per il
"Sentiero delle Cascate", si risale zigzagando il pendio che
conduce al soprastante Dos de la Cros (m
1800), da dove si biforca il sentiero 128
che sale anch'esso, ma per altro percorso, al Rifugio "Silvio
Dorigoni". Il sentiero cala brevemente per un rado bosco di larici nel
suggestivo Pra di Sačnt, localmente detto
anche Pra delle Marmotte, attraversandolo fino a Malga
Pra di Sačnt (m 1776). Si superano i ruderi di Malga Vecia (m 1892) e dopo circa mezz'ora di
cammino, si imbocca il tratto di sentiero denominato "Sentiero degli Alpinisti" che
risale una breve scarpata rocciosa, dove un tratto di percorso piů esposto
č facilitato da alcune funi di sicurezza. A La
Palina (m 2161) si entra nell'alta Valle di
Sačnt, ammantata da vastissimi pascoli,
camminando a fianco del torrente Rabbiés,
che scorre impetuoso. Lasciato sulla destra il ponte che conduce al Bait de
Sas Včc, si continua per i tipici scalini glaciali della valle, che si
allarga in amene conche di pascoli alpini, fino all'incrocio
con il sentiero 128 (m 2361). Si attraversa una successiva piů ampia e paludosa conca dominata dal Rifugio Sačnt "Silvio Dorigoni",
che si raggiunge dopo aver superato un ultimo risalto roccioso (m 2436).
Dal
rifugio, si segue il Sentiero SAT 101 col
quale si risale in sinistra orografica la verde
valletta glaciale percorsa dal Torrente Rabbiés. Dopo pochi minuti di
piacevole cammino si incontra sulla sinistra la
deviazione (m 2487) del Sentiero SAT 104,
per la Bocca di Sačnt. Qui inizia
l’affascinante percorso alpinistico che collega il Rif. Dorigoni al Rif.
Larcher Cevedale attraverso la Bocca di Sačnt e la Vedretta del Cŕreser.
Si
attraversa su una passerella il Torrente Rabbiés e si sale prima per magri pascoli e poi per pietraie e sfasciumi in un ambiente che si fa piů severo, anche se panoramico. Superata una ripida scarpata rocciosa, si esce sulla dorsale orientale di Cima Mezzéna, quindi si
traversa il suo fianco SE alzandosi alla larga sella della Bocca di Sačnt (m 3121) a sud di Cima Mezzčna.
Al
valico č stato posizionato un palo di larice
alto 4 metri, che serve per l’orientamento in caso di nebbia. Č un luogo
straordinario che si affaccia sull'ampio catino
glaciale della Vedretta del Cŕreser e verso le Cime Venezia e la vista
che vi si gode č fra le piů appaganti. Dalla Bocca di Sačnt per raggiungere la vetta,
conviene risalire la facile cresta sud di Cima
Mezzéna sino alla sommitŕ (m 3172),
segnalata da un paletto. Si continua verso nord, perdendo un poco di
quota, mentre dinanzi a noi č ben visibile la Cima Rossa di Sačnt. Si seguono alcuni ometti che opportunamente ci
guidano lungo la cresta che ci separa dalla Bocchetta di Sačnt (m 3200),
oltre la quale un pendio detritico ci
collega alla cresta finale, faticosa ma facile,
con la quale si raggiunge la Vetta (m 3347), sormontata da una vecchia croce di legno. Il panorama č immenso:
verso nord-ovest il Gran Zebrů, il M. Zebrů e l’Orles (m
2905), verso ovest Il M. Vioz, la Punta S.
Matteo, il Palon de la Mare, la Cima Venezia1 e la 2, il M. Cevedale e lo
ZufallSpitze, verso sud-ovest le nostre
montagne, dalla Presanella all’Adamello e al Baitone, verso sud il sottostante ghiacciaio del
Careser e lontanissime le Dolomiti del Brenta, verso
nord-est sono riconoscibili il Gioveretto (Zufrittspitze) e la Cima
Sternai (Vorderer Eggenspitze).
La fatica č stata tanta e le ore per salire fino quassů sono passate inesorabili: bisogna
scendere, perché il ritorno č altrettanto lungo ed č necessario portarsi il
piů velocemente verso il Rif. Dorigoni, anche se il
tempo continua a mantenersi eccellente. Si ripercorre a ritroso la cresta facile della montagna, si ripassa
dalla Cima Mezzčna facendo un poco di
dislivello e si scende alla Bocca di Sačnt,
il tutto in meno di un’ora. Si č piů tranquilli, quindi si segue nuovamente
il sentiero SAT 104 addolcito di tanto in tanto da
fioriture di margherite e da alcune felci, che ora si possono fotografare con
piů tranquillitŕ. In poco piů di un’ora dalla Bocca di Sačnt si raggiunge
il Torrente Rabbies e finalmente il Rifugio Sačnt S. Dorigoni. Breve sosta
e via di nuovo sul Sentiero degli Alpinisti SAT 106 sino a raggiungere la zona delle cascate alte, prima di scendere
a Prŕ di Sačnt, le quali possono essere facilmente fotografate abbandonando di poco il
sentiero. Successivamente, superato il Dos de
la Cros, si incontra la segnaletica che consente di deviare verso il sentiero delle cascate basse, che percorreremo
in discesa. Terminata la visione di questi gioielli
naturalistici, si puň riprendere il
sentiero principale in modo da passare da Malga Stablasolo, che offre servizio di
bar\ristorazione e vendita diretta dei propri prodotti. Ancora una trentina
di minuti in discesa e si completa l’escursione in questa incredibile
zona.
Earth 1 Earth 2 file Gps106 file Gps101 file Gps104
mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltŕ
|
Data
|
Coler
|
1366
|
Rifugio
S. Dorigoni
|
2436
|
1070
|
|
h. 3.00
|
7,4
|
E
|
28/07/2020
|
Rifugio
S. Dorigoni
|
2436
|
Bocca
di Saent
|
3121
|
685
|
|
h. 2.00
|
3,8
|
EE
|
Bocca
di Saent
|
3121
|
Cima Rossa
di Saent
|
3347
|
+50
-50
+226
|
|
h. 1.10
|
1,2
|
EE+
|
Cima Rossa
di Saent
|
3347
|
Coler
|
1366
|
+80
-1981
|
|
h. 5.00
|
12,5
|
EE+/E
|
|