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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Cima di Salimmo

SCHEDA

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Cartina

 

Cima di Salimmo (m 3115) dal Rif. Petitpierre al Corno d’Aola

 

Escursione impegnativa

E’ una bella montagna che si eleva maestosa alle propaggini settentrionale del Gruppo dell’Adamello. In pratica si trova a sud di Ponte di Legno e chiude, sempre a sud, la testata della Val Seria con ripide pareti rocciose percorse da canali spesso innevati. La Bocchetta della Calotta (m 2958) invece, dove sorge il Bivacco Regosa, la divide a sud dall’omonima cima (m 3211). Dalla vetta risulta splendido il panorama sul sottostante ghiacciaio del Pisgana, sulla vicina Cima della Calotta ed ovviamente sulle cime del settore settentrionale dell’Adamello. La vista può spaziare fino al Bernina ed al gruppo dell’Ortles-Cevedale.

E’ una bella salita, non troppo lunga ma intensa e remunerativa, risulta essere abbastanza tecnica ed indicata per gli escursionisti esperti. Porre attezione alle condizioni del nevaio che conduce alla Bocchetta di Valbione, soprattutto se la neve fosse marcia o fradicia. L’ultimo tratto verso la cima presenta alcune cengie un poco esposte ma mai difficili e ripidissimi pendii misti erba/roccettine, compresi alcuni stretti canaloni da superare. Portare ramponi, utili anche piccozza e caschetto.

 

Itinerario

Conviene partire dal Rif. Petitpierre al Corno d’Aola (m 1920), raggiungibile anche in auto, nel periodo estivo (accesso regolamentato da orari) salendo con la stradina che da Ponte di Legno conduce a Valbione (m 1510), seguendo successivamente la comoda sterrata per 4,3 km (CAI 47) sino appunto al Petitpierre. Oppure usufruendo della seggiovia.

Parcheggiata l’auto si seguono le indicazioni per la Conca di Pozzuolo e successivamente il sentiero militare (CAI 40) che quasi pianeggiante, in circa 30 minuti, conduce appunto alla suddetta conca ed ai ruderi di una vecchia malga. Nella bella conca, attraversata dal Torrente Valle Seria, è presente un manufatto militare a forma di botte mentre la vista può spaziare verso le vette circostanti che vanno dal Corno d’Aola sino al Corno Marcio, passando dalla vette aguzze di alcune punte nominate e dalla nostra meta. Si seguono le indicazioni per la Bocchetta dei Buoi (CAI 40) proseguendo su sentiero che ora inizia a salire con decisione, inizialmente al centro della conca spesso coperta di acquitrini e canaletti d’acqua. Si percorre Il sentiero, ben marcato e ben segnato, sino a superare un torrente ed a risalire il fianco sinistro di un dosso. Si raggiunge quindi una sovrastante conca di massi dove è necessario seguire con più attenzione i segni, per avanzare tra un masso e l’altro. L’ambiente è molto selvaggio e ben rappresenta la conformazione alpina e granitica delle montagne adamelline, dove non è difficile incontrare gli ungulati dato che la zona è poco frequentata. Ad un certo punto, all’altezza delle pendici orientali della Punta dei Buoi, si incontrano su dei massi le indicazioni per la Salimmo (a sinistra) e per la Calotta (a destra). Davanti a noi, a dividere le due vie, il contrafforte roccioso che scende tra la quota 2735 e la Bocchetta dei Buoi (m 2671). Si continua, seguendo i segni, sino a raggiungere il centro di un evidente vallone, innevato fino a tarda stagione e dominato alla sua sommità (sud) dalla Bocchetta di Valbione (m 2813). Da qui occorre risalire tutto il canale fino alla stessa, con pendenze abbastanza comode sino agli ultimi 150 metri dove gradualmente raggiungono i 40-45°, fino a sbucare al suddetto intaglio in cresta (m 2813).  Da qui la vista può gia spaziare sulla vicina cima ghiacciata della Calotta, mentre sopra di noi già si intravede la croce di vetta del Salimmo. In realtà da qui la strada è ancora lunga per arrivare alla cima, almeno un’ora. Si inizia a seguire la cresta verso sinistra, seguendo i rari bolli. L'ambiente è severo e accidentato, con delle lame di roccia affilate lungo il filo di cresta e grosse placche alternate a pietre instabili e a tratti erbosi ripidissimi. Ci si mantiene sempre un po' sotto la cresta, sul versante Sud, seguendo la stretta traccia che termina su un forcellino da cui si vede bene il tratto finale di salita e la croce di vetta che sembra vicina. Dal forcellino si risale sulla sinistra un pendio detritico seguendo i segnavia e la traccia, su terreno un po´ disagevole di sassi, detriti e terriccio fino ad una selletta che costituisce l´uscita del ramo destro del canalone detto della “pala ghiacciata” (alternativa di discesa per superesperti).

Dalla selletta bisogna traversare verso destra cercando di non perdere i segnavia fra massi e detriti un po´ instabili e spesso coperti di neve fino a metà estate. Con alcuni brevi passaggi di I+ si raggiunge la cresta rocciosa e quindi si superano gli ultimi ripidi metri fino alla grande croce in metallo (m 3115).

Bellissimo il panorama cerso le montagne dell’ Adamello, sulla Calotta e i suoi ghiacciai, su quelli del Pisgana e sul suo sottostante laghetto glaciale.

Il ritorno avviene con lo stesso percorso (e quasi con lo stesso tempo) dell’andata, adottando cautela nei punti esposti e ripidi ed in quelli innevati.

 

  Earth                 file Gps                                                              mappa Nord        mappa Sud               mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Rif.

Petit Pierre

1920

Bivio per la Salimmo

2500

580

h. 1.45

3,7

E/EE

09/09/2020

Bivio per la Salimmo

2500

Bocchetta di Valbione

2813

313

h. 0.50

0,9

EE/EEA

Bocchetta di Valbione

2813

Cima

di Salimmo

3115

302

h. 1.00

0,9

EE+

Cima

di Salimmo

3115

Rif.

Petit Pierre

1920

-1195

h. 3.00

5,5

EE+/EEA/EE

 

 

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A sx il Corno Marcio

Camoscio

Salendo alla

Bocchetta di Valbione

Dalla

Bocchetta di Valbione

Le roccette

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Il “Canalone”

Una elevazione rocciosa

Ultimo tratto

La grande croce

Il Laghetto del Pisgana

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Panorama verso la

Val d’Avio

Grande Panorama

Neolaghetto sul ghiacciaio del Pisgana

Venerocolo, Corno Bianco, M. dei Frati, Adamello, Calotta

La Croce e il Gruppo Ortles-cevedale

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Sulla Cima di Salimmo

Scorcio sul

laghetto del Pisgana

La Vedretta del Pisgana

Vedretta del Pisgana

e Calotta

Vedretta del Pisgana

e Calotta

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Vedretta del Pisgana

Laghetto del Pisgana

Corno di Lago Scuro, Cima Busazza

e la Presanella

Corno Bianco, M. dei Frati, la Calotta, Corno Premassone Nord, Cima delle Granate, Corno Baitone,

Cima di Salimmo 3115

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Corno di Bedole, M. Mandrone, M. Venezia, M. Narcanello, Venerocolo, Corno Bianco

Neolaghetto sul ghiacciaio del Pisgana

La Croce della Salimmo

Il Passo di Valbione

Il ritorno

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Tratto ostico con grandi massi

Panorama sulla Val Seria, al centro il Corno Marcio.

Conca di Pozzuolo

Sentiero CAI 40

La Cima di Salimmo

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000