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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Punta di Valmalza

SCHEDA

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Mappa

 

Punta di Valmalza (m 3094) e Cima Savoretta (m 3054) dal Lago Nero del Gavia

 

La Punta di Valmalza (m 3094) si trova su quella lunga costiera che dal Passo del Gavia (m 2618), con andamento semicircolare da est a ovest, raggiunge il Passo di Pietra Rossa (m 2958). Rientra quindi nel gruppo montuoso che fa capo all’Ortels ed al Cevedale, in pieno Parco Nazionale dello Stelvio, settore camuno. Sulla sua cima passa il confine che delimita la provincia di Sondrio con quella di Brescia, tramite i Comuni di Sondalo e Ponte di Legno. Questa cima risulta essere poco frequentata dagli escursionisti, al contrario dei cervi che qui è facile avvistare mentre cercano refrigerio sui nevai, anche in piena estate. Risulta quasi d’obbligo concatenare la più facile e vicina Cima Savoretta (m 3053) situata a ridosso del Passo di Pietra Rossa, dal quale si può far ritorno  andando così a realizzare un appagante anello.

Itinerario

L’escursione ha inizio nei pressi del Lago Nero del Gavia (m 2387), ovvero parcheggiando in uno dei pochi slarghi presenti sulla stradina che staccandosi dalla strada principale (m 2400) scende verso il lago. Raggiuntolo, conviene superarlo rimanendo sulla riva settentrionale, seguendo il Sentiero n.2 dell’Alta Via Camuna in direzione Bivacco Linge. Per un buon tratto si mantiene la quota sino a quando ci si abbassa qualche metro per superare, tramite un ponticello, il torrentello che scende dalla Valle di Savoretta. Ripresa la quota si prosegue a mezzacosta sino a raggiungere la dorsale rocciosa che scende da nord e che divide la Valle di Savoretta appena attraversata, dalla Valmalza (convalli alte della Valle delle Messi), dove è necessario affrontare un tratto attrezzato che, in discesa, ci consente di entrare appunto nella Valmalza. Si continua sempre sul sentiero, abbandonandolo verso destra, poco dopo aver superato una vallecola e prima che inizi a perdere ulteriore quota per scendere al bivacco. Si risale su labili tracce di sentiero erboso, in direzione nord-ovest, guadagnando circa 200 metri di dislivello e puntando ad un evidente omone di pietre con paletto, sino a quando ci appare sulla sinistra il nascosto laghetto di Valmalza (m 2529) che può costituire occasione per una sosta. Si può dire che ora inizia la parte più impegnativa della gita perché praticamente risulterà senza indicazioni ne tracce, ma affidata al senso pratico e intuitivo ma anche logico dei percorsi di questo tipo, coadiuvato magari da una cartina.

Lasciato sulla sinistra il laghetto, ci si dirige verso il centro del vallone, dapprima su terreno erboso ma che ben presto fa posto alla caratteristica pietraia che contraddistigue le pendici montuose di queste zone. Mano a mano che si sale, ci si sposta verso destra dove la risalita pare essere più logica e meno faticosa. Non sarà difficile avvistare i cervi, magari intenti a godersi la frescura su eventuali nevai o residui di neve presenti. Si sale seguendo labili tracce o parvenza di tracce preferibilmente zigzagando sul terreno più erboso. Si punta come riferimento verso delle chiare rocce e quindi, cercando il percorso migliore tendente a sinistra, si guadagna una selletta della cresta situata a poco meno di 3000 metri. Si prosegue verso sinistra (ovest) sul largo crinale, senza difficoltà, mentre dietro di noi dalla parte opposta si erge evidente la quota 3097 chiamata Cima degli Stambecchi, oltre la quale forse, si intravede Savoretta Tonda (m 3008). La nostra meta è evidente perché spicca alta dinanzi a noi, mentre spostata sulla destra spunta anche l’altra cima che andremo a concatenare facilmente, cioè Cima Savoretta (m 3053). Per un buon tratto non ci sono difficoltà, sino a quando si raggiunge un grande omino, probabile quota 3049. Sotto di noi, sulla destra, si vede quel che rimane della Vedretta di Savoretta e lontani, spiccano il Gran Zebrù e l’Ortles, comunque un gran bel paesaggio. Ora in salita si raggiunge una specie di anticima, dove la cresta si restringe, ma sempre senza difficoltà. Oltre, il crinale si allarga nuovamente sino ad impennarsi quando incontra la breve cresta nord della Punta di Valmalza, che va affrontata con una qualche cautela in più a causa di alcuni impedimenti rocciosi, che vanno aggirati sulla destra, su terreno sfasciumoso. In pochi minuti si raggiunge la sommità e la relativa cima, dopo un breve tratto in piano, sormontata dall’omino che la identifica (m 3094). Sotto di noi, verso nord-ovest, la Vedretta di Savoretta e la profonda Val di Rezzalo, verso sud-ovest invece la Valle delle Messi. Vista la vicinanza della Punta di Valmalza alla Cima Savoretta, conviene concatenare anche quest’ultima, percorrendo qualche saliscendi e attraversando eventuali nevai sulla facile cresta, raggiungendo la sua panoramica vetta (m 3053) che si affaccia sopra il Passo di Pietra Rossa (m 2958), dove giunge il Sentiero n.2 dell’Alta Via Camuna col quale si può far ritorno verso il Lago Nero.

Tuttavia la discesa verso il valico dalla cresta, presenta punti ripidi e che forse implicano tratti da affrontare in disarrampicata e con passo esperto. Conviene quindi tornare indietro sulla facile cresta, per due/trecento metri, sino ad una depressione che adduce al punto più facile, dal quale intuitivamente si può iniziare a degradare verso il sottostante vallone, sino ad intercettare il Sentiero n. 2 (circa 2800 m). Non rimane altro, come già accennato, che seguire l’Alta Via Camuna che, su percorso suggestivo e vista mozzafiato, conduce dopo circa un’ora abbondante al Bivacco Linge (m 2289).

Dal bel bivacco, si continua sul sentiero n.2 col quale si chiude l’anello poco prima del roccione attrezzato affrontato all’andata. Quindi si percorre a ritroso il percorso sino al Lago Nero e quindi all’auto.

   

  Earth                                                                                                              Cartografia Ingenia   mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Lago Nero

2387

Lago di Valmalza

2529

Circa

235

h. 1.40

E+

12/07/2020

Lago di Valmalza

2529

Punta di Valmalza

3094

565

h. 2.00

EE+

Punta di Valmalza

3094

Cima Savoretta

 3054

h. 0.30

EE

Cima Savoretta

3054

Bivacco Linge

2289

-765

h. 1.30

EE

Bivacco Linge

2289

Lago Nero

2387

98

h. 1.20

E+

 

 

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Lago Nero del Gavia

Sul Sentiero n. 2

Il tratto attrezzato

La Punta di

Pietra Rossa

Laghetto di Valmalza

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Cervi

Salita verso la cresta

Il vallone risalito

In cresta

Ortles e Zebrù

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In cresta

A dx il M. Gavia

Verso

Punta di Valmalza

Anticima

In vetta

Panorama dalla Punta di Valmalza

(a dx Cima Savoretta)

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Punta di Pietra Rossa dalla Punta di Valmalza

Sulla Punta di Valmalza

Sulla Punta di Valmalza

Verso Cima Savoretta

Vedretta di Savoretta

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Cima Savoretta parzialmente innevata

Neolaghetto

Cima Savoretta

ormai vicina

La severa Punta di Pietra Rossa

Cima Savoretta

(m 3054)

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Valtellina dalla

Cima Savoretta

Sotto, il Passo di

Pietra Rossa

Sulla Cima Savoretta

Si scende verso il Sentiero n.2

La discesa Alta Via Camuna (S. n.2)

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Bivacco Linge

Bivacco Linge

Tratto attrezzato direzione Gavia

Verso il Gavia

Lago Nero del Gavia

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Lago Nero del Gavia

Lago Nero del Gavia

Lago Nero del Gavia

La sterrata che sale alla strada del Gavia

Termine escursione

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000