La Punta di Valmalza (m 3094) si trova su quella
lunga costiera che dal Passo del Gavia (m 2618), con andamento
semicircolare da est a ovest, raggiunge il
Passo di Pietra Rossa (m 2958). Rientra quindi nel gruppo montuoso che
fa capo all’Ortels ed al Cevedale, in pieno Parco Nazionale dello Stelvio,
settore camuno. Sulla sua cima passa il confine che delimita la provincia
di Sondrio con quella di Brescia, tramite i Comuni di Sondalo e Ponte di
Legno. Questa cima risulta essere poco frequentata dagli escursionisti, al
contrario dei cervi che qui è facile avvistare mentre cercano refrigerio sui nevai, anche in piena
estate. Risulta quasi d’obbligo concatenare la più facile e vicina Cima Savoretta (m 3053) situata a ridosso del
Passo di Pietra Rossa, dal quale si può far ritorno andando così a realizzare un appagante anello.
Itinerario
L’escursione ha inizio nei pressi del Lago Nero del Gavia (m 2387),
ovvero parcheggiando in uno dei pochi slarghi presenti sulla stradina che staccandosi dalla strada
principale (m 2400) scende verso il lago. Raggiuntolo,
conviene superarlo rimanendo sulla riva
settentrionale, seguendo il Sentiero n.2 dell’Alta Via Camuna in
direzione Bivacco Linge. Per un buon tratto si
mantiene la quota sino a quando ci si abbassa qualche metro per
superare, tramite un ponticello, il torrentello che scende dalla Valle di Savoretta. Ripresa la quota si
prosegue a mezzacosta sino a raggiungere la dorsale rocciosa che scende da
nord e che divide la Valle di Savoretta appena attraversata, dalla Valmalza
(convalli alte della Valle delle Messi), dove è necessario affrontare un tratto attrezzato che, in discesa, ci consente di entrare appunto
nella Valmalza. Si continua sempre sul sentiero,
abbandonandolo verso destra, poco dopo aver
superato una vallecola e prima che inizi a perdere ulteriore quota per
scendere al bivacco. Si risale su labili tracce
di sentiero erboso, in direzione nord-ovest,
guadagnando circa 200 metri di dislivello e
puntando ad un evidente omone di pietre con
paletto, sino a quando ci appare sulla sinistra il nascosto laghetto di Valmalza (m 2529) che
può costituire occasione per una sosta. Si può dire che ora inizia la parte
più impegnativa della gita perché praticamente risulterà senza indicazioni
ne tracce, ma affidata al senso pratico e intuitivo ma anche logico dei
percorsi di questo tipo, coadiuvato magari da una cartina.
Lasciato sulla sinistra il laghetto, ci si
dirige verso il centro del vallone, dapprima su
terreno erboso ma che ben presto fa posto alla caratteristica pietraia che contraddistigue le
pendici montuose di queste zone. Mano a mano che si sale, ci si sposta verso destra dove la risalita
pare essere più logica e meno faticosa. Non
sarà difficile avvistare i cervi, magari intenti a godersi la frescura
su eventuali nevai o residui di neve
presenti. Si sale seguendo labili tracce o
parvenza di tracce preferibilmente zigzagando
sul terreno più erboso. Si punta come riferimento verso delle chiare rocce e quindi, cercando il percorso migliore tendente a sinistra, si guadagna una selletta della cresta situata a poco meno di 3000 metri. Si prosegue verso sinistra (ovest) sul largo crinale, senza difficoltà, mentre dietro di noi dalla parte opposta si erge
evidente la quota 3097 chiamata Cima degli
Stambecchi, oltre la quale forse, si intravede Savoretta Tonda (m 3008). La
nostra meta è evidente perché spicca alta dinanzi
a noi, mentre spostata sulla destra spunta
anche l’altra cima che andremo a concatenare facilmente, cioè Cima
Savoretta (m 3053). Per un buon tratto non ci sono difficoltà, sino a
quando si raggiunge un grande omino, probabile
quota 3049. Sotto di noi, sulla destra, si vede quel che rimane della Vedretta di Savoretta e lontani, spiccano il Gran Zebrù e l’Ortles, comunque un gran bel paesaggio. Ora in salita si raggiunge una specie di anticima, dove la cresta si
restringe, ma sempre senza difficoltà. Oltre, il crinale si allarga
nuovamente sino ad impennarsi quando incontra la
breve cresta nord della Punta di Valmalza, che va affrontata con una
qualche cautela in più a causa di alcuni impedimenti rocciosi, che vanno
aggirati sulla destra, su terreno sfasciumoso. In pochi minuti si raggiunge la sommità e la relativa cima, dopo
un breve tratto in piano, sormontata dall’omino
che la identifica (m 3094). Sotto di noi, verso
nord-ovest, la Vedretta di Savoretta e la profonda Val di Rezzalo, verso sud-ovest invece la Valle delle Messi.
Vista la vicinanza della Punta di Valmalza alla Cima
Savoretta, conviene concatenare anche quest’ultima, percorrendo qualche
saliscendi e attraversando eventuali nevai sulla
facile cresta, raggiungendo la sua
panoramica vetta (m 3053) che si affaccia sopra
il Passo di Pietra Rossa (m 2958), dove giunge il Sentiero n.2
dell’Alta Via Camuna col quale si può far ritorno verso il Lago Nero.
Tuttavia la discesa
verso il valico dalla cresta, presenta punti ripidi e che forse implicano
tratti da affrontare in disarrampicata e con passo esperto. Conviene quindi
tornare indietro sulla facile cresta, per due/trecento metri, sino ad una
depressione che adduce al punto più facile,
dal quale intuitivamente si può iniziare a degradare
verso il sottostante vallone, sino ad
intercettare il Sentiero n. 2 (circa 2800 m). Non rimane altro, come
già accennato, che seguire l’Alta Via Camuna
che, su percorso suggestivo e vista mozzafiato, conduce dopo circa un’ora
abbondante al Bivacco Linge (m 2289).
Dal bel bivacco, si
continua sul sentiero n.2 col quale si
chiude l’anello poco prima del roccione
attrezzato affrontato all’andata. Quindi si
percorre a ritroso il percorso sino al Lago
Nero e quindi all’auto.
Earth Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Lago Nero
|
2387
|
Lago di Valmalza
|
2529
|
Circa
235
|
|
h. 1.40
|
|
E+
|
12/07/2020
|
Lago di Valmalza
|
2529
|
Punta di Valmalza
|
3094
|
565
|
|
h. 2.00
|
|
EE+
|
Punta di Valmalza
|
3094
|
Cima Savoretta
|
3054
|
|
|
h. 0.30
|
|
EE
|
Cima Savoretta
|
3054
|
Bivacco Linge
|
2289
|
-765
|
|
h. 1.30
|
|
EE
|
Bivacco Linge
|
2289
|
Lago Nero
|
2387
|
98
|
|
h. 1.20
|
|
E+
|
|