Il Monte Marser (m 2776) si trova a ovest del
più rinomato e vicino Pian della Regina (m 2628), separato da quest’ultimo, oltre che da alcune
quote (m 2595, 2532), dalla Cima del Coppetto (m 2646) e dal Passo omonimo.
Fa parte quindi di quella lunga catena montuosa
che dal Corno Miller si stacca con direzione Sud-Ovest, separando la Val Miller/ Val Malga a Nord dalla Val Salarno a Sud. Per diversi km il Marser
non ha eguali in altezza e quindi offre panorami a 360° magnifici, migliori
del già citato e più gettonato Pian della
Regina. Tuttavia la salita, rispetto a quest’ultimo, risulta un tantino
più impegnativa, non solo per il maggiore dislivello, ma anche per un tratto particolarmente irto su isga, dove
bisogna prestare attenzione specialmente al ritorno. E’ comunque una
montagna adatta a tutti gli escursionisti di buon livello (EE), mentre
diviene alpinistica in presenza di neve, magari facile ma comunque oltre
l’escursionismo. L’itinerario sale per il versante
Sud-Ovest e nella parte finale lungo la
facile cresta Ovest. Come già accennato, il
panorama è spettacolare e comprende le maggiori cime del Gruppo dell’Adamello, il Gruppo della Concarena, le Orobie Orientali e il Bernina.
Itinerario
Si
supera l'abitato di Saviore seguendo la strada principale, senza svoltare
verso Fabrezza, ma proseguendo dritti lungo Via Pian della Regina. Continuando
su questa strada, si superano tre tornanti e dei cartelli segnaletici
(posti sulla sinistra) e poco oltre, anche una grande costruzione in
pietra, sino a raggiungere uno spiazzo sterrato a destra della strada, 50
metri prima che finisca l'asfalto, dove si
può lasciare l’auto. Si segue la strada ( CAI 85)
che si inoltra nel bosco in direzione
NNE, osservando le indicazioni
per Malga Casentia (m 1843), alla cui radura si giunge dopo circa un’ora di
cammino. Alla sinistra della malga, riadattata a bivacco, un cartello
indica Pian della Regina-Monte
Marser. Il sentiero parte alle spalle del baitello, inizialmente è poco
evidente e poco segnato, quindi traversa a destra addentrandosi nel bosco.
Per fortuna il tracciato diviene più marcato ed in breve raggiunge la biforcazione delle due destinazioni, dove
si prosegue a destra per il M. Marser, sentiero 116.
Dopo una breve salita il sentiero compie un lungo
traverso a destra, quasi pianeggiante e sempre nel bosco. La traccia è
spesso invasa da fastidiosi cespugli e da
rododendri molto rigogliosi. Si
giunge ad una vasta pietraia che si supera brevemente attraversando a
destra, quindi si inizia a salire, via via sempre più irti su pascoli
erbosi, sino ad aggirare sulla sinistra un grande
sperone roccioso, dove la ripidità e l’erba infima rendono questo tratto
particolarmente scivoloso. Si guadagna così una
costola che, seguendo i segni, si risale a lungo su terreno abbastanza
ripido, tra erba e roccia. Giunti alla sommità, ci si abbassa leggermente
per attraversare un canalone e risalire
dalla parte opposta, dove inizia un traverso
obliquo verso destra, sotto la cresta ovest. Si seguono sempre i segni
sino a raggiungere l’anticima dalla quale,
sul facile filo di cresta si raggiunge la Croce
di Vetta (m 2776). Panorama eccezionale: l’Adamello
in primis, le Orobie Orientali oltre il
Pian della Regina, il Corno Baitone e
l’omonimo Lago, la Val Salarno, il lontano Bernina, il vicino Lago di Bos, e naturalmente la Vallecamonica, la Concarena e la Presolana.
Il ritorno (circa 3 ore) avviene come la
salita, ponendo particolare attenzione a quel
tratto centrale, dove l’isga può rendere scivolose e nascoste le
tracce.
Earth
file Gpx
Cartina
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Saviore dell’Adamello
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1300
|
M. Marser
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2776
|
1476
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h. 3.30
|
circa
6
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EE+
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18/10/2017
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