Nel
Regno dei Cervi.
Sasso Maurone (m 2723) è un’elevazione posta
sulla lunga cresta che costituisce la
dorsale destra della Val Grande. Più precisamente è situata tra il più
impervio Corno dei Becchi (2822) a nord e
il Passo di Dombastone (m 2546) a sud,
valico che collega l’omonima valle (SO)
alla Val Grande (BS), del quale si è già
descritta la relativa escursione in questo Sito. E’ un ottimo
punto di osservazione sul fondo della Val
Grande ed il luogo è anche prediletto dai cervi che, durante la
stagione degli amori, scorazzano in lungo e in largo sui sottostanti costoni erbosi, sconfinando a
volte oltre il crinale che sovrasta le Baite di Dombastone. Non è nemmeno
difficile o improbabile scorgere i camosci
sugli scoscesi pendii che scendono nella Valle di Dombastone, in territorio
valtellinese. Da questo passo, la cima del Sasso Maurone è raggiungibile,
senza troppe difficoltà, in poco più di mezz’ora. E’ chiaro che il
raggiungimento del suddetto valico può essere effettuato con l’itinerario
già descritto e sopra menzionato; tuttavia in questa escursione, anche per
rendere sempre diverse le gite, si è preferito raggiungere il Passo di
Dombastone passando prima dal Bivacco S. Occhi,
diciamo tramite la via normale. Il ritorno però, dopo aver raggiunto a
ritroso il Passo, avviene tramite un sentiero che viaggia addirittura a
quote superiori del Sentiero dell’Asino, risultando quindi ancora più
panoramico e più foriero di incontri ed avvistamenti di ungulati.
Itinerario
La partenza per le gite
in Val Grande, solitamente avviene poco oltre le piccole località di Tu (m
1280) o di Grano (m 1350) tra di loro dirimpettaie, con personale
preferenza per Grano. Previo acquisto di permesso, al costo di 10,00 euro,
presso la Pro Loco o il Municipio di
Vezza, è’ possibile raggiungere con fuoristrada o auto idonea, la località Put di Brofà (m 1669), dove si
posteggia l’auto su degli spazi erbosi tra i
larici, situata poco prima di un ponte e distante dal Bivacco 3,5 km.
Si risparmiano così circa 350 metri di dislivello ed un’oretta scarsa di
cammino.
Lasciata l’auto si
percorre la strada carrabile che risale la
Val Grande, superando quasi subito la località di Caret (m 1726), con la
sua caratteristica chiesetta, sino ad
attraversare, dopo circa 30 minuti, la Malga
Val Grande (m 1785). Ancora una mezz’oretta di facile cammino e si
raggiunge il Bivacco Saverio Occhi, al Plas de
l’Asen (m 2047). Si segue il sentiero per il Passo di Dombastone, indicato dalla segnaletica, che per un buon
tratto e sino alla quota di circa 2200 metri, corrisponde ad un segmento
dell’Alta Via Camuna 2A, detto Sentiero dell’Asino: dopo aver superato il
torrente Val Grande, che da nord a sud percorre tutta la Valle sino a Vezza
d’Oglio, si risalgono abbastanza ripidamente, ma
su sentiero ben tracciato, i pascoli del versante orografico destro
sino ad incontrare un altro paletto con indicazioni
a m 2200. Si abbandona il Sentiero dell’Asino, che prosegue verso la Val
Bighera, continuando in direzione del Passo di Dombastone che si
raggiunge al termine di un tratto abbastanza
ripido e dopo un’ora abbondante
dal Bivacco.
Continuando dal Passo. si segue
integralmente l´erbosa cresta verso
Nord-Est, seguendo delle evidenti tracce, fino alle rocce sommitali del Sasso Maurone. Qui ponendo
un po´ d´attenzione, specialmente in presenza di neve o terreno bagnato, si
tocca facilmente il punto più alto (m 2723)
in circa 30 minuti dal Passo e quindi in 2 ore e mezza complessivamente dal
Put di Brofà (aggiungere un’altra ore se si parte da Grano o da Tu). Come
già accennato questa elevazione, come del resto anche il Passo di
Dombastone, rappresentano uno splendido balcone sulla
Val Grande e su quella di Dombastone.
Si ritorna scendendo a ritroso fino al valico dove, poco sotto e sul versante
della Val Grande, si stacca verso destra un sentierino, all’inizio poco
evidente (tracce), semipianeggiante od in lieve
salita che in 10 minuti conduce ad una evidente
depressione della cresta erbosa, oltre la quale è presente una elevazione
(m 2610). Nella gita qui descritta si è raggiunta la sommità, abbandonando temporaneamente il
sentiero, con la convinzione che fosse il Sasso Grande, situato invece più
avanti. La quota è comunque molto panoramica ed evidenzia bene la cresta percorsa sin quì dal Sasso Maurone.
Ridiscesi sul sentiero, ora molto più marcato,
si prosegue verso le pendici del Sasso Grande (m 2669), raggiunte le quali
appaiono, più avanti ed in basso, i pascoli con
la diroccata Malga Riguccio. Il sentiero raggiunge subito una depressione, oltre la quale è adagiato il Laghetto Riguccio (m 2527), nell’occasione
purtroppo asciutto. Lasciatolo alle spalle, ci si cala su labili tracce o
ad intuito, nel facile vallone pascolivo
(probabilità di avvistare in basso gli ungulati) raggiungendo in breve il
Sentiero dell’Asino ed un paletto con le
puntuali segnalazioni. Non resta che seguire
per Malga Riguccio dove, al tempo dell’escursione, un ‘escavatore stava trasformando il sentiero
per Malga Val Grande, in larga strada.
mappa Sasso Maurone Cartografia Ingenia mappa
Val Grande
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Put di Brofà
|
1669
|
Sasso Maurone
|
2723
|
1054
|
|
h. 2.30/2.45
|
|
E/EE
|
13/10/2018
|
Sasso Maurone
|
2723
|
Malga Riguccio
|
2100
|
-623
|
|
h. 1.40
|
|
EE
|
Malga Riguccio
|
2100
|
Put di Brofà
|
1669
|
-431
|
|
h. 1.00
|
|
E
|
|