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(seconda parte)Sopra i 2000

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SCHEDA

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Cima delle Terre Fredde (m 2645), giro ad anello

L’itinerario sale sino alla Cima delle Terre Fredde (m 2645), posta tra i ben più noti Monte Frerone (m 2673) e il Cornone di Blumone (m 2843). Si eleva a sinistra del Lago della Vacca (m 2357) delimitandone le sponde occidentali mentre alle pendici meridionali c’è il piccolo laghetto di Cadino Alto. Sebbene non si tratti di una cima molto conosciuta, ha il grande pregio di permettere anche ai normali escursionisti, una facile salita con grandioso panorama sulla vasta conca del Lago della Vacca. Dal punto più elevato sono inoltre visibili parecchie delle cime più alte dell’Adamello in una visione quanto mai avvincente.

L’itinerario proposto in questa escursione ricalca grosso modo quello relativo al Rifugio Gheza e Lago di Mare, nel quale si descriveva molto sommariamente,  il proseguimento verso il Lago della Vacca, passando dalla Cima Galliner e dal Passo di Laione, per chiudere l’anello al Passo della Vacca. In questa scheda si forniscono informazioni un poco più dettagliate sul giro ad anello con l’aggiunta della salita alla Cima delle Terre Fredde e con la differenza che in questo itinerario, la partenza è prevista dalla località Bazena anziché dalla Malga Cadino, col risultato di effettuare un giro abbastanza lungo con un dislivello complessivo di circa 1630 metri e dalle sette alle otto ore di tempo.

La salita alla Cima delle Terre Fredde è già stata proposta in questo sito, ma con partenza dalla Corna Bianca  con tragitto più breve, ed è consultabile nella relativa Scheda.

 

Itinerario:

Si premette che Dal Lago della Vacca è possibile salire alla Cima delle Terre Fredde, costeggiando la sponda sinistra (occidentale) e attraversando i grandi massi che scendono dal versante est della cima, per risalire così alla forcella della Galliner tramite un canalone erboso e successivo pendio con percorso non tracciato, il quale richiede capacità di scelta dei punti in cui passare. Un altro percorso è per la parete sud dal lago Cadino Alto, tramite canale roccioso con passaggi su roccette fino al II grado.

 

Parcheggiare nell’ampia area di sosta della località Bazena (m 1802) che si trova sulla strada che da Breno conduce al Passo di Crocedomini (m 1892). Si seguono le indicazioni per il rifugio (CAI 1 ex CAI 18) e con strada sterrata si sale verso la Malga di Valfredda (m 2045). Si lascia la malga sulla sinistra e si segue il comodo sentiero che a mezza costa passa sotto il Monte Mattone e il Monte Cadino fino al Passo di Valfredda (m 2321). Si prosegue percorrendo quasi in piano il sentiero che conduce al Passo della Vacca (m 2361) e all’omonimo lago, senza tuttavia raggiungerlo perché si prende a sinistra una prima deviazione o una seconda più evidente, qualche minuto dopo la prima, segnalata dalla freccia indicante il sentiero CAI 38 per il Passo del Frerone (m 2456) e Rifugio Gheza (m 2078). Ben presto si raggiunge il valico dal quale si può ammirare a est la dorsale che va dal Monte Frerone al Monte Stabio mentre verso nord si vede il Pizzo Badile Camuno e in lontananza il Massiccio del Bernina. Si scende agevolmente nelle magnifiche Foppe di Braone, costituite da lunghi pianori in parte intorbati e attraversati da ruscelli di limpida acqua, e perdendo gradatamente quota si raggiunge il Rifugio Gheza (m 2078), dove si abbandona il sentiero CAI 38 (che prosegue verso il sottostante e ben visibile Rif. Prandini e che terminerà alle Case Scalassone in Val Paghera di Braone), per prendere il CAI 39 che velocemente risale al Forcellino di Mare (m 2191). Poco sotto alla quota di 2121 m s.l.m. appare un piccolo specchio d’acqua chiamato Lago di Mare, raggiungibile in pochissimi minuti proseguendo sul sentiero 39 (che qui è anche Sentiero Antonioli con segni bianco/giallo) e passaggio obbligato se si volesse scendere verso le Case di Val Paghera. Dal forcellino si vede perfettamente l’inoltrarsi verso nord-est della catena di montagne che delimitano la parte sinistra (destra idrografica) della profonda Valle di Dois e nelle giornate limpide si può distinguere nettamente al Passo Dernal il lontano Rifugio Maria e Franco. Dopo l’eventuale sosta al laghetto, si riprende il sentiero Antonioli che sfrutta una vecchia mulattiera militare, per molti tratti ancora in buono stato, e si risale zigzagando i circa 350 metri di dislivello necessari per raggiungere gli arroccamenti militari della modesta elevazione rocciosa di Cima Galliner. Da qui si scende per roccioni lungo un percorso di guerra (resti di postazioni poco sotto la cima) e si raggiunge l'ampia forcella con la Cima delle Terre Fredde per risalirne il pendio su deboli tracce senza percorso obbligato, fino alla parte sommitale con la croce di vetta. Come sempre queste cime un poco isolate regalano ampi panorami e paesaggi mozzafiato: il Lago della Vacca e il Cornone di Blumone (m 2843) verso est, il Lago di Cadino Alto e l’omonima valle verso sud, il Monte Frerone (m 2673) e il Monte Stabio (m 2535) verso sud-ovest, il Pizzo Badile e il Bernina a nord-ovest.

Si ridiscende alla forcella per riprendere poco sopra il sentiero Antonioli e seguendo sempre i segni bianco/giallo, con vari saliscendi tra le rocce, si continua verso il Passo di Laione puntando l’omonima cima in modo da aggirare a nord-ovest l’ampia conca del lago della Vacca; il tracciato passa tra dei ruderi della Grande Guerra e aggirata a ovest una pozza, intercetta il sentiero n.1 che scende dal Passo del Blumone. Si prosegue verso il Rifugio Tita Secchi dal quale si risale al Passo della Vacca dove poco dopo si imbocca sulla sinistra la nuova deviazione del n.18 che scende verso la Valle di Cadino e la Corna Bianca; superatala si svolta a destra sulla sterrata delle malghe (direzione ovest), con lo scopo di raggiungere il Casinetto dei Dossi, dove una traccia con modesta pendenza consente di raggiungere la sella a nord del Monte Mattone e quindi di chiudere il lungo anello sul sentiero n. 1 percorso all’andata. L’ultimo breve tratto fino a Bazena ricalca quello fatto all’andata.

 

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Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Bazena

1802

Passo del Frerone

2456

+654

h. 1.30

E

 

 

 

30/08/2015

Passo del Frerone

2456

Rifugio Gheza

2078

-378

h. 0.40

E

Rifugio Gheza

2078

Cima delle Terre Fredde

2645

+567

h. 1.40

E+

Cima delle Terre Fredde

2645

Rifugio Tita Secchi

2358

+120

-415

h. 1.30

E+

Rifugio Tita Secchi

2358

Bazena

1802

+290

-845

h. 1.50

E

  Dislivello totale di salita circa 1630 metri e circa 24 km!

 

 (seconda parte)Sopra i 2000