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(seconda parte)Sopra i 2000

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SCHEDA

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Punta di Monticelli (m 2636) e Laghetti di Monticelli ( m 2600 – 2300) – Valle delle Messi

La bellissima Valle delle Messi, situata in alta Vallecamonica a nord-ovest di Ponte di Legno, già in altre occasioni descritte in questo sito, è stata oggetto di piacevoli camminate che sviluppandosi interamente nel Parco Nazionale dello Stelvio in un affascinante ambiente ricco di fauna, offrono la possibilità di avvistare cervi, camosci, marmotte e coturnici, oltre naturalmente al magnifico paesaggio. Questa escursione risulta particolarmente interessante perché oltre a raggiungere un punto molto panoramico, costituito dalla Punta di Monticelli alla considerevole quota di m 2636, consente di visitare i bei laghetti (alcuni seminascosti) racchiusi nelle alte conche del versante destro della valle, sia quelli settentrionali (cioè a nord del Rio Monticelli), sia quelli meridionali più numerosi. Oltretutto il percorso non risulta mai difficile, forse solo un poco faticoso e impegnativo nel tratto finale per raggiungere la cima, e abbastanza lungo se si vuole passare in rassegna la totalità degli specchi d’acqua.   

 

Itinerario:

Parcheggiare presso l’area pic-nic di case Silizzi (m 1597) a S.Apollonia di Ponte di Legno. All’inizio si percorre la comoda mulattiera (CAI 58) che con direzione nord-ovest risale la valle sulla sinistra idrografica del torrente Frigidolfo. Ben presto si raggiunge un gruppo di baite ristrutturate chiamate Case degli Orti (m 1626), dove si ignora il sentiero CAI 56 che si stacca sulla destra, per continuare sulla mulattiera fino alla successiva e vicina località di Case Pradazzo (m 1665); qui si lascia la sterrata (che continua fino al Rifugio Valmalza), attraversando sulla sinistra il torrente Frigidolfo mediante un ponticello di legno, e ci si incammina sulla larga via acciottolata (CAI 64A) che passa accanto ad una bella costruzione in pietra e che svolta a sinistra dove diventa erbosa terminando presto nel bosco. Si seguono quindi i segni bianco/rosso del sentiero CAI 64A che sale zigzagando nel bel bosco di larici e che sbuca in poco meno di un’ora sui pascoli sottostanti i Corni di Monticelli raggiungendo l’omonima malga (m 2071). Il sentiero CAI 64A continua verso nord sul costone prativo e perviene quasi subito ad un evidente masso dove si sdoppia: a sinistra (lo si percorrerà al ritorno) verso i laghetti di Monticelli (meridionali) e verso la lontana malga di Somalbosco, a destra verso la valletta del Rio Monticelli e verso il Bivacco Linge; si devia quindi a destra risalendo il costone verso il torrente che scende dalla conca soprastante (circa 2300 m s.l.m.) dominata a nord dalla Punta di Monticelli già visibile. Si intercetta così il lungo sentiero CAI 64 proveniente da Villa Dalegno e lo si segue in direzione Bivacco Linge attraversando quasi subito il Rio Monticelli. Si prende quota rimanendo sul sentiero principale fino a quando lo si abbandona sulla sinistra, per salire dritti a nord-ovest su un crinale puntando un evidente omettone, mentre volgendo lo sguardo sotto di noi verso sud, è ben visibile la zona intorbata del Rio Monticelli e più lontano lo specchio d’acqua del laghetto basso, dal quale si passerà più tardi al ritorno dalla Punta di Monticelli. Raggiunto l’omettone di sassi, si continua quasi in piano su tracce di sentiero in diagonale verso sinistra (ovest) fino a scorgere su una elevazione di fronte a noi un altro ben visibile ometto; mantenendo l’evidente direzione si raggiunge facilmente un piccolo pianoro da dove si può risalire un poco faticosamente il comunque facile pendio, rimanendo sulla destra dell’elevazione. In pochi minuti si raggiunge la sommità del dosso oltre il quale è adagiato poco più in basso il Laghetto Settentrionale Superiore di Monticelli (m 2606), ma vale la pena salire ancora pochi metri fino all’ometto (m 2619), per ammirare il paesaggio… Si scende senza difficoltà al laghetto, spesso ancora innevato anche a stagione inoltrata, da dove si vede verso ovest la vicina e irregolare cresta che termina con la Punta di Monticelli sormontata da lastroni e da un altro grosso ometto, e se la fortuna vuole, capita di scorgervi sopra anche qualche camoscio. Dal laghetto si perde un poco di quota per scendere ad aggirare dei grossi massi e degli sfasciumi che scendono da un evidente  intaglio della cresta, oltre il quale spuntano le cime innevate probabilmente del Corno dei 3 Signori, e si risale fino alla base della verticale e scura parete rocciosa posta all’inizio dell’ultimo tratto di cresta. Si prosegue ora con attenzione,  rimanendo ovviamente sul pendio meridionale della cresta (dall’altra parte precipita sulla conca del Linge) e con cautela si cercano i passaggio più facili per salirvi sopra, quindi su rocce e roccette si arriva sulla cima della Punta di Monticelli (m 2636). Bellissimo il panorama a 360 gradi: verso sud il Laghetto Settentrionale Inferiore, Le Piramidi di Somalbosco (m 3102) e il Monte Coleazzo (m 3006), verso ovest la Punta di Pietra Rossa (m 3275) e l’omonimo passo più a destra, verso nord la sottostante conca del Bivacco Linge e il Monte Gavia, verso nord-est il Lago Nero (m 2387), il passo del Gavia (m 2618) e il Corno dei 3 Signori (m 3360), verso est la Cima di Caione (m 3141) ed infine verso sud-est la Valle delle Messi e oltre le montagne innevate della Presanella.

Dopo aver ammirato il paesaggio si scende mantenendosi sempre sul crinale, prima verso sud e poi leggermente verso ovest, fino ad un grande pianoro dove si cerca il punto più comodo per riprendere la sottostante traccia di sentiero percorsa in salita e quindi si ripassa dal primo ometto incontrato, raggiungendo di nuovo il sentiero principale CAI 64. In breve si riattraversa il Rio Monticelli e raggiunte nuovamente le vicine indicazioni, si continua sul 64-64A per il Laghetti di Monticelli incontrando il primo dopo pochi minuti e breve salita, detto Laghetto basso di Monticelli (m 2306), nelle cui acque abbondano spesso delle graziose ranocchie. Il sentiero continua in direzione sud e aggirato un costone entra in un’altra valletta attraversata da un torrente, dove una freccia indica la direzione del 64A che si segue deviando a destra (ovest) e col quale si risale il ripido pascolo, dominato dalle creste innevate dei Monticelli di Somalbosco. Superato l’ultimo tratto pietroso si entra nella conca che ospita due piccoli laghetti, spesse volte ancora innevati, il primo poco a destra del sentiero e il secondo al termine della conca, dove il percorso devia a sinistra (direzione sud) in modo da aggirare una roccia oltre la quale si può scendere (direzione est) sul facile costone prativo verso un altro bel laghetto (m 2462), che si raggiunge preferibilmente costeggiando la sponda sinistra e dal quale è già ben visibile l’ultimo dei graziosi specchi d’acqua (m 2424), con bellissimo panorama verso le montagne del Tonale. Si continua in discesa fino a intercettare di nuovo il sentiero principale (64) che si segue a destra (direzione sud) e giunti alle frecce direzionali (per Villa Dalegno), lo si abbandona svoltando decisamente a sinistra in discesa. Il sentiero (nuovamente 64A ) attraversa il torrente e scendendo sempre comodo raggiunge la Baita Malga di Monticelli (m 2071) incontrata durante la prima parte dell’escursione. Si ritorna all’area pic-nic e al parcheggio col sentiero dell’andata.

 

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Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

S. Apollonia

1597

Punta di Monticelli

2636

1039

h. 3.00

E+

28/06/2016

 Nota: il tempo è riferito alla sola salita della Punta di Monticelli; per il ritorno passando in rassegna i laghetti calcolare circa 3 ore e mezza!

 

 

 (seconda parte)Sopra i 2000