Questa cima è posta a cavallo tra la
Valle del Serodine e la Val di Viso. E’ la parte finale di quella lunga
cresta, che partendo dal Corno dei Tre Signori, passa dalla Punta di
Ercavallo, dalla Punta d’Albiolo e dal Monte
Tonale Occidentale, delimitando a oriente la Valle di Viso. La sommità
è costituita da una conca trincerata con postazioni, baraccamenti e ripari
risalenti alla Grande Guerra, dalla quale la vista può spaziare in
direzione della Valle delle Messi, della Cima Bleis e del M. Tonale Occidentale, della
sottostante Malga Serodine, della conca del Tonale, sulla Vallecamonica e sulle montagne adamelline.
Itinerario
Si
parcheggia l'auto all’inizio della Val Sozzine (m 1315) nel comune di Ponte
di Legno, oppure poco oltre seguendo la strada
fino al divieto, in uno slargo dove si può
lasciare la macchina. Si prosegue sulla sterrata in leggera salita,
abbandonandola presto per imboccare sulla sinistra un sentiero che in
pratica segue e/o sta a ridosso della pista da
sci, avendo precauzione laddove sia necessario attraversarla, qualora sia aperta la stagione
sciistica. Il sentiero conduce presto nelle vicinanze del nuovo impianto di risalita, situato nei pressi della
statale per il Tonale, oltre il quale si incontrano delle frecce con l’indicazione per Vescasa, che si
seguono percorrendo una stradetta erbosa.
Dopo pochissimi minuti si raggiunge la statale che si attraversa per
prendere la stradina dall’altro lato e che
conduce, in 10 minuti, al piccolo agglomerato di Vescasa
alta (m 1718).
Appena prima delle casine, si stacca sulla
destra una traccia di mulattiera (CAI 51),
che sale ripida sul dosso boscoso acquistando quota, per uscire poi su aperti pascoli alla quota di circa 2000 metri.
Il sentiero incontra quello (CAI 63)
che da destra (est) proviene dal
Tonale ed insieme proseguono verso occidente. Alla quota di circa 2230
metri si incontra una segnaletica e si
abbandona il sentiero 63 che prosegue verso il
Rifugio Bozzi, per rimanere sul 51 che
con ampi zig-zag sale fino alla conca trincerata di Cima Le Sorti. Volendo
risulta più comodo e più veloce, anziché seguire fedelmente l’ultimo tratto
di sentiero (che a dir la verità un pochettino sembra perdersi),
raggiungere ugualmente la sommità risalendo il ripido ma facile costone rivolto a sud, puntando le
prime evidenti trincee sopra di noi.
Raggiunta la cima, che offre un grande
panorama in tutte le direzioni, in special modo verso le dirimpettaie
montagne adamelline, sulla Vallecamonica e sulla Valle delle Messi, la
scelta del percorso da effettuare per il ritorno dipende dalla presenza, e
dalla quantità, più o meno di neve: nel caso di questa escursione l’intento
era quello di ritornare al punto di congiunzione dei due sentieri (51 e 63)
incontrato in salita e quindi con il segnavia CAI 63 raggiungere il Tonale
dalla zona del Negritella ed infine tramite la Via Carlo Magno ritornare a
valle; ciò non è stato possibile perché il tratto a mezza costa di sentiero
63, a monte di Malga Campello, essendo al vago, presentava innevamento tale
che ne ha sconsigliato la prosecuzione. Quindi la discesa è avvenuta ripassando da Vescasa alta, con divagazione fino a Vescasa
bassa. Da li, con una sterrata si raggiunge la statale del Tonale a poca
distanza dall’ingresso della Val Sozzine.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
|
quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Sozzine
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1315
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Cima Le Sorti
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2432
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1117
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h. 3.00
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E+
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26/03/2017
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Nota: il tempo è riferito alla sola salita o
all’andata!
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