Il Cimone della Bagozza (in bergamasco La Bagòsa) è una montagna di 2407 metri delle Prealpi
Bergamasche. E’ una vetta piuttosto
appariscente che si innalza tra l'alta Val
di Scalve e la valle di Lozio, breve ramo laterale della Valle Camonica, sulla dorsale che comprende anche il
Pizzo Camino e che culmina nel
gruppo montuoso della Concarena, all'estremità nord-orientale. Il versante
meridionale della montagna fa parte, dal punto di vista amministrativo,
della Provincia di
Brescia, mentre il versante settentrionale è
interamente in Provincia
di Bergamo. La vetta del Cimone della
Bagozza è costituita da rocce calcaree che danno luogo a pendii ripidi e pareti verticali,
nei quali si denota una certa asimmetria nella loro conformazione; a nord
infatti la montagna precipita con pareti verticali, intercalate
da impervi ghiaioni, che
conferiscono al rilievo tipiche caratteristiche dolomitiche. A sud, i versanti sono comunque decisamente
scoscesi, ma meno ripidi e
parzialmente ricoperti da vegetazione erbosa.
La prima
parte dell’escursione, da Cimalbosco a oltre il bel laghetto dei
Campelli, risulta molto gradevole e
reso affascinante dal paesaggio quasi dolomitico che sovrasta la zona.
Tuttavia la salita alla vetta non è poi così tanto facile o entusiasmante,
come decantata da qualcuno, in quanto si sviluppa per gran parte su un
interminabile, ripido e noioso ghiaione, oltre il quale uno stretto e ancor più ripido canalino,
pieno di sassi instabili, conduce al passo delle Ortiche da dove un costone molto scosceso porta alla cima e alla sua croce. Lo stesso discorso vale
anche per la discesa, da farsi
con massima cautela e attenzione. Dalla cima comunque la vista può spaziare
in tutte le direzioni a 360 gradi. L’itinerario nel suo complesso, tra
andata e ritorno, risulta percorribile in sole 4 ore circa.
Itinerario
Lasciata l’auto in uno
spiazzo nei pressi della località Cimalbosco (m 1573), sulla strada che da
Schilpario porta al Passo del Vivione, si imbocca la strada sterrata
forestale che verso est conduce alla Malga bassa dei Campelli,
sulla quale si innesta anche il sentiero CAI
428 proveniente dalla Malga Lifretto e diretto al Passo del Vivione.
Dopo pochi minuti si ignora la deviazione a destra per il passo del Valzellazzo
(CAI 418), mantenendo la sterrata principale CAI 428 con la quale, dopo aver lasciato sulla
sinistra la malga bassa, si raggiunge ben presto l’ampio pianoro della
Madonna dei Campelli (m 1740). Si abbandona quindi la comoda strada che
prosegue verso il passo dei Campelli, per imboccare l’evidente sentiero CAI 417 (indicazioni scritte su di un masso)
che in direzione sud-est e perdendo
un poco di quota, raggiunge il laghetto dei Campelli (m 1680),
rarità geologica in ambiente morenico, adagiato al limite meridionale della
conca
di Baione. Le rocce impervie e precipiti delle cime sovrastanti
con i ripidi ghiaioni delle loro pendici, rendono il paesaggio
suggestivo e severo. Il sentiero prosegue oltre il piccolo
laghetto, aggirandolo sulla destra, per poi salire con pendenza moderata
fino all’inizio di un’ imponente sfasciume,
alla quota di circa m 1900. Da li in poi, si seguono le svariate tracce di
sentiero che salgono ripide zigzagando sulla instabile pietraia
e che molto faticosamente conducono all’imbocco del ripido canale di
sinistra, che si risale altrettanto faticosamente e con attenzione, per la
possibilità che qualche escursionista sopra di noi possa smuovere gli
instabili sassi e farli precipitare. Lo stretto canale conduce in breve al
passo delle Ortiche (m 2292), dal quale si risale abbastanza agevolmente il crestone erboso frammisto di
sporgenti facili roccette fino a pervenire alla cima (m
2407), dov’è posta una grande croce metallica. A nord si
vedono le Alpi Orobie Bresciane il Bernina, a
nord-est la Cima Mengol e il lontano Adamello,
a est la Cima Bacchetta, a sud la Vallecamonica, a sud-ovest il Monte Sossino, il Pizzo Camino e la Presolana.
Per il ritorno si
percorre a ritroso lo stesso itinerario fatto all’andata, facendo molta
attenzione sia sul crestone erboso sia sulla parte alta del ghiaione,
compreso il canalino.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Località Cimalbosco
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1573
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Cimone della Bagozza
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2407
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834
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h. 2.00
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EE+
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03/11/2016
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Nota: il tempo è riferito alla sola salita o
all’andata!
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