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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Cimon della Bagozza

SCHEDA

Bagozza_small.jpgMappa

 

Cimone della Bagozza (m 2407) da Cimalbosco (Schilpario)

 

Il Cimone della Bagozza (in bergamasco La Bagòsa) è una montagna di 2407 metri delle Prealpi Bergamasche. E’ una vetta piuttosto appariscente che si innalza tra l'alta Val di Scalve e la valle di Lozio, breve ramo laterale della Valle Camonica, sulla dorsale che comprende anche il Pizzo Camino e che culmina nel gruppo montuoso della Concarena, all'estremità nord-orientale. Il versante meridionale della montagna fa parte, dal punto di vista amministrativo, della Provincia di Brescia, mentre il versante settentrionale è interamente in Provincia di Bergamo. La vetta del Cimone della Bagozza è costituita da rocce calcaree che danno luogo a pendii ripidi e pareti verticali, nei quali si denota una certa asimmetria nella loro conformazione; a nord infatti la montagna precipita con pareti verticali, intercalate da impervi ghiaioni, che conferiscono al rilievo tipiche caratteristiche dolomitiche. A sud, i versanti sono comunque decisamente scoscesi, ma meno ripidi e parzialmente ricoperti da vegetazione erbosa.

La prima parte dell’escursione, da Cimalbosco a oltre il bel laghetto dei Campelli, risulta molto gradevole e reso affascinante dal paesaggio quasi dolomitico che sovrasta la zona. Tuttavia la salita alla vetta non è poi così tanto facile o entusiasmante, come decantata da qualcuno, in quanto si sviluppa per gran parte su un interminabile, ripido e noioso ghiaione, oltre il quale uno stretto e ancor più ripido canalino, pieno di sassi instabili, conduce al passo delle Ortiche da dove un costone molto scosceso porta alla cima e alla sua croce. Lo stesso discorso vale anche per la discesa, da farsi con massima cautela e attenzione. Dalla cima comunque la vista può spaziare in tutte le direzioni a 360 gradi. L’itinerario nel suo complesso, tra andata e ritorno, risulta percorribile in sole 4 ore circa.

 

Itinerario

Lasciata l’auto in uno spiazzo nei pressi della località Cimalbosco (m 1573), sulla strada che da Schilpario porta al Passo del Vivione, si imbocca la strada sterrata forestale che verso est conduce alla Malga bassa dei Campelli, sulla quale si innesta anche il sentiero CAI 428 proveniente dalla Malga Lifretto e diretto al Passo del Vivione. Dopo pochi minuti si ignora la deviazione a destra per il passo del Valzellazzo (CAI 418), mantenendo la sterrata principale CAI 428 con la quale, dopo aver lasciato sulla sinistra la malga bassa, si raggiunge ben presto l’ampio pianoro della Madonna dei Campelli (m 1740). Si abbandona quindi la comoda strada che prosegue verso il passo dei Campelli, per imboccare l’evidente sentiero CAI 417 (indicazioni scritte su di un masso) che in direzione sud-est  e perdendo un poco di quota, raggiunge il laghetto dei Campelli (m 1680), rarità geologica in ambiente morenico, adagiato al limite meridionale della conca di Baione. Le rocce impervie e precipiti delle cime sovrastanti con i ripidi ghiaioni delle loro pendici, rendono il paesaggio suggestivo e severo. Il sentiero prosegue oltre il piccolo laghetto, aggirandolo sulla destra, per poi salire con pendenza moderata fino all’inizio di un’ imponente sfasciume, alla quota di circa m 1900. Da li in poi, si seguono le svariate tracce di sentiero che salgono ripide zigzagando sulla instabile pietraia e che molto faticosamente conducono all’imbocco del ripido canale di sinistra, che si risale altrettanto faticosamente e con attenzione, per la possibilità che qualche escursionista sopra di noi possa smuovere gli instabili sassi e farli precipitare. Lo stretto canale conduce in breve al passo delle Ortiche (m 2292), dal quale si risale abbastanza agevolmente il crestone erboso frammisto di sporgenti facili roccette fino a pervenire alla cima (m 2407), dov’è posta una grande croce metallica. A nord si vedono le Alpi Orobie Bresciane il Bernina, a nord-est la Cima Mengol e il lontano Adamello, a est la Cima Bacchetta, a sud la Vallecamonica, a sud-ovest il Monte Sossino, il Pizzo Camino e la Presolana.

 

Per il ritorno si percorre a ritroso lo stesso itinerario fatto all’andata, facendo molta attenzione sia sul crestone erboso sia sulla parte alta del ghiaione, compreso il canalino.

 

                                                                                                                   Cartografia Ingenia        mappa  

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Località Cimalbosco

1573

Cimone della Bagozza

2407

834

h. 2.00

EE+

03/11/2016

 Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata!

 

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Il Campione e il Campioncino dal Sentiero CAI 428

Panorama salendo al Passo delle Ortiche

Il dente della Bagozza dal Passo delle Ortiche

Il crinale finale

Cima Mengol

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La cima della Bagozza

L’Adamello dalla cima

La grande Croce sulla cima

Le Orobie Bresciane e il Bernina

La Cima Bacchetta

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Le montagne adamelline

Dal Passo delle Ortiche

Dal Passo delle Ortiche

Camione e Campioncino dal Passo delle Ortiche

La Malga Rena dal Passo delle Ortiche

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Il ghiaione

Il ghiaione

Sul sentiero CAI 417

Sul sentiero CAI 417

Il laghetto dei Campelli dal CAI 417

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Paesaggio dal laghetto

Il Monte Gardena dalla Madonna dei Campelli

Il Campione eil Campioncino dalla Madonna dei Campelli

Malga bassa dei Campelli

La comoda strada forestale

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000