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   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

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Bivacco Pian dell’Uomo

SCHEDA

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Mappa

 

Bivacco Plà dè l’Om (m 1860) dalla Val Largone (m 2236) giro ad anello da Loveno

 

La poco conosciuta Val Largone, è già stata vista in occasione di una facile e bella escursione, nella quale la valle stessa era la meta.

A tal proposito si estrapola dalla scheda una breve descrizione della zona:

La Valle di Paisco, come già visto per le escursioni al Rifugio Torsoleto e ai laghetti della Val di Scala, offre agli escursionisti itinerari che si sviluppano in ambienti in buona parte intatti e solitari. Infatti questa bella ma impervia e stretta valle, su cui insistono i due paesi di Paisco e di Loveno e molti altri piccoli e caratteristici agglomerati di case rurali o cascine, per la sua collocazione geografica e le grandi difficoltà nel percorrerla, ha mantenuto, per moltissimi anni, un particolare isolamento dal resto della Valle Camonica. La valle fa da confine tra le alpi e le prealpi orobiche mentre il passo del Vivione la separa dalla bergamasca Val di Scalve, raggiungibile da una carrozzabile asfaltata, ma a tratti veramente stretta e angusta. Tramite questa strada ci si può portare alla partenza dei vari itinerari, tutti poco frequentati, che risalgono le varie convalli e vallette, tra laghetti alpini, cascate, malghe, e numerose testimonianze della passata ed intensa attività mineraria.

Un bella e facile escursione ma senza dubbio solitaria e probabilmente sconosciuta a molti escursionisti, è quella relativa alla Val Largone, nome derivante dal Monte Largone e percorsa dall’omonimo torrente, nella quale sono presenti delle vecchie malghe, una a m 1762 e l’altra a m 1987, malga quest’ultima, della cui testimonianza non sono rimasti nemmeno i ruderi, ma solo che pochi massi. La valle diparte dalla principale Val Paisco e sale con direzione nord-ovest verso le alpi Orobie ed è delimitata a ovest,  dal M. Gaviera (m 2293) e dal già citato M. Largone (m 2449), e ad est da una dorsale, prima boschiva e poi prativa, che da Loveno raggiunge il M. dei Matti. La Cima Becarie, il M. Culvegla e il M. Torsoleto la chiudono alla testata, chiamata anche conca Largone.

L’itinerario proposto nella presente SCHEDA, offre un percorso davvero insolito e solitario, più impegnativo del precedente anche per la notevole quota (m 2236) che bisogna raggiungere, dopo aver risalito quasi tutta la Val Largone, in modo da percorrere uno dei tratti più panoramici ed aerei del Sentiero delle Genziane, col quale si degrada poi verso il Pian dell’Uomo dove è ubicato un piccolo e grazioso bivacchetto (m 1860), probabilmente anche questo poco conosciuto, meta principale dell’intera escursione. Si ricorda che il Sentiero delle Genziane è un sentiero panoramico lungo circa 26 km, che segue l’antica via del ferro delle Orobie camune, passando in ambienti di grande interesse naturalistico e permette inoltre di visitare i resti delle vecchie miniere. Ricalca in parte il segnavia CAI 161 e collega Lezza di Malonno alla Val del Sellero. Purtroppo alcuni tratti sono poco visibili per la mancata manutenzione.

In presenza di neve, questo itinerario va fatto assolutamente dopo aver valutato le condizioni di stabilità del manto nevoso e dopo avere studiato bene il percorso, specie quando il sentiero traversa verso sud passando sui ripidi versanti orientali dei Monti Largone e Gaviera.

 

Itinerario

Si parte da Loveno (m 1300), dopo aver lasciato l’auto in un piccolo parcheggio situato sopra il caseggiato. Si seguono le indicazioni del sentiero CAI 160quello per il Rif. Torsoleto, inizialmente in comune col CAI 161risalendo tramite una stradina vietata al transito di mezzi non autorizzati, fino ad un bivio posto a circa 1470 metri di quota, sotto alle baite Paghera: a destra il largo sentiero proseguirà verso i pascoli della Malga Camposecco e verso il Torsoleto, a sinistra il CAI 161 continua verso la Malga Largone  e quindi assecondiamo questa deviazione. La comoda sterrata si inoltra ben presto in un bel bosco, divenendo un largo e bel sentiero che in circa 50 minuti raggiunge la piccola Malga Largone (m 1784). Superata la costruzione, il sentiero continua inizialmente in piano mantenendo il fondo della valle, che in questo punto è abbastanza stretto. Per 10 minuti si prosegue in falsopiano sino a quando il sentiero inizia a risalire mantenendosi sul versante orografico destro. Si raggiunge così la quota di circa 1900 metri scarsi, più o meno al centro della Conca del Largone, dove un tempo, poco sopra vi era la Malga Largone Sup. della quale è rimasto poco o nulla. Qui si svolta decisamente a sinistra iniziando a risalire il ripido pendio in direzione sud-ovest, praticamente sul tracciato del poco evidente Sentiero delle Genziane che proviene da Camposecco. Aggirata tutta la conca si continua in direzione sud sempre in salita sino a quando si raggiunge un bel balcone panoramico, ma dove appare evidente l’impossibilità di proseguire dritti perché il pendio diventa roccioso e molto esposto. Si risale perciò ripidamente a destra per aggirare da sopra il salto roccioso. Si effettua un traverso un poco esposto sino a raggiungere il punto più alto dell’escursione ( circa 2230 metri), in pratica ai piedi della cresta nord del M. Gaviera e della cresta sud-est del M. Largone. Un ‘ultimo sguardo a ritroso verso il percorso effettuato e si svalica oltre un dosso dove si inizia a scendere nel vallone delle miniere di ferro, che precede finalmente l’incontro con la segnaletica, a circa 2000 metri di quota. Si seguono le indicazioni del 161 (Malga Campolungo) e con un breve traverso ed una altrettanto breve risalita, si guadagna la costola dalla quale una veloce discesa ci conduce al Pian dell’Uomo o Plà dè l’Om dove un piccolo bivacco (m 1860) ci fa compagnia durante la meritata sosta.

Davanti a noi sono ben visibili le  montagne della Val di Scalve con l’inconfondibile Bagozza, mentre verso sinistra appaiono nel loro splendore le montagne adamelline.

Si riprende il cammino continuando sul sentiero CAI 161 che molto velocemente perde quota attraverso il bosco, sino a giungere in meno di 30 minuti alla ristrutturata Malga Campolungo superiore (m 1653). Qui conviene abbandonare il sentiero principale 161 che scende verso Malga Campolungo e verso il sentiero CAI 161B,  per continuare in alternativa, sull’evidente sentiero che dalla malga si stacca verso nord-est, inizialmente in piano. Poco oltre l’alpeggio, la traccia di sentiero si addentra in un rado bosco ove degrada dolcemente verso una valletta ( Val Piano) e dopo averla superata giunge alla località Valelti. Si scende quindi spediti ad intercettare il sottostante sentiero CAI 161B che in 15 minuti ci riporta a Loveno.

  

      Earth                       File Gpx                                                               Cartografia Ingenia       mappa 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Loveno

1300

Pian dell’Uomo

1860

+936

-376

h. 4.00

8

EE

05/01/2019

Pian dell’Uomo

1860

Loveno

1300

-560

h. 1.30

4,5

E

 

 

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Partenza da Loveno

CAI 161

Malga Largone

Val Largone

Torrente ghiacciato

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Sul Sentiero delle Genziane

La Conca del Largone

A destra è ben visibile il sentiero che proviene da Camposecco

Ampia veduta

Adamello

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Pianoro panoramico

Si vede il sentiero per il Rif. Torsoleto

Grande panorama, a sinistra in alto, il Rif. Torsoleto

Ultimo traverso esposto

La salita effettuata

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Finalmente in cima

Le montagne adamelline

Il Monte Largone

Si vede il Gaviera…

…e la Bagozza

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Grande panorama

Dalla Bacchetta

alla Bagozza

Discesa verso

il Pian dell’Uomo

Plà dè l’Om

Bivacchetto

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Bivacchetto

Malga Campolungo

La Bagozza

spunta sempre

Gingendo a Loveno

Loveno

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000