(seconda parte) – Sopra i 2000
Tor de i Pagà |
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Tor
di Pagà (m 2235) – Sito archeologico
Da Vione (m 1246) – Invernale, giro ad anello Si parcheggia l’auto nell’abitato di Vione e ci si porta a monte del
paese. Prima delle ultime case, si lascia la strada che conduce a Canè e si
imbocca sulla sinistra una stradetta
(Via Premia) in salita (CAI 166), all’inizio asfaltata. Ad un tornante si supera una grande
santella e si continua fino al successivo dove, si continua col segnavia CAI 166 in
direzione Premia, ignorando la deviazione a
sinistra per alcune località (Size, Margin,…ecc). Dopo circa 20 minuti si passa vicino ad una piccola
fontana in località “Cass”, poco prima di giungere a Premia
(m 1488), piccola e antica frazioncina di
Vione, posta in un bella piana soleggiata circondata da boschi di larice.
Superato il
crocicchio centrale si abbandona il Sentiero 166 per mantenere la
direzione nord proseguendo sulla sterrata (CAI 103) che in breve volge a levante e superata una baita
con fontanina
(località Doc), attraverso il bellissimo bosco si arriva alla panoramica
Saline (m 1665), dopo circa un’ora dalla
partenza. Si abbandona prima della fontana il Sentiero 103 che prosegue in
piano verso la Valle di Canè, per immettersi a sinistra sulla
mulattiera (CAI 166A) che in salita prosegue per Case di Blès (indicazioni
pittate anche su un masso). Ora il percorso corrisponde a quello già esposto
sopra (itinerario da Canè) e sintetizzando, superata poco dopo la “Fontana
Guciula” si sale in direzione
nord-ovest, tenendo sempre come riferimento le
indicazioni per Case di Blès, che si
raggiungono dopo un’oretta abbondante da Saline. Lasciate alle
spalle le casine, si prosegue verso la
zona archeologica di “Tor di Pagà” fino a
sbucare sui prati aperti, dove si incontra la bacheca
descrittiva del Sito archeologico. Poco sopra
verso destra, su un dosso panoramico (m 2235), si raggiungono i resti della
torre, emersi in seguito ai vari scavi. Si
ridiscende alle Case di Blès e per
breve tratto si segue, sempre in discesa il percorso di salita,
abbandonando però al tornante, la mulattiera CAI 166A che ci riporterebbe a
Saline (direzione sud-est). Si prosegue invece dritti, sulla egualmente
comoda mulattiera inizialmente in piano (direzione sud-ovest), poi in
discesa. Dopo circa 20 minuti, nei pressi di una radura, si abbandona la
strada che prosegue dritta e che scenderà ad incontrare la mulattiera di
Malga Tremonti, in località Fossa, per
svoltare a sinistra su un evidente e largo sentiero che passa nei pressi
del già visibile e vicino Roccolo di
Rundulì. Il largo sentiero\mulattiera entra nel
bosco ed in 20 minuti raggiunge
la località di Pigadoe
alla quota di 1622 metri s.l.m..Siamo nuovamente sul Sentiero
CAI 166, che all’andata avevamo abbandonato in località Premia ed è con
questo che si
raggiunge quest’ultima chiudendo l’anello. Non rimane che effettuare a
ritroso il tratto che da Premia
scende a Vione. Earth
Cartografia Ingenia Mappa
Da Canè (m 1520) – Estivo, giro ad anello Raggiungere il parcheggio
di Canè, situato oltre il Ponte della Valle (sul Torrente Fumeclo). Si risale, con la
mulattiera (CAI 165), la parte iniziale
della bellissima Valle di Canè, dominata a occidente dal Corno di Bles
e dalla sua vistosa croce. Si ignorano le deviazioni, sia a destra che a
sinistra del CAI 103, rispettivamente per Chigolo e per Saline, proseguendo
dritti sulla strada che si inoltra con lieve pendenza verso nord, sul versante
idrografico sinistro della valle. Dopo circa 50 minuti dalla partenza si
raggiunge la
località di Cortebona (m 1766) situata in un punto
strategico per le svariate escursioni in zona. Si devia a sinistra per
superare il torrente tramite un ponticello,
passando accanto ad una bella area pic-nic. La mulattiera, non numerata CAI,
con un’ampia curva a sinistra inizia a volgere verso sud, mentre si incontra la segnaletica
per “Tor dI Pagà” (Sentiero CAI 199). Si devia quindi a destra sul sentiero che subito si addentra
nel bosco, iniziando ad acquistare quota. La pendenza
risulta abbastanza costante e dopo un’oretta
si incontra la segnaletica ed il sentiero
che sale da Canè. Il sentiero si inerpica dritto in salita ed entra in uno stretto
avvallamento, il cosidetto “Canalì de la Tor” in quanto il sentiero
viaggia sul fondo di un canale naturale, creato da due contrapposti costoni
erbosi. Davanti a noi nel frattempo si fa sempre più visibile la sagoma del
Corno di Bles, con la sua vistosa croce
(m 2755) e le rocce marmoree che ne caratterizzano il versante sud. Il canalino,
dopo uno strappetto finale, termina
poco più in basso ed a nord della Torre dei Pagani, dove si incontra
nuovamente la
segnaletica. Saliti sopra ai resti delle
mura dell’antica fortificazione, il paesaggio può spaziare sulle montagne
dirimpettaie della Valle di Canè con le inconfondibili Cime del
Coleazzo, verso il Corno di Bles
e la sua ripida cresta
sud-est, verso la Vallecamonica
e verso alcune
montagne adamelline. L’escursione
prosegue, con destinazione la vicina località di Plaza Gerone: si seguono
le indicazioni del CAI 199 e
con un bel tracciato a mezzacosta ed in falsopiano si tagliano le pendici
meridionali del Corno di Bles (facile avvistare i camosci sul suo ripido
versante). A Plaza
Gerone, punto più elevato di tutta la gita (m 2213), su un bel balcone
panoramico, sorge una caratteristica
costruzione la cui parte destra è adibita a piccolo bivacco. E’ presente
una bella fontana in legno ed un tavolo esterno
con panche. Anche qui la vista può spaziare verso le
montagne adamelline e verso la Vallecamonica. Dopo la sosta, inizia il
ritorno che prospetta ancora il passaggio da belle località, attraverso
boschi fantastici e bellissimi sentieri: Si ripercorre a ritroso un
breve tratto di sentiero sino ad incontrare un grande paletto con
l’indicazione Case Bles. Si segue quindi la traccia che in discesa
e nel volgere di pochi minuti raggiunge la suddetta
località (m 2078). Anche qui è presente un bivacco,
ricavato nella baita posta più in alto, oltre a numerosi tavoli con panche ed
una
fontana. Il rientro a Canè, passando da Saline, potrebbe avvenire con la
mulattiera CAI 166A che diparte in discesa dalle Case di Bles, ma si
consiglia vivamente di raggiungere Saline tramite un bel sentiero che fa da
collegamento al CAI 184. L’inizio di questo
sentiero (che potrebbe passare inosservato) è segnalato da un bel paletto con
segno bianco\rosso, situato sulla sinistra, qualche metro prima di raggiungere in discesa l’area di Case Bles,
quindi se si ha effettuato una sosta, si torna indietro qualche metro e lo si trova a destra. Il bel sentiero si dirige verso
ovest attraverso il bosco, perdendo gradualmente quota sino a sbucare nella
radura di Plasa Pressanalt (m 2035) dove incontra il Sentiero CAI
184 ( quello che da Canè sale direttamente a Tor di Pagà). Lo si
segue quindi in discesa, giungendo poco dopo ad un’altra radura dove è
situato il Roccolo
di Arnaldo (m 1850). La mulattiera, lasciatasi alle spalle il roccolo,
compie un largo giro destrorso, degradando
moderatamente sino a raggiungere l’incrocio di Saline (m 1665). Ora non
rimane che scendere a Canè scegliendo una delle
svariete alternative possibili, (vedi mappa) considerando che seguendo
ancora il 184 l’arrivo sopra l’abitato di Canè è più diretto. Earth File Gpx
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Cartografia Ingenia
Mappa
Da Canè (m 1520) – Sentiero diretto (CAI 184), giro ad
anello + Corno di Bles (m 2775) Se si vuole raggiungere in
maniera più diretta e forse più velocemente il sito
archeologico di “Tor di Pagà”, partendo da Canè,
conviene utilizzare il Sentiero CAI 184
che in meno di 3 km e mezzo conduce a destinazione, ovviamente su percorso
mediamente più ripido delle alternative. E’ chiaro che, una volta raggiunta la
meta (m 2235), si può proseguire semipianeggianti verso Plaza
Gerone, raggiungendo in mezz’ora l’omonimo
bivacco (m 2213), posto ideale e molto panoramico per effettuare la sosta
principale. Successivamente si può chiudere l’anello in discesa,
passando dalle Case
Bles e quindi da Saline.
Dalla Torre dei Pagani è altresì possibile, con percorso più
impegnativo (CAI 166), salire alla grande croce del
Corno di Bles (m 2755) ed eventualmente calare a Plaza Gerone
direttamente col CAI 199A. In questa escursione (marzo 2022) si è raggiunta la
croce abbastanza agevolmente, ma le condizioni di neve ghiacciata e non
tracciata del versante
molto ripido, sud-occidentale, hanno consigliato di effettuare la discesa
con lo stesso
percorso di salita. Earth File Gpx Cartina gpx
Cartografia Ingenia Mappa
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(seconda parte) – Sopra i 2000