Il Monte Sasna è una vetta sopra i 2000,
compresa nel Gruppo Coca –
Barbellino – Belviso, facente parte del settore Orobico Orientale. E’ un monte rinomato e frequentato,
specie nella stagione dello Sci-Alpinismo, ed è costituito da una lunga costiera che parte dal Passo della
Manina e che si estende in direzione nord-est, creando una evidente
Anticima e che, oltre la Cima, si dirama verso nord a formare il Monte
Crostaro (m 2103), e verso nord-est, aldilà del Passo di Sasna, con la quota
2274 introducente nella lunga cresta che corre
verso la Punta Stefania (m 2730) e il Pizzo Tre Confini (m 2823). Sia
sull’Anticima che sulla Vetta principale, distanti tra loro pochi minuti, è
presente una Croce. Tutto questo esteso costolone, divide la vallata di
Valbondione ad occidente dalla Valle del Gleno a oriente, e i suoi versanti
sono, precipiti e rocciosi verso Lizzola e
la Valbondione, più erbosi e meno ripidi
verso Nona di Vilminore. Il vicino e poco conosciuto Monte Crostaro si
eleva sopra le Baite di Sasna e della conca che ospita i laghetti omonimi
ed è raggiungibile più comodamente dalla Valbondione.
Itinerario
Partendo da Teveno (1134
m) in prossimità del campo sportivo, si
sale lungo la ripida strada forestale
(sentiero CAI 407) che porta alla Malga bassa di Barbarossa (1704 m). Si continua
ora per zone a pascolo in direzione ovest
fino alla Malga alta di Barbarossa (1832 m)
e di seguito, con percorso a mezzacosta in direzione nord, si arriva al passo della Manina (1796 m) dove si incrocia il sentiero delle Orobie 401, proveniente
dal Rifugio Albani e che assumendo il numero 304 prosegue poi verso il
Rifugio Curò. Da nord-ovest e dalla sottostante località
di Lizzola, arriva al Passo anche il sentiero 307 mentre verso sud-est
il 408 scende a Nona di Vilminore. Per salire sul Monte Sasna, ignorando
tutti questi sentieri, si imbocca una evidente
traccia, che rimanendo sulla facile cresta
sale verso l’Anticima e quindi giunge in vetta.
Per il ritorno e per
compiere un bell’anello, si prosegue brevemente
sulla cresta e col tracciato (CAI 409)
si scende al Passo del Sasna (m 2139) chiamato anche colletto, che si affaccia sulla
valle Bondione, quindi si perde velocemente
quota passando prima nei pressi di una
pozza (m 2063) e poco sotto vicino ad una
baita (m 2011)). Si continua con pendenza più
moderata fino a ignorare il bivio per la vicina Baita bella Valle ed infine
si perviene alle Baite Saline (1795 m).
Successivamente, anche su tratti di strada cementata si degrada alla località Esenne (m 1555). Ancora qualche
decina di minuti e si arriva alla frazione Nona (m 1341) di Vilminore di
Scalve. Con una vecchia mulattiera e con
meno venti minuti di cammino si chiude l’anello a Teveno.
P.S. Alla località Esenne, nei pressi di una cascina, al di sotto
della stessa, un sentiero verso destra consente di tagliare dentro al bosco, evitando tutta la
strada cementata e i suoi tornanti, sino alla Nona.
Cartografia Ingenia
mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Teveno
|
1134
|
Monte Sasna
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2229
|
1095
|
1280
|
h. 3.00
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Circa 8
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E+
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06/12/2015
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Nota: il tempo è riferito alla sola salita o
all’andata!
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