La Colma del Marucolo,
nelle prealpi bresciane, è situata su quella lunga
dorsale (percorsa dal Sentiero 3 Valli)
che partendo dal Colle di San Zeno, con andamento nord-est arriva sino al
Monte Crestoso, dividendo la Vallecamonica dalla Val Trompia. Per la
precisione si trova poco a sud-ovest di Monte
Campione (m 1832), quello che da il nome alla nota località sciistica
della Vallecamonica. Essendo questo crinale, per la maggior parte,
costituito da costoni prativi e pascoli non eccessivamente ripidi, ben si
presta ad escursioni invernali fatte con le ciaspole o con gli sci, senza
nulla togliere all’escursione effettuata nella bella stagione che può
regalare comunque piacevoli e tranquille passeggiate. Normalmente
l’itinerario per raggiungere la colma parte dalla zona di Montecampione2 (m
1745), passando dal M. Splaza (m 1826), il Dosso Rotondo (m 1820) e il già
citato M. Campione, con un dislivello che tutto sommato rimane limitato.
Questo itinerario, al
contrario, risulta essere molto più lungo ed abbastanza faticoso, specie se
effettuato con la neve, ma è senza dubbio più intrigante per la moltitudine
degli ambienti che si attraversano e per gli splendidi panorami a cavallo
tra la Vallecamonica e la Val Trompia. Inoltre il percorso ad anello
consente di passare oltre che dal Rifugio
Medelet e dal Rifugio Piardi, anche da varie località della Val di
Palotto compreso Palotto stesso.
Itinerario
Passabocche ( m 1297), è
una boscosa località alla testata della valle del Trobiolo a oriente, e a
quella del Duadello a occidente. E’ raggiungibile tutto l’anno percorrendo la strada asfaltata che parte da Pisogne
e che transita davanti alla quattrocentesca chiesa di Santa Maria della
Neve (dove sono custodite alcune opere del Romanino) e che dopo il bivio
del Dossello porta a Pontasio e Grignaghe per terminare ad un ampio parcheggio in località Passabocche, poco
oltre una trattoria-rifugio di solito aperta.
Si prende la stretta
carrareccia che diparte all’imbocco del parcheggio, seguendo anche le
indicazioni per il Rif. Medelet (CAI 201) e in discreta pendenza si raggiunge ben presto
un capanno di caccia sul Dosso della Ruccola.
La sterrata, quasi in piano si addentra nel bosco e alternando tratti un
poco più ripidi arriva al rifugio Medelet
(m 1567), situato sul dosso omonimo. Sempre su comoda carrareccia si risale
un dossetto dove si incontrano le segnalazioni
dei vari percorsi di trekking. Si seguono quelle per il Colle di San
Zeno, abbandonando in pratica il sentiero CAI 201 che invece proseguirà
verso Punta caravina e il M. Guglielmo. In
piano si raggiunge una piccola malga dove si affronta una facile discesa e dopo aver superato una
recinzione, si punta alla selletta ben
visibile davanti a noi. Raggiuntala, poco
oltre si incontra la Malga Gale (m 1507) e
le indicazioni per il sentiero delle Tre Valli. Si lascia la costruzione
alle spalle puntando verso est e dopo aver
oltrepassato dei paletti si cambia decisamente direzione svoltando a
sinistra (nord) e si inizia a scendere
rimanendo a ridosso della facile ed evidente
dorsale, seguendo le indicazioni bianco-azzurre del Sentiero 3V.
Rimanendo sempre sulla facile cresta si punta verso
la ben visibile Malga Foppella che si
raggiunge perdendo un poco di quota (m 1419). Lungo il percorso
comunque si incontrano spesso le indicazioni
e poco oltre l’alpeggio, si intercetta la strada
asfaltata che dalla Val Palot sale al Colle di San Zeno, ormai
raggiunto, dove è presente il ristorante Colle
di San Zeno (Rifugio Piardi) a quota 1418 metri. Si abbandona la strada
per salire sul pascolo posto alla nostra
sinistra, seguendo le indicazioni per le creste
e le evidenti tracce. Dopo pochi minuti di ripida salita, si raggiunge il costone sommitale e si inizia
a percorrere lo spartiacque che divide la
Val Trompia dalla Valcamonica. Davanti a noi, sul basso e verso sinistra si vede una malga, Foppa Bassa mentre se
volgiamo lo sguardo a ritroso si vede la grande
sagoma del Monte Guglielmo con le sue creste. Raggiunta e superata la Colma di San Zeno (m 1660) in poco più di
mezz’ora dall’omonimo colle, la meta appare
sempre più vicina e in altrettanto tempo e con un faticoso strappetto
finale si raggiunge la cima (m 1857).
Sulla cima sono collocate delle antenne e dei ripetitori
che non fanno certo onore al paesaggio che invece si può ammirare: Dal Monte Campione al Muffetto passando dallo
Splaza, alle creste delle Orobie, ai monti
del Garda e ovviamente al vicino Guglielmo
con ben visibile il Monumento al Redentore.
Il ritorno ovviamente si
può effettuare con lo stesso percorso fatto all’andata e sicuramente in
minor tempo e con più tranquillità. Se invece si vuole proseguire con
l’anello, bisogna scendere puntando verso
l’evidente costola che si stacca a sinistra dell’arrivo della pista da
sci, si rimane al di fuori della recinzione che la delimita e dopo un breve tratto in piano, si inizia a perdere
rapidamente quota rimanendo sempre sul crinale
che degrada verso l’alpeggio di Fontanasesa.
In presenza di neve ghiacciata, è questo il breve tratto nel quale bisogna
usare qualche cautela. Dopo aver raggiunto la costruzione alta della malga,
che si lascia sulla sinistra continuando
dritti verso ovest, non è difficile seguire il
facile pendio ed in pochi minuti giungere alla sottostante baita di Fontanasesa. Da qui è ben visibile la malga principale che
bisogna oltrepassare senza perdere troppa
quota, fino al termine del pascolo dove si svolta a sinistra per scendere
attraverso un lembo di bosco, oltre il quale ci si immette su una mulattiera. La strada con lungo giro
scende a Palotto, ma conviene svoltare alla prima deviazione sulla sinistra
in modo da tagliare passando tra le ravvicinate
località del posto, come quella chiamata
“Margiulì”. Si continua in discesa e una volta raggiunta la stradina asfaltata in breve si
perviene sulla strada principale di Palotto (m 1070). Ci si incammina su
quest’ultima in lieve salita (sud) e dopo essere passati vicino all’Albergo
Bar Stella, si ignora il bivio a sinistra per
il Colle di San Zeno, ma si continua
sulla strada fino ad incontrare alla prima curva la
segnaletica del sentiero (CAI 211), che in salita conduce a Croce di Marino e
Passabocche.
Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Passabocche
|
1297
|
Colma del Marucolo
|
1857
|
+720
-160
|
|
h. 3.15
|
9
|
E
|
13/01/2018
|
Colma del Marucolo
|
1857
|
Passabocche
|
1297
|
-781
+221
|
|
h. 2.45
|
7/8
|
E+
|
|