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    Questa bellissima
    escursione ricalca in parte la cosiddetta “Traversata tra i Pizzi
    della Valgandino”, una lungo tracciato di oltre trenta chilometri
    complessivi di sentiero e circa 2000 metri di dislivello positivo, con un
    tracciato ricco di panorami mozzafiato e singole tappe ideali per
    escursioni “light” con tutta la famiglia. La Traversata della Val Gandino
    unisce le principali cime che fanno da corona ai comuni di Casnigo,
    Cazzano, Gandino, Peia e Leffe. ed è stata suddivisa in 7 tappe successive,
    proponendo  itinerari che presi
    singolarmente sono adatti per uscite a corto raggio, ma uniti in un unico
    anello propongono un percorso di grande interesse tecnico per i camminatori
    più esperti.  
    Questa escursione in pratica percorre le prime due tappe della
    Traversata, cioè dalla S.S. Trinità di Casnigo, passando dal M. Farno, fino
    al Pizzo Formico (m 1636), massima quota
    del giro. Continua con un tratto
    della terza tappa, scendendo fino alla Tribulina dei Morti, dove
    abbandona la Traversata, per salire al Rifugio
    Parafulmine (m 1536). Poi con bel percorso in discesa e panoramico
    ritorna, passando dal bivacco Baroncelli (m
    1257) e dalla Croce dei Pastori, aggira quindi la piccola Val Gronio
    per ripassare dal M. Farno (rifugio/ristorante), ed infine cala verso il
    Pizzo di Casnigo e rientra alla S.S. Trinità dalla Valle delle Sponde, per
    un totale di circa 19 km e oltre 1000 metri di dislivello. 
    Itinerario 
    Raggiungere in auto la S.S. Trinità di Casnigo (m 689) dove è
    possibile parcheggiare e dove è d’obbligo, magari al ritorno, una visita al
    Santuario definito da molti “la Sistina della Bergamasca”, per il grande affresco del Giudizio Universale
    realizzato dai Baschenis. Si sale col sentiero 543
    che inizialmente è in comune col 542 fino alla deviazione segnalata, con la
    quale si svolta a destra per salire su una costa erbosa. Ben presto si
    incontrano gruppi di cascine, una volta vere e proprie frazioni abitate
    tutto l’anno da famiglie di contadini, ora trasformate in seconde case. Il
    paesaggio cambia rapidamente tra prati coltivati a foraggio e prati magri. In località Lago una sosta
    consente di ammirare il paesaggio
    della valle, questo è l’ultimo agglomerato di case prima di
    raggiungere la conca del Farno e innestarsi sulla strada omonima
    (raggiungibile anche in auto) dove si incrocia il sentiero 542 che prosegue in comune col sentiero 545.
    Seguendo la strada, si passa davanti al ristorante/rifugio Monte Farno (m
    1285) fino a quando diviene sterrata, in
    località Prato Porta (m 1381). Poco oltre a
    sinistra, si stacca il sentiero che sale in vetta al Pizzo Formico (m 1636) che si raggiunge in
    circa 2 ore o poco più dalla partenza. Grandioso il
    panorama sopra Clusone, verso le Orobie,
    verso l’Adamello, sulla conca della Montagnina che ospita il Rif.
    Parafulmine e verso il M. Guglielmo. 
    Si prosegue, in discesa, lungo il sentiero in
    direzione della suddetta conca, fino a raggiungere i ruderi della capanna Ilaria (m 1446) dove si
    imbocca il sentiero 549 che
    si ricongiunge al 545. Si continua in direzione sud-est passando vicino alle
    baite La Montagnina per arrivare poco dopo
    alla Tribulina dei Morti, nei pressi di un
    incrocio di sentieri e di una pozza di abbeveratoio. Qui si abbandona il
    sentiero 545, che scenderà al Campo d’Avene, per svoltare decisamente a destra
    su una evidente traccia che risale con circa 60 metri di dislivello il
    costone prativo che ci separa dal vicino Rif.
    Parafulmine, normalmente affollato nei giorni festivi.  
    Si scende ora su larga
    mulattiera verso la costruzione situata ai
    piedi del Pizzo Formico, con lo scopo di raggiungere il sentiero 549 oppure non è difficile, proseguire verso sud-ovest sui pascoli, perdendo quota gradualmente, fino a
    raggiungere un evidente passaggio che
    consente di intercettare il 549, col quale in poco tempo si
    raggiunge il bivacco Baroncelli (m 1257) e la
    Croce dei Pastori che domina Gandino. Si segue ora il sentiero 549a passando accanto alla tribulina del Guazza e
    con alcuni saliscendi e dopo aver aggirato la
    piccola Val Gronio, si giunge alla località Mancafer (m 1285). Qui una sterrata, che passa vicino alla dosso
    utilizzato dagli appassionati di parapendio,
    conduce in pochi minuti alla località Monte
    Farno. Si ritorna al parcheggio e alla S.S. Trinità ripercorrendo
    l’itinerario dell’andata oppure, allungando di un poco, si può scendere
    verso il Pizzo Casnigo (m 1120) e la Valle delle Sponde, inforcando il sentiero 542.  
      
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       Partenza 
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       quota 
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       Arrivo 
       | 
      
       quota 
       | 
      
       dislivello 
       | 
      
       max 
       | 
      
       Tempo 
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       Km 
       | 
      
       Difficoltà 
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       Data 
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      | 
       S.S. Trinità di Casnigo 
       | 
      
       689 
       | 
      
       Pizzo Formico 
       | 
      
       1636 
       | 
      
       947 
       | 
       | 
      
       h. 2.30 
       | 
      
       6 
       | 
      
       E+ 
       | 
      
       22/01/2017 
       | 
      
     
      | 
       Pizzo Formico 
       | 
      
       1636 
       | 
      
       Rif. Parafulmine 
       | 
      
       1536 
       | 
      
       -160 
      + 60 
       | 
       | 
      
       h. 1.00 
       | 
      
       2,5 
       | 
      
       E 
       | 
      
     
      | 
       Rif. Parafulmine 
       | 
      
       1536 
       | 
      
       S.S. Trinità di casnigo 
       | 
      
       689 
       | 
      
       -977 
      +130 
       | 
       | 
      
       h. 2.30 
       | 
      
       9 
       | 
      
       E 
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