Il Monte Pizzocolo (m 1581) è una montagna
delle Prealpi Bresciane e Gardesane che s'innalza
nell'immediato entroterra della sponda bresciana del Lago di
Garda, presso il comune di Toscolano Maderno. La cima è
appuntita e detiene impressionanti pareti rocciose rivolte verso nord. A sud e a occidente i versanti
ripidi sono coperti da boschi e da residui pascoli d'alpeggio mentre quello
orientale, di roccia calcarea, ha una vegetazione diradata. Dalla cima
prendono origine 2 famose creste, quella Sud
e quella Sud-Est, le cui risalite sono
destinate ad Escursionisti Esperti, in special modo la Sud-Est. In vetta si
trova, oltre al classico geolabio con l’indicazione delle montagne comprese
nel panorama, un piccolo bivacco detto
"Due Aceri" ed una piccola
cappella edificata sui ruderi di manufatti risalenti alla Grande Guerra,
dedicata ai caduti della montagna e a quelli di guerra. Dalla cima vi sono
ampie viste panoramiche, è possibile vedere a sud gran parte del Lago di Garda e della
pianura padana fino alla catena degli Appennini, mentre a nord vi è un
panorama della catena delle Alpi, dove si può il gruppo dell'Adamello. Svariati sono
gli accessi ed i percorsi per raggiungere la cima, sostanzialmente
escursionistici. Per Escursionisti Esperti, come già accennato, c’è il
Sentiero delle Creste (Cai 287 e la variante
287G), salendo da Ortello di Sanico e, per solo
alpinisti, il “Sentiero Tre Amici” che dalla località Persegno conduce alla
vetta tramite lo spigolo del versante nordest, così chiamato perché fu
tracciato per la prima volta da tre amici.

Itinerario
In
automobile, partendo da Maderno sul lago di Garda, bisogna seguire la
strada che conduce alla località Sanico (m 339) seguendo Via Montemaderno,
Via Vigole e Via Sanico. Oltrepassato il piccolo abitato si continua sulla stradetta
asfaltata (Via S.Urbano) che è anche Sentiero Cai
206. Proseguendo si superano alcuni tornanti sino a giungere a
Ortello (m 695) indicato da un paletto con
diverse frecce segnaletiche dei sentieri. Qui si parcheggia ai bordi della strada su evidenti slarghi.
Ci
troviamo ancora sulla Via Sant’urbano che subito si lascia, per seguire le
indicazioni del Sentiero 287 con cui si
prende una strada sterrata che si stacca sulla destra, inoltrandoci verso
Oppolo. Seguendo sempre attentamente l’indicazione
287, superati un paio di tornanti, si sale a
mezza costa attraverso un bosco sino ad
arrivare ad un capanno di caccia, dopo il quale termina ed è necessario
proseguire lungo un sentiero, sempre indicato dalla segnaletica puntuale. Rapidamente si giunge ad
un ponticello che sorpassa il solco della
Valle della Prera. Si continua rimanendo alla base di un’ampia zona rocciosa, con la presenza di alcune vie di arrampicata. Poco dopo ci si abbassa leggermente sino ad arrivare in
uno spiazzo panoramico, detto Sopra Seasso (m 858) dove ha inizio la Cresta
Sud. Da qui
si comincia a risalire la cresta che nel
primo tratto è ancora molto erbosa e boscosa sino a un passaggio ghiaioso
dopo il quale l’itinerario si fa più impegnativo e presenta alcuni facili passaggi rocciosi. Dopo aver
superato un altro paletto segnaletico, si
continua ripidamente sulle bianche rocce,
dove un passaggio viene facilitato dalla presenza di una catena. La salita, pur se destinata a
escursionisti esperti, non è mai difficile. Piano piano il panorama, sempre
eccezionale a valle verso il lago, si apre
anche a monte presentandoci tutta la linea
della parte finale, ancora da risalire. Il percorso è sempre molto ben segnato e in circa un’ora e trenta
dall’inizio della cresta, si giunge sino alla vetta del monte, prima della
quale si incontrano gli specchi rotanti di un
anemometro, strumento per misurare la velocità del vento. Il panorama è veramento splendido sul Lago di
Garda. In cima alla vetta, costituita da una
larga e piana cresta è presente un geolabio con tricolore e la croce di
vetta. Poco sotto, come già detto è presente
un piccolo bivacco e una piccola cappella.
Verso nord è ben visibile la catena delle
montagne adamelline, dal Cornone di Blumone alla Presanella. Più in basso,
incastonato tra le montagne è ben delineato il
Lago di Valvestino. A est, oltre il Garda, primeggia il Monte Baldo e il Monte Altissimo di Nago.
Verso nord-ovest si può distinguere il
Guglielmo.
Per
il ritorno si continua verso ovest in leggera
discesa, sul facile sentiero che è sempre il 287
e “sentiero delle creste”, sino al bivio di
Malga Valle dove si prosegue sullo stesso seguendo
l’indicazione per Dosso Le Prade, che si
raggiunge in circa 10 minuti alla quota di 1458
metri s.l.m. Qui troviamo la puntuale segnaletica e si continua sul 287 seguendo l’indicazione “Le Merle” che si raggiunge comodamente in meno di 20 minuti.
Qui al bivio, non si segue più il 287 con destinazione Passo di Spino, ma si prosegue sul 223 per
Paolona di Sopra e Sant’Urbano. Degradando
di circa un centinaio di metri di quota, si raggiunge molto presto la panoramica località “Paolona di Sopra” (m
1241) dove si svolta a sinistra seguendo la freccia segnaletica per
Sant’Urbano (223). Si procede sul sentiero,
prima con direzione est, degradando facili sulle pendici del costone sino a
passare nei pressi del Rif. Cà da Prada (m
1117), poi con direzione sud si raggiunge la
chiesetta di Sant’Urbano (m 876). Ora si seguono le indicazioni per Ortello (Sentiero 206) con cui si passano in sequenza la
località Ortello di Sopra (m 759) e Cà de Cumù (m 719) sino a Ortello (m 695), punto di partenza del giro.
Earth
|
Cartina Gpx
|
Traccia Gpx
|
Cartina Generale
|
Cartina Mapy
|
|
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Ortello
|
695
|
Monte Pizzocolo
|
1581
|
886
|
h. 2:15
|
3,6
|
EE
|
30/01/2022
|
Monte Pizzocolo
|
1581
|
Paolona di Sopra
|
1241
|
|
h. 1:00
|
3,3
|
E
|
Paolona di Sopra
|
1241
|
Ortello
|
695
|
|
h. 1:15
|
3,7
|
E
|
|