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    Il Lago di Lova occupa il fondo di una conca di origine glaciale, a poco meno
    di 1300 metri di quota, tra il gruppo montuoso del Pizzo
    Camino (2491 m) e il monte Mignone (m 1743). L'invaso fu
    realizzato nel 1935 come bacino
    idroelettrico, funzione che assolve tuttora.
    Il bacino, a pieno regime, raggiunge
    un'estensione di 13,3 ettari e un volume massimo di 455.000 metri
    cubi. Tuttavia la quantità di acqua immagazzinata dipende fortemente dalla
    stagione, con un massimo al culmine del disgelo primaverile (aprile,
    maggio) e nei periodi di intense precipitazioni autunnali. Inoltre, per
    diversi mesi dell'anno può risultare almeno in
    parte ghiacciato. Il lago trae alimentazione da due modesti torrenti di
    montagna, che scendono dai rilievi circostanti, ed eventuali eccessi
    vengono scaricati a valle formando il torrente San Fiorino, emissario
    naturale del lago, affluente di sinistra del Trobiolo  
    Il lago di Lova si trova inserito in un ambiente naturale
    tipico delle Prealpi lombarde, con estese foreste di abete rosso
    che incorniciano il bacino sulla sponda
    meridionale. Un ampio pascolo, in leggero pendio, contorna invece il
    lago sul lato settentrionale. Numerose
    costruzioni rustiche costellano i pascoli attorno al lago. Sulla sponda
    occidentale del lago, dove arriva la mulattiera gippabile, è presente un rifugio, solitamente aperto
    nella bella stagione. Poco a monte, oltre una
    cappella in legno, è presente un’area attrezzata per grigliate e alcuni tavoloni con panche di legno.  
    L’accesso a piedi da Borno è sostanzialmente facile e alla
    portata di tutti, anche se la strada (vietata ai mezzi non autorizzati)
    presenta alcuni tratti abbastanza ripidi, ed è fattibile con un’ora al
    massimo di camminata.  
      
    Itinerario 
    Provenendo dalla strada
    che da Malegno arriva a Borno, poco dopo aver superato il ponte sul
    torrente della Valle San Fiorino, bisogna imboccare sulla destra, con manovra
    un poco allargata, la stradina asfaltata di Via Milano dove all’inizio c’è la segnaletica per il lago di Lova e per
    l’azienda agro-ittica S. Fiorino. La via sale verso la parte settentrionale
    del paese e precisamente verso San Fiorino e la località Navertino. Poco
    prima della chiesetta di San Fiorino ci sono numerosi
    parcheggi liberi dove si può lasciare l’auto. Ci si incammina verso nord e superata la chiesa, la via diventa più stretta
    innestandosi poco sopra su un’altra strada che sale da Borno, 150 metri
    prima della località Navertino, dove è presente l’omonimo
    bar-trattoria.  
    Un’evidente divieto e un cartello esplicativo
    indicano che l’accesso ai mezzi motorizzati è autorizzato solo previo
    permesso per mezzi idonei. Qui si può scegliere se proseguire dritti su
    detta strada, che è anche sentiero CAI 82,
    oppure se optare per il percorso alternativo indicato da un ulteriore
    cartello, percorso che in pratica corrisponde a quello “della memoria”. Si
    consiglia vivamente la seconda soluzione: in tal modo si ha il vantaggio di
    percorrere una mulattiera un poco più lunga ma meno ripida e meno
    trafficata come la prima, consentendo anche di effettuare un piccolo
    anello, quando al ritorno si scenderà dalla strada-sentiero principale.  
    Si prende quindi la sterrata a destra, che inizialmente
    pianeggiante si inoltra verso la valle e
    dopo aver superato il torrente inizia a
    salire con moderata pendenza. Si seguono
    sempre i segni rimanendo comunque sulla mulattiera principale. Dopo aver
    superato delle baite ed entrati in un bel
    bosco di abeti, la sterrata effettua un cambio di direzione (verso ovest) sempre immersa nel bosco, sino a
    quando,tramite un breve e ripido strappetto, raggiunge la parte sud-orientale del lago. Non rimane
    che percorrere tutta la sponda settentrionale
    del bacino sino al rifugio ed all’area pic-nic. 
    Per il ritorno si costeggia la parte
    occidentale del laghetto, lasciando alle spalle
    il rifugio, sino a incontrare la strada CAI 82
    con la quale si scende, con grandi visuali su
    Borno, sino a chiudere l’anello al Navertino.  
      
                                                                                                               Cartografia Ingenia               mappa 
     
    
     
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       Partenza 
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       quota 
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       Arrivo 
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       quota 
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       dislivello 
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       max 
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       Tempo 
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       Km 
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       Difficoltà 
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       Note 
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       Navertino 
      Borno 
       | 
      
       940 
       | 
      
       Lago di Lova 
       | 
      
       1299 
       | 
      
       359 
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       h. 1.00 
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       T 
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