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(seconda parte)Sopra i 2000 m

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SCHEDA

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Rifugio Garibaldi (m 2550), alta Val d’Avio

Il Rifugio Garibaldi si trova ai piedi dell’imponente parete nord dell’Adamello (m 3554), nella conca del Venerocolo. E’ uno dei punti di partenza più importanti per le ascensioni all’Adamello e alle cime dell’alta Valle dell’Avio ed è tappa del sentiero N.1. Durante la prima guerra mondiale il rifugio fu trasformato nell’ infermeria Carcano, che faceva parte di un grosso complesso militare costruito nella zona. Il vecchio rifugio rimase attivo fino al 1958, quando venne sommerso dalle acque del lago nato dalla costruzione della nuova diga. Nel 1959 venne inaugurato l’ attuale rifugio costruito dall’ ENEL in sostituzione del più  “storico” vecchio rifugio. E’ raggiungibile da Malga Caldea (Temù) in circa 3 ore.

 

Itinerario: da Malga Caldea (m 1584) e ritorno dal Passo del Lunedì (m 2650)

Uno dei migliori itinerari per escursionismo di alta montagna, con paesaggio e panorami mozzafiato, è sicuramente quello che risale la Valle dell’Avio fino a raggiungere il Rifugio Garibaldi a quota 2550 metri, con ritorno dal Passo del Lunedì (m 2650) e discesa dal Pantano dell’Avio (m 2378).

Parcheggiare a Malga Caldea (m 1584) raggiungibile da Temù. Dalla malga, si risalgono i faticosi tornanti della strada di servizio alle dighe e ci si porta sopra il Laghetto d'Avio. Da qui il percorso prosegue su una comoda sterrata che, con splendidi scorci panoramici, affianca dapprima il grande Lago d'Avio (1900 m) e quindi, sull’Alta Via dell’Adamello (CAI 1), il Lago Benedetto (1929 m). Al termine di quest’ultimo si affronta un breve e ripido gradino roccioso seguendo il sentiero che accosta l'imponente cascata precipitante dal superiore ripiano di Malga Lavedole (m 2047), da dove si può ammirare un impareggiabile paesaggio alpestre. Raggiunta la piana di Lavedole, dominata da un verde pianoro paludoso circondato da coloratissimi rododendri, si attraversa il torrente e sovrastati dalle magnifiche cime dell'Adamello e del Corno Bianco, ci si porta sulla sinistra entrando in Val Venerocolo. Dopo un lungo traversone si inizia a risalere il ripido e faticoso “calvario” (famosa mulattiera militare della Grande Guerra) per superare lo  scosceso versante settentrionale della Val Venerocolo, quindi si arriva finalmente all'omonima diga. Si passa accanto alla caratteristica chiesetta dedicata ai caduti dell’Adamello arrivando poco dopo al rifugio Garibaldi (m 2550 ) ai piedi della maestosa parete nord dell'Adamello. Il paesaggio è impareggiabile anche in veste invernale.                                                                                                                                                                                      

Per il ritorno, tempo permettendo, risulta interessante attraversare la diga e seguire il sentiero n. 1 che, passa sotto la parete nord dell’Adamello (ben visibile qui il ghiacciaio morenico), supera il Passo del Lunedì (da affrontare con cautela) a quota 2650 m, e scende al Pantano dell’Avio che è il secondo lago più grande della Vallecamonica dopo il Lago d’Arno. Sotto le imponenti pareti della diga del Pantano, un sentiero scende verso Malga Lavedole passando accanto a monumentali vecchissimi esemplari di larice e cembro, come il cembro millenario nella foto.

 

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Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Malga Caldea (Temù)

1584

Rifugio Garibaldi

2550

966

 

h. 2.40/3.00

 

EE

13/11/2013

24/08/2014

Nota: il tempo è riferito alla sola salita o all’andata

                                                                              

(seconda parte)Sopra i 2000 m