L’escursione al M. Sobretta (m 3296) si svolge interamente
all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. La montagna domina infatti,
da sud, la Valfurva situata centralmente al parco ed il panorama, eccezionale a 360°, risulta
essere grandioso sul parco stesso e sull’alta Valtellina. La cima si trova a occidente della Valle del Gavia e offre
l’opportunità di effettuare una bella gita, sostanzialmente facile per un
quasi 3300. Il punto di partenza (Ponte dell’Alpe a 2294 m.) è molto
comodo in quanto raggiungibile con la strada del Gavia, sia dalla
Valcamonica sia dalla Valtellina. La
salita alla cima del Monte Sobretta regala, in una bella giornata, scenari davvero indimenticabili.
Itinerario
Parcheggiata
l’auto in uno slargo nei pressi del Ponte
dell’Alpe (m 2294) si seguono le
indicazioni per il M. Sobretta (sentieri
519/565), che viene dato a 3 ore e 20 minuti, inoltrandosi nella
Valle dell’Alpe: lo si segue risalendo per aperti pascoli, e costeggiando
l’omonimo torrente sottostante, sulla sua
sinistra idrografica; Dopo circa 20 minuti si supera una
caratteristica roccia triangolare e si
abbandona la carrereccia che dritta prosegue verso il Passo dell’Alpe,
svoltando decisamente a destra (ometto) e rimontando su tracce un facile costone prativo
al cui termine si incontra un paletto e la
carrereccia che abbiamo abbandonato sentiero 563/565 (vedi cartina) (è
questa l’alternativa per tagliare e acquisire quota più velocemente,
anziché continuare sulla carrereccia che più avanti, ad un bivio, svolta a
destra per giungere al citato paletto con
indicazioni), nulla vieta ovviamente, anziché tagliare, mantenere
la via principale. La
destinazione della stradetta 563 è il resort Sunny Valley, che non seguiamo
perché si abbandona subito il 563. Si segue invece, verso sinistra, il sentiero 565/560 (il 560 è quello che successivamente
giungerà in vetta al Sobretta) col quale in pochi minuti si giunge alla base di un paretone calcareo, dove è
ubicata la grotta chiamata Edelweiss (m
2500), nota fin dalla Prima Guerra Mondiale quando fu utilizzata per il
ricovero delle truppe, da visitare. Dalla
grotta, si riprende il sentiero seguendolo
verso ovest, tra un tripudio di fioriture, sino a raggiungere una
incassata forra dove scorre ripido il Torrente
dell’Alpe. Il sentiero sale in direzione nord-ovest incontrando una freccia segnaletica per il vicinissimo
Ponte di Pietra, in discesa verso sinistra, un
singolarissimo ponte naturale che il torrente, inabissandosi per
fenomeno carsico, ha scavato nei millenni. Poco sotto,un tracciato militare
sale dal Passo dell’Alpe e lo percorreremo in discesa, al ritorno, per
variare l’escursione. Si
continua dritti sul nostro sentiero, sino a raggiungere il punto da cui si
apre uno splendido e vasto scenario, dove centralmente scorre il torrente dell’Alpe. In alto si vede un
lungo crinale su cui non spiccano particolari elevazioni perché appare
omogeneo, per cui da questo punto non si riesce a intuire dove potrebbe
essere la vetta del Monte Sobretta. Poco dopo incontriamo in successione ravvicinata
la segnaletica per Sunny Valley e quella per il laghetto dell’Alpe ed il Monte Sobretta,
(sentiero 562/560). E’ questa la via “normale” per salire al M. Sobretta
che prevede di compiere un arco molto ampio verso nord, sino al versante
che guarda agli impianti di risalita di S.C.Valfurva, per poi raggiungere
il laghetto dell’Alpe, quindi, piegando decisamente a sinistra portarsi al
“sandur” di Sobretta ( il sandur,
voce tratta dalla lingua islandese, viene usata per indicare una vasta
spianata occupata da fondo morenico e percorsa da numerosi corsi d’acqua,
cioè un deserto di origine glaciale). E’ però preferibile abbreviare i tempi,
almeno all’andata, salendo al sandur
in maniera più diretta e percorrere la normale al ritorno: per far questo
ignoriamo quindi le deviazioni a destra, per procedere seguendo una specie
di larga pista, ben visibile, che costeggia sulla destra il torrente. Dopo un tratto semipianeggiante si piega a
sinistra e si supera un tratto ripido che ci
introduce al sandur. Si
ripiega a destra e quindi si procede dritti sulla singolare pista, puntando
verso il fianco di una morena che andiamo a risalire sino ad incontrare la
traccia di sentiero (della via
normale) che proviene da destra, cioè dai dossi erbosi che contornano
il laghetto dell’Alpe, che raggiungeremo facilmente al ritorno da questo
punto. Ora bisogna risalire un versante
morenico molto ripido, seguendo la traccia e
gli utilissimi ometti e con molta probabilità superare qualche residuo
di neve (ad inizio stagione). Si
raggiunge il bordo di un’ampia conca glaciale ed alla nostra destra si vede
un laghetto glaciale quotato circa 2960 metri.
Si procede seguendo i segnavia sino a
mettere piede su un ampio nevaio (a inizio stagione) mentre sopra di
noi si distingue un roccione che risula utile come riferimento. Si continua
quindi seguendo i segnali, spesso costituiti da massi
sormontati da ometti e si va ad aggirare sulla sinistra il roccione
citato. Mentre saliamo si vede bene, sulla sinistra, il ghiacciao meridionale dell’Alpe o quel che
resta, che sale sino alla punta meridionale del Sobretta (m 3271), la cui
risalita è segnalata come poco difficile. Noi comunque pieghiamo
decisamente a destra per andare ad attaccare il
versante di roccette e sfasciumi che ci divide dal crinale. Si continua
un poco dubbiosi perché ancora non si vede nessuna croce, ma pochi minuti
dopo eccola spuntare all’improvviso,
piuttosto decentrata verso destra rispetto
al punto in cui si raggiunge il crinale.
La
vista è grandiosa e spazia dal Gruppo dell’Ortles-Cevedale all’Adamello,
fino alle più lontane cime: ad Est spiccano evidenti Il M. Cevedale, il Palon de La Mare e il M. Vioz
e sotto ecco la Valle dei Forni. A Sud-Est,
sul versante opposto della Valle del Gavia si vede Il Pizzo Tresero, il ghiacciaio Dosegù, la Punta
S. Matteo sino al Corno dei 3 Signori ed il
M. Gavia. A sud domina il possente il gruppo
dell’Adamello e si riconosce il M. Aviolo. A Ovest si distingue il Gruppo del Bernina e la Cima de’ Piazzi, a
Nord, una infinità di cime lontane mentre a
Nord-Est si elevano le suggestive cime
dell’Ortles e degli Zebrù. Guardando in basso, al versante dal quale siamo saliti, scopriamo
un altro laghetto glaciale che durante la salita non avevamo visto.
Si
scende, percorrendo la prima parte più o
meno con lo stesso percorso della salita, magari sfruttando più comodamente,
dove possibile, i nevai invece che la
morena, sino a giungere al punto
dove la via normale, verso sinistra, segue
per il laghetto dell’Alpe (m 2740) che si
raggiunge circa un’oretta dopo dalla vetta. Ora
si scende piegando a destra e poi a sx attraversando una pista da sci
sino a passare sotto l’impianto di risalita “Vallalpe”, dove possiamo
scorgere sotto di noi il resort Sunny Valley.
Prestando attenzione a destra, appena vediamo il cartello del sentiero
naturalistico lo seguiamo e, ripassati sotto all’impianto di risalita,
superiamo dolci balze, raggiungiungendo il
punto dove avevamo abbandonato, all’andata, la via normale per salire
direttamente al Sandur. Punto che si trova poco
sopra al Ponte di Pietra, visto all’andata, che raggiungiamo per intraprendere in discesa il tracciato militare
(565A), col quale, inizialmente incassati nella forra,
raggiungiamo successivamente, alla quota di
2461 metri, il Passo dell’Alpe dove
incrociamo il sentiero 519. Lo seguiamo per pochi minuti ed al successivo cartello seguiamo il 519.2 (anche 519B)
con cui, raggiunta la sponda idrografica destra
del Torrente dell’Alpe, raggiungiamo la
strada del Gavia e l’auto.
P.S. La gita è stata effettuata nel Luglio
2020: durante una più recente escursione (fine settembre 2023) effettuata
da amici, risulta che il percorso è stato ristemato e
segnato eccellentemente, mentre in vetta è stato posizionato il pannello
circolare, tipo rosa dei venti, per l’identificazione delle cime
circostanti, vicine e lontane. In tal modo, la salita al M. Sobretta
risulta sicuramente ancora più facile.
Earth File Gpx
Cartina Gps
mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Ponte dell’Alpe
|
2294
|
Monte Sobretta
|
3296
|
1002
|
|
h. 3.00
|
7,1
|
E/E+
|
18/07/2020
|
Monte Sobretta
|
3296
|
Ponte dell’Alpe
|
2204
|
-1002
|
|
h. 2.50
|
8,6
|
E+/E
|
|