Il Passo Brizio (m 3147) è uno storico e
famoso valico a cavallo del Pian di Neve e
della Val d’Avio. Assieme al Passo di
Salarno e al Passo Adamello,
rappresenta una delle vie più utilizzate per la salita al Monte Adamello (m 3539). Nell’agosto del 2010
è stata inaugurata la nuova ferrata
sommitale, che di fatto ha attrezzato circa 100 metri di sentiero, rendendo più agevole il raggiungimento del passo e
dell’annesso bivacco Zanon Morelli, sia dal
versante della Val d’Avio sia dal Pian di Neve. Questo grazie alle risorse
messe a disposizione dalla Provincia e all’intervento operativo di
AssoRifugi. E’ situato sulla cresta che congiunge la Cima Garibaldi (m
3234) a nord, col Corno Bianco (m
3427) a sud. E’ raggiungibile in circa 2 ore di cammino dal Rifugio Garibaldi, punto di appoggio per
questa piacevole salita. Poco sotto al Passo Brizio, versante Pian di Neve,
è collocato il Bivacco Zanon Morelli. Grande il panorama che si può
osservare, sia sul Pian di Neve e verso il
Corno Bianco, sia sulla spettacolare Val d’Avio
e sulla conca del lago Venerocolo. La salita dalla Val d’Avio, con la
classica partenza da Malga Caldea (m 1584), toccando il Rif. Garibaldi, è
fattibile in circa 5 ore di salita.
Itinerario
La partenza di questa
escursione avviene a Malga Caldea (m 1584) dove si lascia l’automobile, nel
comune di Temù. La prima parte della gita, sino al Rifugio Garibaldi (m
2550) corrisponde a quella già descritta nella relativa Scheda, alla quale si rimanda per i dettagli.
Giunti al bel Rifugio Garibaldi, dopo eventuale sosta
rigenerativa, oppure poco prima di raggiungerlo, è necessario seguire le indicazioni del Sentiero n. 11 (Passo Brizio) inizialmente in comune con
quelle del Sentiero n. 1 (Alta Via dell’Adamello). Dopo aver attraversato la diga dell’esteso Lago Venerocolo, dominato
dal M. Adamello e dalla sua imponente parete Nord, si abbandona l’Alta Via seguendo il già citato Sentiero n.11. Il percorso sale
gradualmente e piacevolmente sino a superare la grande morena terminale della Vedretta del
Venerocolo. Il tracciato è ben segnato ed evidenziato dai segni bianco e rossi mentre si sale tra
spiazzi erbosi, massi e piccoli nevai.
Durante la salita spicca sempre dinanzi a noi la
maestosa parete Nord dell’Adamello, mentre volgendo lo sguardo a
ritroso il panorama si amplia sulla spettacolare conca
del Lago Venerocolo. Ci si porta verso la
base dell’evidente intaglio del Passo Brizio, superando l’ultimo
probabile nevaio (potrebbero essere utili i ramponcini) sino a raggiungere il ripido canalino,
opportunamente attrezzato. In circa 20 minuti dall’inizio della facile ferratina
(l’imbrago potrebbe servire ai più titubanti), si raggiunge il Passo Brizio,
che consente di affacciarsi allo
spettacolare altopiano del Ghiacciaio dell’Adamello, il più grande
dell’Italia. Poco sotto sorge il Bivacco Zanon Morelli e la vista può
spaziare sul paesaggio glaciale.
Per il ritorno si
percorre a ritroso e con attenzione il canalino ferrato
e quindi il sentiero che riporta alla diga
del Lago Venerocolo. La discesa verso i laghi dell’Avio, oltre che col
classico sentiero N.1 può avvenire con la bella variante dal Passo del
Lunedì, un poco più impegnativa ma di sicura soddisfazione (vedi scheda).
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
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Malga Caldea
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1584
|
Rif Garibaldi
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2550
|
966
|
|
h. 3.00
|
|
EE
|
07/08/2016
|
Rif. Garibaldi
|
2550
|
Passo Brizio
|
2147
|
403
|
|
h. 2.00
|
|
EE+
|
|