La Piramide Ovest di Somalbosco (m 3087) è
situata quasi direttamente in alto ad un
vallone parallelo alla Valzaroten (lungo vallone che dal bivacco
Valzaroten sale verso la Cima Monticello con direzione nord), sulla cresta
che divide la Valle di Cané dalla Valle delle Messi. Su alcune cartine sono
indicate due piramidi di Somalbosco, una posta a 3087 metri di quota e
l’altra, più spostata ad est, a metri 3102. L’ascensione a quest’ultima è
possibile solo dalla Valle delle Messi. Per quanto riguarda la ovest,
l’ascensione dalla Valle di Cané, in
questo itinerario, presenta un grado medio di difficoltà, un poco
faticosa ma non difficile. Le eventuali difficoltà vanno riscontrate nella
mancanza, per la quasi totalità del percorso, di un sentiero segnato,
essendo questa una meta anche abbastanza sconosciuta (forse più nota tra gli sci alpinisti),
la cui via si sviluppa quasi interamente in un
vallone appartato (parallelo alla Valzaroten) e abbastanza ripido. Il
percorso non risulta tuttavia essere esposto se non in qualche punto del tratto finale di cresta.
Alla base della vetta, sul versante che degrada verso la Valzaroten, sono
situati i laghetti di Somalbosco, frutto di un cedimento di cresta e pare siano
i laghi alpini posti alla quota più elevata (m 3020/3045) del territorio
bresciano. Il bivacco Valzaroten, anche per questa escursione come per
alcune già descritte, è un passaggio d’obbligo e anche un punto di
appoggio, mentre si consiglia come punto di partenza la località Cortebona
(m 1766) anziché il parcheggio di Cané (m 1520), visto il considerevole
dislivello da superare. Con bel tempo e/o in assenza di nebbie, la vista può spaziare su gran parte
della Valle delle Messi sino al Tresero e al S.Matteo verso nord-est e sulla Valle di Cané e le montagne Adamelline verso sud!
P.S.
La salita a questa cima può avvenire anche utilizzando l’itinerario per la
Cima Monticello tramite la risalita della Valzaroten.
Itinerario
Partendo da Cané (m
1520) o da Cortebona (m 1766) come
consigliato, si prosegue dritti inoltrandosi nella valle e dopo aver
superato una stalla e attraversato il torrente Fumeclo tramite un ponte di
legno, seguendo il classico percorso CAI 165,
si attraversano i pascoli di Plazzo delle
Casere giungendo presto al piccolo ponticello
di quota 1997 metri. Si prosegue ora su sentiero che risale la valle
dal versante orografico sinistro, sino al bivacco
Casere di Valzaroten (m 2208), che si raggiunge circa un’ora dopo dalla
partenza.
Si continua sul
sentiero, per poche curve e quando questo si appresta a superare, verso
sinistra, un torrentello che scende dal vallone
della Valzaroten, lo si abbandona per salire sull’erto
pendio erboso del vallone stesso. Si sale fino alla quota di circa 2400
metri, cercando di mantenere il centro e tenendo come punto di riferimento
i roccioni che si vedono sopra di noi verso
destra. Guardando le rocce non sarà
difficile vedere uno spuntone di forma particolare
che si erge verso l’alto e puntandolo ci si porta sotto le rocce stesse,
individuando facilmente un ripido canalino obliquo (con evidenti tracce di
passaggio, anche di animali). Lo si risale,
senza troppe difficoltà, per una trentina di metri, sino a lambire lo
spuntone di riferimento che lasceremo sulla nostra destra e che offre un belvedere sul sottostante bivacco e sulla
Valle di Cané. Si ottiene così l’accesso allo splendido vallone posto ad
est e parallelo a quello della Valzaroten.
Si obliqua ora a nord-est mantenendosi il più possibile sul terreno erboso, mentre sul crinale alla
nostra destra si vedono tre grandi omettoni,
che al ritorno saranno molto utili per ritrovare senza indugi il punto di
deviazione verso lo spuntone e il canalino, per rientrare sulla Valzaroten.
Si percorre l’avvallamento tenendo il
centro dello stesso, tra pascolo erboso e ghiaioni, che prima di giungere
ad un ripiano si fa particolarmente ripido.
Si oltrepassa una piccola ganda cercando il terreno migliore per proseguire, sempre in
salita ma meno ripidi, sino a giungere a delle
facili rocce che si superano senza troppe difficoltà. Durante la salita
di questo vallone, si tiene comunque come riferimento per la direzione
giusta, una selletta posta a sinistra e in fondo
al crinale che proviene dalla Piramide Ovest di Somalbosco Raggiunta la
selletta a oltre 3000 metri di quota, si possono vedere i sottostanti
laghetti di Somalbosco, che pare siano cinque. In occasione dell’escursione
in questione (Agosto 2018), solo quello posto
alla quota più elevata (m 3045) e più incassato, era ancora colmo di
acqua e in parte ghiacciato, mentre gli altri
erano asciutti. Probabiltà di avvistare i camosci
che si aggirano sui crinali. Per accedere alla cima dal valico, si gira
tutto a destra e si risale per facili rocce,
ma sempre con cautela vista l’esposizione, il
breve crinale che conduce in vetta (m 3087).
Si ritorna seguendo lo stesso percorso fatto in salita, tenendo
presente che in alcuni tratti più scoscesi
conviene zigzagare durante la discesa, mentre risulta importante ritrovare il punto giusto per rientrare sulla
Valzaroten, attraverso il canalino vicino al già
citato spuntone.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Cortebona (Cané)
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1766
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Piramide Ovest
di Somalbosco
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3087
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1321
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h. 3.30
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EE+
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09/08/2018
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