La Punta di Ercavallo (m 3068) è una elegante
montagna situata fra Trentino, Lombardia e Parco Nazionale dello Stelvio,
nonché sulla linea del fronte che fungeva da baluardo difensivo durante la
Grande Guerra. Per la verità le Punte di Ercavallo sono due, perché vi è un’altra culminazione (m 3011) posta più a
nord-ovest della vetta più alta, che nella tradizione locale e su alcune
cartine viene chiamata con tale nome . Comunque queste cime sono situate in
un punto nodale della cresta che proviene da sud e dalla Punta di Montozzo (m 2863), e
che prosegue verso nord-ovest sino al Corno dei
Tre Signori (m 3360). La cima di 3068 metri è sormontata da una rudimentale croce di legno posta sul
culmine di uno sperone roccioso trincerato, dal quale si gode di una immensa vista sulla Valle di Montozzo. In
questa bellissima escursione, il ritorno viene effettuato scendendo nella
valle appena citata, sino a passare dai
laghetti trentini posti alle pendici orientali della Punta di Montozzo.
Intercettato poi il sentiero CAI 111 e
superata la Forcellina di Montozzo si
giunge facilmente al Rifugio Bozzi dal
quale col sentiero principale (CAI 152), si
ritorna al parcheggio.
Itinerario
La prima parte
dell’itinerario, sino al primo dei laghetti di Ercavallo, corrisponde a
quella già descritta nella scheda relativa e già presente nel sito: Raggiungere le
Case di Viso (m 1760) dove si può parcheggiare nell’apposito spiazzo poco
prima del caratteristico borgo, oppure proseguire brevemente su stradina
sterrata sino al parcheggio superiore (area
pic-nic, m 1880). Si seguono le indicazioni
per i Laghi di Ercavallo (CAI 159) e la
stradina militare che dopo l’area pic-nic sale in direzione della Malga
Forgnuncolo, lasciando sulla destra quella che sale al Rif. Bozzi. Ben
presto, sempre seguendo le indicazioni per i laghi, si abbandona la sterratina
per salire verso destra (versante orografico sinistro della valle) sul
pascolo che inizia a diventare più ripido e sassoso. Numerosi tornanti del
sentiero, consentono di superare una zona rocciosa un poco esposta sino a
raggiungere un piccolo pianoro dove una piccola
croce di ferro domina la vallata. Si superano quindi altri due avvallamenti, nel secondo dei quali
è presente una cascatella, sino a
raggiungere la sella che immette nel Piano di Ercavallo (m 2578). Un baitello, detto di Ercavallo, è visibile
sotto di noi a circa una ventina di metri, a lato di un piccolo laghetto
dove spesso è possibile vedere qualche stambecco.
Raggiunti i vicini segnavia che indicano la
direzione per il Bozzi (CAI 102) e quella per il Passo delle Graole (CAI
153), si può decidere, volendo, di impegnare pochi minuti per visitare
almeno i due laghetti di Ercavallo più bassi, posti rispettivamente a quota 2623 e 2645
metri.
Col sentiero 102 si prende la direzione per il Rif. Bozzi
scendendo leggermente sulla comoda mulattiera
militare i modo da compiere il giro della depressione. Improvvisamente
dopo una semicurva della mulattiera, si stacca
sulla sinistra un’altra stradina militare (CAI
117) con la quale si inizia a salire abbastanza ripidi fino a
sfociare nel vallone che scende dalla Punta
di Ercavallo. La stradina militare sale con costante pendenza sino a quando
diventa sentiero, quindi dopo aver superato alcuni ghiaioni e pascoli
sassosi, raggiunge dei baraccamenti militari
posti sotto alcune rocce mentre più in là verso destra appare improvviso un
grande villaggio militare costituito da
numerosi resti di fabbricati in pietra.
Seguendo il sentiero che sale tra ghiaioni,
grotte e resti militari, si giunge alla sella che divide le due Punte di
Ercavallo dove, su di un sasso sono evidenziate
le direzioni rispettive per raggiungerle. Questo è anche un ottimo punto
panoramico con stupenda vista sul lago di Pian
Palù. Andando a destra tra i trinceramenti si raggiunge facilmente la vetta più alta (m 3068). La vista è
impareggiabile: da un lato verso la sottostante
Valle di Montozzo, verso la Valcamonica con Ponte di Legno e verso i massicci dell’Adamello e della
Presanella, dall’altro lato sul Corno dei Tre
Signori e su varie cime del gruppo
Ortles-Cevedale.
Per il ritorno, si
discende inizialmente e per un breve tratto il sentiero, sin dove ci si può
spostare a sinistra per raggiungere il crinale o la
cresta che collega la Punta di Ercavallo a quella del Montozzo. Così
facendo ci si affaccia sull’omonima valle con
ben visibili i laghetti trentini e si individuano le tracce o il punto più conveniente per scendere zigzagando sul ghiaione inizialmente ripido. Poi il percorso
si fa via via più dolce, quindi si passa
vicino ad alcuni dei laghetti citati senza
perdere troppo quota. Puntando l’evidente
Forcellino del Montozzo, si va ad intercettare il sentiero CAI 111
proveniente da Pian Palù, col quale dopo aver scollinato a quota 2618 metri, si cala velocemente al Rifugio Bozzi (m 2475). Non resta che
seguire il facile sentiero che riporta al
parcheggio.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
|
dislivello
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max
|
Tempo
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Km
|
Difficoltà
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Data
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Case di Viso
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1760
|
Punta
di Ercavallo
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3068
|
1308
|
|
h. 3.30
|
|
E+
|
05/09/2017
|
Punta
di Ercavallo
|
3068
|
Rifugio Bozzi
|
2478
|
-590
|
|
h. 1.15
|
|
EE
|
Rifugio Bozzi
|
2478
|
Case di Viso
|
1760
|
-718
|
|
h. 1.15
|
|
E
|
|