image001.gif                                                                                                                                                  

 

   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

DSCN9000_small.jpg

Img. 1

SCHEDA

Cartina_small.jpg

Cartina

 

Cima Nord del Monte Coleazzo (m 3029) da Cortebona (m 1766), Canè

 

Bella e panoramicissima montagna. Il M. Coleazzo, le cui 3 cime raggiungono i 3000 metri di quota, è una elevazione rocciosa situata a nord dell’abitato di Cané e costituisce la parte terminale della dorsale sinistra (orografica) della Val Cané. Quando si parla del Monte Coleazzo bisogna evidenziare che è formato da tre cime ben distinte e separate tra loro, rispettivamente di 3006 m quella ad est, 3029 m quella a nord e 2977 m quella ad ovest. Sulle cartine, comprese quelle militari, viene indicato quale Monte Coleazzo la cima di quota 3006 metri. Alla Cima Est del M. Coleazzo, che ha la particolarità di essere bifida, si può accedere per tre diversi itinerari (impegnativi) che hanno in comune il passaggio dalla malga del Coleazzo.

Alle cime Ovest e Nord del M. Coleazzo, l’accesso, per via normale, avviene esclusivamente dalla Val di Cané!.

 

Itinerario

Raggiungere la località di Cortebona (m 1766), col Sentiero CAI 165, partendo dal parcheggio di Cané (m 1520) oppure, consigliato, arrivare alla suddetta direttamente in auto, ma rispettando l’orario valido per l’accesso, come indicato sul cartello apposito situato nei pressi del parcheggio (entro le ore 9.00).

Dietro la baita di Cortebona, sulla destra e nei pressi di una fontanella, diparte il sentiero che porta principalmente, verso la Malga del Coleazzo e verso il monte omonimo. Inizialmente il sentiero sale il ripido pendio boscoso verso destra. Giunti nei pressi di due baitelli, uno dei quali destinato come mangiatoia per gli animali del parco, si deve seguire il sentiero che sale a sinistra e che porta in un ampio vallone. Giunti ad una curva dove si incrocia una stradina proveniente da destra, si deve girare a sinistra e salire ripidi sul sentiero, fino a tornare nel vallone molto più in alto, dove termina la vegetazione arborea. Su di un grande masso, una segnalazione dipinta su pietra indica la direzione per il M. Coleazzo. Lo sguardo può spaziare sia in direzione della dirimpettaia catena Bles-Mattaciul-Tirlo-Glere, sia in direzione delle montagne adamelline. Si incontra anche una sorgente d’acqua che scende dal ripido vallone. Appena sopra di un centinaio di metri, si apre l’ampio vallone di Stòl, chiamato dai locali “Alèta de la cùna”, caratterizzato dalla presenza di un enorme masso, detto “balù de la scurpiàna”. situato al centro del vallone stesso. Il sentiero tende a perdersi anche se alcune tracce e sporadici omini ci aiutano durante la salita, che comunque deve essere compiuta verso il grosso masso, situato alla quota di 2232 metri. Si continua a salire per pascoli e pietraie sino a raggiungere una conca pietrosa, dove all’inizio della stagione estiva è possibile trovare residui di neve. Con un po’ di fortuna può capitare di osservare, nel cielo che lambisce le creste, il volteggiare dell’aquila. Da qui si vedono in alto sulla destra due canali, colmi di sfasciumi e/o innevati ad inizio dell’estate: quello di destra conduce alla Cima Nord del M. Coleazzo (m 3029), quello di sinistra alla ovest (m 2977). Non è possibile, se non per via in roccia, passare da una cima all’altra, per cui visto che la nord è la più alta ed è anche sormontata da una croce, si punta al canalone di destra, indicato alla base da un evidente paletto bianco. Superato il paletto, ci si infila nel canalone e se ci fosse neve dura potrebbero essere utili i ramponi e la piccozza. Senza neve la salita risulta abbastanza faticosa per la inconsistenza del canalone, fatto di detrito e terriccio instabile. Man mano che si sale, il canale si restringe e diventa più ripido, sino a giungere ad una bocchetta a circa 3000 metri di quota, tra la Cima Nord e la Cima Est. Dall’altro lato si stende ai nostri piedi, circa 1400 metri più in basso, la Valle delle Messi. E’ ben visibile anche una parte dei trinceramenti di Val Massa e la bocchetta stessa (m 2500). Dalla nostra bocchetta infine, si sale a sinistra per lastre poco difficili sino a raggiungere la vetta (m 3029). La Croce è stata rimessa lassù qualche anno fa (forse 2007), dopo che la precedente era precipitata nel canalone, e si tratta di un’opera dell’Artista trentino, Guglielmo Bertarelli. Magico il panorama, che spazia dalle vicine ed aspre creste delle Piramidi di Somalbosco, all’Adamello-Presanella ed all’Ortles-Cevedale.

Il ritorno a Cortebona avviene in circa due ore, con lo stesso percorso di salita, osservando particolare cautela sul canale. Vale la pena soffermarsi, qualche minuto, all’enorme masso incontrato in salita, sul quale non è difficile salire per effettuare qualche bello scatto fotografico.

 

      Earth             file Gpx                                                                                                                        cartina 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Cortebona

1766

Cima Nord del M. Coleazzo

3029

1263

h. 2.30/3.00

EE+

06/07/2019

 

 

DSCN8905.jpg

DSCN8907.jpg

DSCN8911.jpg

DSCN8921.jpg

DSCN8923.jpg

Indicazioni per il Coleazzo

L’Adamello

Salendo verso la

Valle di Stòl

Valle di Stòl

Il grande masso

DSCN8939.jpg

DSCN8947.jpg

DSCN8950.jpg

DSCN8955.jpg

DSCN8957.jpg

Un’aquila tra la Cima Nord e la Cima Est

In cima al canale

La bocchetta di 3000

Panorama dalla bocchetta

Le lastre finali

DSCN8971.jpg

DSCN8983.jpg

DSCN8996.jpg

DSCN8997.jpg

DSCN9001.jpg

La Cima Est del Coleazzo

Sulla Cima Nord del Coleazzo

Sulla Cima Nord del Coleazzo

Panorama verso il Gavia

Le Piramidi di Somalbosco

DSCN9010.jpg

DSCN9013.jpg

DSCN9020.jpg

DSCN9027.jpg

DSCN9029.jpg

Adamello, Plem e

Val d’Avio

La Valle di Caione e il Corno dei 3 Signori

Le impervie creste delle piramidi

Sguardo a ritroso durante la discesa

Sguardo a ritroso

durante la discesa

DSCN9036.jpg

DSCN9039.jpg

DSCN9043.jpg

DSCN9052.jpg

DSCN9069.jpg

Il Corno di Blès

Balù de la Scùrpiana

Balù de la Scùrpiana

Balù de la Scùrpiana

La cresta Blès-Mattaciul-Tirlo

DSCN9070.jpg

DSCN9073.jpg

DSCN9075.jpg

DSCN9079.jpg

DSCN8155.jpg

Panorama

I baitelli

Area pic-nic di Cortebona

Giovani Escursionisti

Cortebona

DSCN0391.jpg

DSCN0441.jpg

DSCN3173.jpg

DSCN3174.jpg

DSCN3178.jpg

Il Coleazzo salendo alla Cima delle Graole

Il Coleazzo dalla Cima delle Graole

Il Coleazzo salendo al Bozzi

Il Coleazzo salendo al Bozzi

Il Coleazzo e a destra

le Graole

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000