Su alcune cartine, a
sud-est della Cima Mattaciul, già illustrata nella scheda relativa, viene
indicata la quota 2832 metri, a
rappresentare una evidente e appariscente
sommità; in altre cartine nemmeno la quota è presente. Eppure questa
elevazione, vista da Cima Rovaia, appare ben evidente tra la Mattaciul (m
2849) e il M. Bles (m 2823). I locali e i cacciatori la chiamano Cima
Tremonti, dal nome della sottostante Valle di
Tremonti. Dalla Cima Mattaciul, tramite un breve tratto di cresta
probabilmente non difficile, è possibile concatenare Cima Tremonti o
viceversa, quindi potrebbe essere un’idea durante un’escursione in zona.
Come per la Cima Mattaciul, si
gode un panorama ancora più vasto che da Cima Rovaia: il versante settentrionale
del gruppo Adamello-Presanella si mostra
nella sua interezza, dalla Cima Aviolo sino alla Cima d'Amola e oltre, con
un incredibile spettacolo di ghiacciai e punte granitiche. Buone inoltre le
possibilità di avvistare branchi di camosci che saltellano agilissimi su
queste impervie balze. Premesso che la salita può avvenire
evidentemente anche da Malga Tremonti tramite
il suo vallone, in questa escursione l’ascesa avviene da Cima Rovaia, partendo da Tu di Vezza
d’Oglio, e quindi la prima parte sino alla Rovaia corrisponde a quella
della relativa scheda od anche alla prima parte di quella per
Cima Mattaciul.
Itinerario
Giunti a Cima Rovaia (m 2525), con percorso
già esposto nelle gite all’omonima cima e alla
Mattaciul, previo il passaggio dal Museo
della Grande Guerra all’aperto (m 2294), si incontra il Sentiero dei
Camosci (CAI 199 EX 99) che proviene dal
passo di Val Canè (da nord), diretto verso le creste di Cima Muralta (verso
est) e quindi verso la Valle di Canè. Da questo
punto, indicato anche dalla presenza di un evidente omino, si gira a
destra inforcando il succitato sentiero, che da quì in poi è stato
recentemente sistemato. Dopo aver perso un poco di quota, tuttavia è
necessario abbandonarlo quasi subito, per risalire sulla sinistra il ripido
ma facile costone, inizialmente su massi e poi frammisto ad erba. In pochi
minuti si raggiunge la soprastante conca
pietrosa, situata ai piedi della Mattaciul a sinistra e della Tremonti
a destra. Si percorre ad intuito e dove risulta più comodo il centro della
conca sino ad intercettare i resti di una vecchia strada militare. La si
segue mano a mano che rimonta sulla destra sino a raggiungere la costola
che scende dalla nostra meta, ed in meno di mezz’ora dalla conca, si
raggiunge un grosso omone che delimita un piano inclinato erboso, ai piedi della Cima
Tremonti. Si seguono le evidenti tracce che in pochi minuti conducono alla cresta est e quindi in vetta (m 2832). Il panorama è notevole in
tutte le direzioni, verso le Cime del Tirlo e
il Passo di Val Canè, verso la Cima
Monticello, il Corno di Pietra Rossa nonché verso le Piramidi di Somalbosco e le Cime del Coleazzo,
verso il vicino Monte Bles e le montagne
Adamelline, verso la Vallecamonica e le
Orobie bresciane, verso le montagne del
Mortirolo, la Valtellina e il Bernina.
Per il ritorno e per
effettuare un gratificante anello, si ridiscende verso
il grande omone e si riprende il sentiero che si dirige verso le pendici del M. Bles. Il tracciato perde rapidamente quota sino a quando si
incontra (porre attenzione) la deviazione sulla sinistra che, tramite un intaglio (Porta Muralta) nella martoriata
cresta, ci consente di affacciarsi sul vallone
vicino, cioè quello situato a sud-ovest del Corno
di Bles. (Ovviamente, anziché deviare si può continuare in discesa sul
sentiero che, dopo aver cambiato direzione verso ovest, in pratica ci riporta a Cima Rovaia). Questa
deviazione ci consente di impreziosire la gita, raggiungendo sempre su
comodo e ben marcato sentiero (CAI 199), il sottostante Biv. Plaza Gerone (m 2213).
Sono passate circa 5 ore dalla partenza e su questo magnifico balcone panoramico, si può godere
della meritata e rinfrancante sosta.
Per il rientro, si
seguono le chiare indicazioni del Sentiero CAI 166A verso Malga
Tremons o Tremonti, che si raggiunge in meno
di mezz’ora su bel sentiero. Dagli ampi pascoli dell’alpeggio è necessario
salire sulla dorsale che scende dalla Rovaia in modo tale da riprendere il
sentiero percorso all’andata. Per fare questo si segue l’evidente sentiero (nord-ovest e poi ovest), che
(purtroppo) ci costringe a riacquistare un poco di quota sino a
intercettare, a circa 70/80 metri sotto al Museo, il sentiero fatto al mattino, col quale
in discesa si torna a Tu.
N.B. Questa deviazione da Malga
Tremonti è necessaria e conveniente in quanto, come già evidenziato per alcune
escursioni in zona, il disastro di alberi abbattuti dal vento, il 28
ottobre 2018, ha completamente compromesso la discesa dalla Val Pisore col
sentiero delle Tre Redaule, discesa che al tempo di questa gita avvenne
regolarmente proprio una settimana prima. Si potrebbe anche scendere sulla
comoda strada di servizio all’alpeggio, sino a Pigadoe, ma così facendo il
giro diventa lunghissimo. Vedere comunque la cartina per le proprie
decisioni.
EARTH Cartografia Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Poco sopra
Tu di
Vezza d’Oglio
|
1280
|
Cima Rovaia
|
2525
|
1245
|
|
h. 3.00
|
|
E
|
21/10/2018
|
Cima Rovaia
|
2525
|
Cima Tremonti
|
2832
|
307
|
|
h. 1.30
|
|
EE
|
Cima Tremonti
|
2832
|
Biv.
Plaza Gerone
|
2213
|
-619
|
|
h. 1.30
|
|
EE
|
Biv.
Plaza Gerone
|
2213
|
Tu
|
1280
|
-933
+100
|
|
h. 2.00
|
|
E+
|
|