Molto bella e panoramica
vetta, il Corno di Bles è situato al
termine della dorsale destra della Val di Cané, sui confini meridionali del
Parco Nazionale dello Stelvio e domina gli abitati di Vione e di Cané,
elevandosi imponentemente sopra di essi. E’ facile riconoscerlo per il suo inconfondibile versante sud, che risulta
essere striato da rocce marmoree. E’ anche uno
straordinario punto panoramico verso il Gruppo
dell’Adamello a sud e le più alte montagne
Valtellinesi a nord-ovest. Da non confondere col più impegnativo Monte Bles (m 2823), posto un
poco più a nord-ovest, la cui ascensione non è possibile per cresta dal
Corno di Bles, in quanto le due cime sono
divise da un “diedro” roccioso molto a strapiombo.
L’itinerario
per raggiunge la nostra meta è un susseguirsi di ambienti alpini diversi: prima baite e malghe
a monte dell’abitato di Vione, poi boschi di
abete e larice, quindi pascoli e
distese di rododendri, infine ghiaioni
prima di raggiungere la fin troppo grande croce
di vetta, alla considerevole quota di m 2755. La salita a questa cima,
inserita come estensione e in
aggiunta alla bella gita ad anello, già
documentata, relativa ai bivacchi di Plaza Gerone e Casine di Bles,
rendono questo itinerario escursionistico, uno dei più soddisfacenti che la
Vallecamonica possa offrire.
Il
raggiungimento della cima non presenta mai particolari o eccessive
difficoltà, se non per il dislivello di sola salita che da Vione risulta
essere sui 1500 metri. Naturalmente l’escursione ad anello e quindi anche
la salita alla vetta (sconsigliata in caso di neve o ghiaccio), possono
essere effettuate in entrambi i sensi, ma si consiglia il senso orario
(come in questa scheda) perché il versante
ovest, più ripido e un poco dirupato, è preferibile che sia affrontato
in salita e che la discesa avvenga dal crinale
sud-est, meno difficile e più solatio; Così facendo inoltre, si ha la
possibilità di effettuare la sosta principale presso le Casine di Bles, il cui bosco adiacente
permette di ripararsi dall’eventuale sole estivo, all’ombra di bei larici,
cosa che il più panoramico e pur bello Plaza
Gerone non offre. Lungo gran parte del percorso, c’è la possibilità di
dissetarsi o fare scorta di acqua fresca, grazie alle numerose fontane che si incontrano.
ATTENZIONE! Aggiornamento
situazione alberi sui sentieri: durante una escursione in zona (maggio
2019) purtroppo si è constatata l’impossibiltà assoluta di percorrere il
tratto che da Size sale verso Malga Tremonti mediante la vecchia mulattiera
indicata col n.70 (il sentiero delle redaule). Quindi per raggiungere Malga
Tremonti bisogna rimanere sulla mulattiera principale evitando la
deviazione per Marzen al secondo crocifisso, in pratica accorciando
l’escursione. Nella mappa allegata si evidenzia il tratto allo stato
attuale impossibile e quello sostitutivo.
Itinerario
Si parte dal paese di Vione (m 1246), come già indicato
nell’escursione ad anello dedicata ai bivacchi di Plaza
Gerone e Casine di Bles. Riepilogando nuovamente con fotografie tratte
dalle 2 escursioni, estiva e autunnale 2017, fatte ad hoc, ci si porta
nella parte superiore dell’abitato e si
imbocca sulla sinistra la Via Premia, inizialmente asfaltata, con la quale
superata una grande santella, si raggiunge
successivamente un bivio (crocefisso) con
alcune indicazioni segnalate da frecce e da scritte sul muro. Si prende
verso sinistra per Margine di Vione (Marzen) e raggiunto un altro bivio, sempre con crocefisso, si prosegue sulla
carrozzabile con la quale si raggiunge Pigadoe (m 1622). La mulattiera
verso sinistra sale verso l’alpeggio di malga Tremonti passando dalla
località Fossa (m 1895)…
si
mantiene la sinistra, rimanendo sulla bella
mulattiera che quasi in piano conduce
in pochi minuti al bel gruppo di casine caratteristiche, che formano
appunto la località Margine. Ci si inoltra
quindi nel bosco rimanendo sempre sulla strada principale e, incontrato
sulla sinistra un tavolo con panche, si tiene
la destra al vicino tornante, per proseguire poi dritti verso il bosco
dove quasi subito l’erbosa stradetta si biforca; si tiene la destra ignorando la segnalazione per Size e si
continua sulla mulattiera che all’ombra dei larici, dopo alcuni ripidi
tornanti, incontra una poco evidente deviazione verso destra, ma segnalata
opportunamente da una freccia su paletto giallo,
con l’indicazione per Malga Tremons (70) e col tempo necessario per
raggiungerla (eccessivamente sovrastimato). Ora il percorso è decisamente in salita e attraversa tre
radure, segnalate opportunamente dal toponimo (redaula) inciso sulla rispettiva
pietra, fino a raggiungere una grande traccia che poco dopo)
si
immette nella carrozzabile proveniente da Vione, con la quale,
risaliti alcuni tornanti e un buon tratto diritto,
…si
raggiungono i pascoli di Malga Tremonti o
Tremons (m 2123). L’ alpeggio è
situato su un bel balcone panoramico verso la
Vallecamonica e le montagne dell’Adamello, con ampi pascoli che ad ovest raggiungono le bonarie pendici
orientali di Cima Rovaia (m 2525), mentre a est
sono delimitati dal dirupato versante occidentale di Cima Muralta (m 2523).
Dalla malga si segue il marcato sentiero verso est, che si inoltra
nel bosco di larici, incontrando quasi subito una biforcazione segnalata da un cartello: si
ignora la deviazione a destra, il cui sentiero continua quasi in piano
verso le Case di Bles passando da Plaza del Vecc, ma si imbocca a sinistra
il bel sentiero che sale in moderata salita, fino
ad uscire allo scoperto e raggiungere i pascoli di Plaza Gerone dove,
alle pendici meridionali del Corno di Bles, è adagiato un grazioso bivacco, dotato all’esterno di
tavolo con panchine e di una fontana; un’altra
panchina, in posizione panoramica verso l’alta Vallecamonica e le
montagne dell’Adamello, invita alla contemplazione del grandioso paesaggio.
Nei pressi della carina
costruzione e della fontana, la nuova
segnaletica indica le varie destinazioni coi relativi sentieri
numerati: verso ovest (sinistra), il tratto appena percorso, per malga
Tremonti, verso est (destra), il comodo
sentiero semipianeggiante (CAI 199) che in circa 20 minuti conduce all’area
archeologica di Tor dei Pagà, cioè l’alternativa
facile per le Case di Bles qualora si volesse o fosse necessario
evitare la salita al Corno. Per la cima invece si
imbocca in salita (nord) il sentiero (CAI 199)
col quale si inizia a risalire il vallone che la separa da Cima Muralta. La
traccia, ben evidente e ben segnata, tra
roccette e magri pascoli, supera prima una conca pietrosa e quindi, dopo
alcuni ripidi zig zag raggiunge una seconda
zona pietrosa molto più grande, dove al suo limitare superiore sinistro
(ovest) incontra un bivio, opportunamente segnalato
su un grosso masso (m 2520 circa): a sinistra il 199 (Sentiero dei
Camosci) prosegue verso Cima Rovaia passando da Porta Muralta, a destra la
sua variante (CAI 199A), quella da seguire, oltrepassa il pietrame per portarsi sui ripidi pendii che scendono dal Corno di Bles.
Inizia quindi la faticosa salita su
sentierino ben tracciato, ma molto ripido e a
tratti esposto, dove bisogna porre la dovuta attenzione, col quale si raggiunge la vetta (m 2755),
sormontata da una vistosa croce. Alcune
foto danno l’idea della panoramicità della cima: image_1
Il Monte Coleazzo e il Tonale, image_2 Il
Passo di Val Cané fino al Monticello, image_3
naturalmente l’Adamello, image_4 la
Vallecamonica fino a Edolo e le Orobie, image_5
Il Pianaccio e la Valtellina, image_6 le
montagne sopra i Seroti e il Bernina, image_7
Il vicino Monte Bles.
La discesa avviene
seguendo i segnavia, dal versante sud-est
della montagna, il cui crinale strapiomba nella
Val di Cané, ponendo attenzione
nella parte superiore per la presenza di alcuni ripidi e franosi sfasciumi,
quindi la discesa si addolcisce e si raggiunge la
zona archeologica di Tor dei Pagà (m 2235), situata a ridosso della Val
di Canè. Visitati i ruderi risalenti
all’epoca di Carlo Magno, si seguono le
indicazioni per le sottostanti Case di Bles (m 2078), che si
raggiungono in pochi minuti, su comoda ed erbosa mulattiera (CAI 166). Queste “casine” sono costituite da due costruzioni poste su livelli differenti,
di cui la superiore è stata riadattata a bivacco. Inoltre sono presenti tavoli e panchine, nonché una fontana con
acqua freschissima.
Per ritornare a Vione
dalle “casine”, la via più veloce sarebbe quella di continuare rimanendo
sulla mulattiera (CAI 166), ma risulta interessante spendere qualche minuto
in più, per passare dal Roccolo di Arnaldo e da Case Saline; per far
questo, bisogna risalire di pochissimi metri sul percorso col quale siamo
arrivati e inforcare, tenendo la destra, un
bel sentierino inizialmente in piano, che
con direzione est scende presto ad
intercettare la mulattiera (CAI 184). Si cala quindi al
Roccolo di Arnaldo (m 1853) e successivamente al crocevia della località Saline (m 1665), sopra Cané. Qui si ignorano
le due strade sterrate che scendono verso sinistra e verso il paesino, ma
si prende quella a destra che è anche CAI 3,
inizialmente in lieve salita (tenere come riferimento anche il cartello
delle ciaspole). La bella mulattiera, a
tratti erbosa, si inoltra nel bel bosco con direzione ovest e velocemente
passa dalla località Doc (m 1586),
giungendo infine alla sottostante e bellissima
località di Premia (m 1488). Da lì si prende, senza sorta di dubbio, la
strada che in discesa ed in poco tempo, chiude l’anello poco sopra
l’abitato di Vione.
Il giro ad anello, senza
la salita al Corno di Bles, è percorribile per gran parte dell’anno e con
difficoltà che al massimo sono escursionistiche. Si consiglia però, vista
la moltitudine di stradine e mulattiere che caratterizzano la zona, di
utilizzare l’annessa cartina
o mappa.
Cartografia Ingenia
mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Vione
|
1246
|
Plaza Gerone
|
2213
|
967
|
|
h. 2.30
|
7
|
E
|
05/10/2017
|
Plaza Gerone
|
2213
|
Corno di Bles
|
2755
|
562
|
|
h. 1.20
|
2
|
EE
|
Corno di Bles
|
2755
|
Case di Bles
|
2078
|
-677
|
|
h. 1.20
|
3
|
EE
|
Case di Bles
|
2078
|
Vione
|
1246
|
-832
|
|
h. 1.30
|
6
|
E
|
Nota: il tempo è riferito alla sola salita o
all’andata!
|