Il Monte Bruffione (m 2664) è fra le montagne
più importanti del massiccio meridionale dell’Adamello e si eleva ad est
della piana del Gaver. Offre una salita in ambiente selvaggio e solitario,
la cui ascensione, anche se piuttosto ripida, risulta sostanzialmente
facile, vista la sua struttura piuttosto aperta. In questa escursione,
viene risalito dalla valle situata a sud-ovest
dello stesso, mentre il ritorno viene arricchito dal concatenamento col
vicino Monte Boia (m 2582), andando infine
a terminare con uno spettacolare anello nella Piana
di Bruffione. Dalla sua vetta, i panorami e
le vedute sulla parte meridionale del Parco dell’Adamello, risultano
davvero ampi.
Itinerario
L’inizio dell’escursione
corrisponde alla bella gita, già documentata, relativa al Bivacco Bruffione e ai laghetti: Raggiungere in auto la piana del Gaver, località montana
dell'alta Valsabbia, scendendo dal Passo Crocedomini se si proviene dalla
Valle Camonica, oppure provenendo dal Lago d'Idro e Bagolino, se si
proviene da Brescia. Si parcheggia nei pressi del bar Bruffione (m 1480), dove, a brevissima
distanza, una corta strada sterrata scende al sottostante torrente Caffaro, che si attraversa mediante
un ponte. Invece di proseguire a destra lungo la sterrata che porta alla
Piana di Bruffione ed agli omonimi laghetti, si tiene la sinistra seguendo
la segnaletica per il Sentiero 401 dir
(direttissima). Si supera verticalmente un prato sino a prendere l’evidente
sentiero che ripidamente, con alcuni tornanti stretti, sale nel bosco. Si attraversano alcune radure giungendo in 40 minuti al cascinello Malghetta (m 1705). Si prosegue,
tra radi abeti e larici, sbucando
improvvisamente sui pascoli di malga Retorti
(rudere), situati alle pendici sud-occidentali del Monte Bruffione. Si
seguono sempre i ben visibili segnavia
bianco-rossi del Sentiero 401 dir, che sale sul versante erboso della
valle (sinistro idrografico) tra rocce
sparse e ruscelletti. Si passa lungo alcune cenge erbose e balze di roccia, oltre le quali si sale tra grandi blocchi di granito sino a giungere
nei pressi di un piccolo laghetto. Da qui
il panorama è magnifico verso il Cornone di
Blumone, verso il Frerone, la Cima delle
Terre Fredde e la sottostante conca che ospita il Lago della Vacca. Dal
laghetto si sale ancora faticosamente il pendio,
fatto di rocce e detriti, sino ad arrivare pochi
metri sotto il Passo Boia (m 2512), dove si
incrocia il Sentiero 401 proveniente dalla Piana di Bruffione. Si
continua verso sinistra, per risalire la facile
cresta di rocce che conduce alla piccola
cima del Monte Bruffione (m 2664). Qui si trovano i resti semi-interrati
di una piccola fortificazione, oltre alla
grande croce metallica di vetta ed un’ altra piccola
croce posata dagli Alpini del Gruppo di Condino. Dalla vetta si gode di
un fantastico panorama, che spazia dalle
Prealpi Lombarde alle Alpi Trentine, oltre naturalmente al vista verso
il vicino Cornone di Blumone e verso l’Adamello.
Dalla cima si ridiscende sino al bivio per il
Passo Boia, che si raggiunge risalendo un breve
canalino ripido, ma non difficile. Raggiunti
il crinale, si segue il sentiero segnato, che passa leggermente sotto
la cresta di unione al Monte Boia per aggirare uno sperone impervio,
rimanendo sul lato orientale della stessa. Nel tratto dove il pendio
sottostante è più scosceso, più segmenti di
corda lungo il sentiero, rassicurano l’escursionista in eventuali
difficoltà, molto utili in presenza di residui di neve. Ripresa la cresta, si risale infine la facile cresta nord del Monte Boia, che si raggiunge in circa 40 minuti dalla cima del M. Bruffione. Su una piccola lamiera ferrosa, il CAI di Bagolino ci
ricorda che siamo alla quota di 2582 metri.
Si continua seguendo i
segnavia del sentiero, non presente sulle mappe probabilmente perché nuovo,
che subito inizia a scendere ripidamente sulla pala
sud-est del M. Boia. Il tracciato non scende comunque troppo di quota
perché, mantenendosi sulla destra, punta ad
un goletto situato tra le propaggini sud del M. Boia e l’evidente
elevazione di Punta della Ecie (m 2388). Raggiuntolo dopo breve risalita, si entra
nella bella valletta che scende verso Malga
Casaiole, situata sotto al Monte Mandre Vaimane (m 2153). Scendendo, si incontrano dopo circa 10 minuti le segnalazioni dei sentieri, si prosegue col
401 su un bel corridoio erboso, calando
infine a Malga Casaiole (m 1958). Il
tracciato, segnato anche da paletti scende
alla piana di Bruffione raggiungendo Malga Bruffione di Sotto (m 1750). Ancora poco
più di mezz’ora, su facile mulattiera si ritorna al Gaver e alla macchina,
sempre su segnavia 401, che in questo tratto è anche 425.
Cartina GeoresQ Hearth Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
|
quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Bar Bruffione
Gaver
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1485
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Monte Bruffione
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2664
|
1179
|
|
h. 3.00
|
|
EE
|
14/10/2017
|
Monte Bruffione
|
2664
|
Monte Boia
|
2582
|
|
|
h. 0.40
|
|
EE
|
Monte Boia
|
2582
|
Bar Bruffione
Gaver
|
1485
|
|
|
h. 2.30
|
|
EE/E
|
|