Escursione impegnativa
La Cima
Sablunera con i suoi 2604 metri di altezza è una delle cime più alte
del Comune di Cimbergo, ma risulta essere anche poco conosciuta e
frequentata. Geograficamente costituisce una porzione dello spartiacque che
separa la Conca del Volano, a Nord-Est
di Cimbergo, dal Lago
d’Arno; Il Passo di Sablunera (m 2525), l’ha divide a sud dalla accidentata costiera delle Cime del Volano (m
2574_2601_2730) la quale, con andamento sud-est raggiunge il Forcellino del
Dosso (m 2692), ai più conosciuto perché situato poco sopra il Biv. Cai
Macherio e che consente di scendere verso il Lago d’Arno col Sentiero Cai
140. Il Passo della Porta (m 2438), invece,
l’ha divide a nord dalla costiera
Cime delle Basse\Cime Berbignaga, anch’esso conosciuto perché consente
di scendere al Lago d’Arno col Sentiero Cai
78. La posizione di privilegio in cui è collocata la rende una delle cime più panoramiche della media Vallecamonica.
L’escursione risulta
impegnativa, non tanto per il dislivello positivo che tutto sommato si
attesta sui 1100 metri mentre lo sviluppo tra andata e ritorno è di circa
16 km, ma per il tipo di itinerario che nella seconda parte (dal Passo
della Porta alla vetta e viceversa) può essere considerato Itinerario
Alpino Impegnativo, dove nel tratto finale sia in salita ma ancor più in
discesa, è necessario piede sicuro (utili i bastoncini).
La zona è forse più
conosciuta agli esperti di mineralogia per la varietà e quantità di
minerali affioranti sulla cima e sulle sue pendici.
Itinerario
Dal paese di Paspardo
tramite la stradetta a pagamento, comunque abbastanza ripida specie nel
finale, si può raggiungere la località Zumella (m 1510) dove conviene
parcheggiare in uno slargo, proprio al bivio
che verso sinistra conduce al Rif. Colombè. Ci si incammina invece verso
destra, direzione
baite Nicol, segnavia CAI 78.
L’incredibile sagoma del Pizzo Badile (m
2435) ci sovrasta da sud mentre volgendo lo sguardo a occidente spicca la
più lontana Concarena. Si cammina in piano
per circa mezzo km superando le Baite Nicol sino alla vicinissima località
Colom (m 1535), dove si ignorano le indicazioni della Via dei Rifugi,
inforcando verso sinistra (freccia
Passo della Porta), in salita, la
mulattiera pavimentata, sempre CAI 78. Guidati
dai segni, poco oltre, si entra nel bosco dove il sentiero di origine
militare inizia una graduale e costante salita, fatta di continui tornanti
e controtornanti. Dopo alcuni di questi, si esce dal bosco, mentre il
sentiero continua il suo incessante zigzagare nel risalire il versante orografico destro della Valle di
Nicol, solcata dal Torrente Re. Il dislivello da superare è notevole ma la
natura militare del percorso rende meno faticosa, seppur più lunga, la
salita altrimenti ripidissima. Il Pizzo Badile
ci tiene costantemente sott’occhio, mentre il
panorama si amplia sempre di più verso la media e bassa Vallecamonica.
Dopo circa 2 ore, una trentina di tornanti e
circa 800 metri di dislivello, il sentiero
volge a destra (est) passando sotto la Cima delle Basse centrale, lambisce
la Porta di Zumella (m 2419), passa sotto alla Cima delle Basse sud e con un’ultimo strappetto raggiunge il Passo della Porta (m 2438). La fatica fatta
sin qui, viene ripagata dal grandioso paesaggio che si può ammirare, sia sulla Vallecamonica ma in maniera grandiosa sul sottostante Lago d’Arno
sovrastato dalla Cima Campellio, verso la Valle Adamè e la Cima Meridionale
del Dosson e verso il Carè Alto.
Inizia la parte più
impegnativa e avventurosa dell’escursione, nonché intrigante per l’ambiente
selvaggio e sperduto in cui ci si trova, dove difficilmente si incontrerà
qualcuno. Si comincia a scendere sul ripido Sentiero
78 per una cinquantina di metri, sino ad abbandonarlo verso destra quando
si incontra, su una roccia, la freccia rossa
per Sablunera. Si traversa su roccioni, a saliscendi, sotto il versante est
della cresta, mentre il panorama sul Lago
d’Arno e tutto intorno rimane suggestivo. Dopo un breve tratto di
ripida salita, dove è necessario l’uso delle
mani per superare una cengia esposta, e dopo aver aggirato un piccolo
vallone, il percorso continua alternando brevi
salite e discese per aggirare o superare i vari ostacoli rocciosi,
cercando di seguire gli sporadici ma utili segni e
omini. Si prosegue in questo selvaggio mondo roccioso, sempre in
direzione sud, mentre davanti a noi,
lontano, si erge il M. Frisozzo (m 2897), il più elevato del Comune di
Cimbergo. Il percorso, dopo una salita, pare
voler raggiungere il crinale che precede la cresta rocciosa nord di
Cima Sablunera, probabile alternativa per la vetta con tratti di
arrampicata, ma poi prosegue in leggera discesa. Il sentiero, ora ghiaioso e sabbioso, si fa strada sul
magro pascolo delle pendici orientali della cima e senza perdere quota inizia ad aggirare la montagna. Comincia ora
il tratto più ostico (circa 30 minuti), dove è necessario seguire
attentamente i segni che ci guidano, zigzagando, sul percorso più ottimale
per superare il ripidissimo costone e raggiungere la cresta sud della cima.
Dalla cresta, molto esposta, si continua
sul suo lato ovest (verso valle) percorrendo una ripida
cengia che costeggia un roccione, fortunatamente per pochi metri, sino
alla panoramica Vetta (m 2604).
Il panorama è davvero
unico in tutte le direzioni e gli scatti si sprecano per immortalare i vari
paesaggi che l’obiettivo può inquadrare. E’ possibile, volendo, percorrere
qualche decina di metri sullo stretto ma comodo
crinale per cogliere immagini da più angolazioni possibili, da
fotografare o ammirare: dall’Adamello al Carè
Alto, verso la Concarena e la Presolana,
sul Pizzo Badile e la Vallecamonica, verso
il Frisozzo e Tredenus, verso il M. Campellio e il Re di Castello, sul Lago d’Arno, verso il
Bernina, verso il Baitone, Plem e Adamello,
La soddisfazione per
l’inconsueta cima conquistata, non cancella però la preoccupazione per il
ritorno, che deve essere fatto a ritroso, in special modo riferita alla discesa dei primi 150 metri di quota, da farsi
con calma e cautela e dove l’uso dei bastoncini, in taluni punti, può
rivelarsi utilissimo. Superata la parte
difficile si prosegue, seguendo sempre
i segni e ometti, verso il Passo della
Porta, mentre il panorama risulta sempre
spettacolare. Giunti al valico, dove il paesaggio invoglia ancora qualche scatto, si ripercorre in discesa, il
sentiero militare coi suoi innumerevoli tornanti, che pare non finire mai, sino alle baite.
Earth File Gpx Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
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quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Zumella
|
1510
|
Passo
della Porta
|
2438
|
928
|
|
h. 2.30
|
6,6
|
E
|
20/10/2021
|
Passo
della Porta
|
2438
|
Cima Sablunera
|
2604
|
166
Senza i saliscendi
|
|
h. 1.30
|
1,7
|
EE+
|
Cima Sablunera
|
2604
|
Passo
della Porta
|
2438
|
-166
Senza i saliscendi
|
|
h. 1.20
|
1,7
|
EE+
|
Passo
della Porta
|
2438
|
Zumella
|
1510
|
-928
|
|
h. 1.40
|
6,6
|
E
|
|