Il Pizzo Camino, chiamato Pis Camì in dialetto
camuno, è una montagna delle Prealpi Bergamasche. E’ situato, assieme alla
Concarena e al Cimon della Bagozza, sulla dorsale montuosa che divide la
media Valle Camonica dall’alta Val di Scalve. I versanti sud e est appartengono
amministrativamente alla Prov. di Brescia, quelli nord e ovest a quella di
Bergamo. A nord-est, il passo di Varicla (m
2097) lo divide dal Monte Sossino (m 2399),
a sud invece il crinale rimane sopra i 2200
metri sino alla Cima Moren che con i suoi 2418 metri è la seconda vetta del
gruppo per altezza. Le Vie di salita normali per raggiungere la vetta del
Pizzo Camino sono due, una dal versante Camuno
(NE) e l’altra dal versante Scalvino (SW),
entrambe lunghe e faticose con difficoltà EE, se in assenza di neve o
ghiaccio, altrimenti diventano alpinistiche. In questa bella e lunga
escursione, l’ascesa alla vetta del Pizzo Camino avviene dalla
Vallecamonica mentre la discesa dalla Val di Scalve. Si conclude
l’impegnativo anello, sfruttando il Sentiero 83 di recente sistemazione,
col tratto che dal Passo di Corna Busa
conduce al Passo del Costone e quindi al Rif. S.Fermo. La bellissima salita avviene in ambiente
selvaggio e quasi "dolomitico", da effettuarsi
preferibilmente con tempo stabile, facendo particolare attenzione al canale finale per la caduta di sassi. Meglio
se si può partire al mattino molto presto dato che le nuvole risalgono le
pendici della montagna già di primo mattino. La ripidità del terreno e dei
canaloni, la presenza di passaggi su roccia e l´esposizione di alcuni
tratti, rendono la salita da tale versante più difficile rispetto a quello
scalvino, che verrà utilizzato per la discesa. Questa escursione è
consigliabile solo ad escursionisti esperti.
E’ preferibile
raggiungere come punto di partenza lo spiazzo situato alle pendici del Monte Arano (m 1500) mediante
auto 4x4, previo pagamento del permesso presso il distributore automatico
situato a Borno, in modo da risparmiare tempo e dislivello (circa 500
metri) per questa escursione lunga e impegnativa, altrimenti, con partenza
da Borno (zona Navertino) seguire le indicazioni per il Rif. Laeng.
Itinerario
Parcheggiate le auto nell’ampio spiazzo ai piedi del Monte Arano, si segue la sterrata (CAI
82A) in direzione nord, che in moderata pendenza conduce al vicino Roccolo di Tabachì (m 1560). Si seguono le
indicazioni del sentiero ed in circa 40
minuti dalla partenza, si raggiunge il grazioso
Rifugio\bivacco Laeng ( m 1760). Durante il facile avvicinamento, il
paesaggio ci offre pregevoli panorami sul M.
Sossino, verso il Cimone della Bagozza e la
Concarena, e naturalmente verso il Pizzo
Camino che imponente si erge dietro al
rifugio. Oltre il rifugio, il sentiero risale la montagna in direzione
ovest, fino ad incrociare quasi subito un bivio
con le opportune indicazioni. Al successivo
bivio si tiene la destra (CAI 82A-83) e
subito dopo si incontra l’ultima segnaletica,
dove si ignora la deviazione per il passo di Varicla, svoltando a sinistra
(sentiero 82A). Fin
qui l’escursione è facile e dal parcheggio è passata solo un’oretta.
Il sentiero, ben marcato e ben segnato, conduce alla base
di un ghiaione che si risale tenendosi sulla destra, rimanendo comunque sulle evidenti tracce,
nonostante il percorso sia diventato nel frattempo veramente ripido. Si sale zigzagando su terreno misto erba e rocce friabili sino ad
affrontare delle ripide roccette che si superano anche con l’ausilio di
alcune staffe metalliche. Oltre questo tratto,
da affrontare con particolare cautela in caso di discesa, si raggiunge una
selletta a circa 2100 metri di quota. Si prosegue a sinistra su di un
facile crinale che adduce ad un altrettanto facile
e largo canale, oltre il quale il sentiero tende a sinistra per
effettuare un mezzacosta. Raggiunta una
selletta, si scende brevemente sino a raggiungere la base di un canalone abbastanza esposto, le cui
roccette si risalgono senza particolari difficoltà, sino alla sommità del
canalone stesso. Ora si comincia a vedere la
cima del Pizzo Camino. Un altro mezzacosta raggiunge le ultime facili roccette che si risalgono,
seguendo i puntuali segni, sino in vetta, sormontata
da una piccola croce (m 2491). Il Panorama è maestoso sulle Orobie e su gran parte delle montagne bresciane, mentre la vista sulla Cima Moren e sulle vicine ardite creste
è particolarmente suggestiva.
La discesa verso la Valle di Scalve avviene con prudenza
(sentiero 423),
specie nella prima parte, quando dalla forcella del Camino, è necessario
scendere su di un ripido e lungo canalino
roccioso, piano piano, di
roccetta in roccetta, utilizzando le mani quando conviene per fare disarrampicata. Dopo circa un’ora si raggiunge l’ampio ghiaione, dove la
ripidità diminuisce, ma la cui discesa è resa comunque impegnativa
dall’infimo ghiaiettino del sentiero, che si mantiene a destra e a ridosso delle rocce. Forse
converrebbe stare più al centro dove è possibile lasciarsi a tratti,
scivolare nella ghiaia. Terminato il ghiaione, la
cui visione dal basso è veramente suggestiva destando al contempo anche
soggezione, il sentiero si addolcisce e taglia a mezza costa verso il Passo di Corna Busa (m 1942). La
parte più delicata e impegnativa è ormai terminata, anche se il Rif. San
Fermo, prossima meta per la meritata pausa pranzo, è ancora lontano. Poco
sotto al valico, si incontrano le segnalazioni
del sentiero (recentemente sistemato) per il Passo del Costone e per il
Rif. San Fermo; il sentiero è il N. 83. Il percorso, con alcuni saliscendi
e mantenendo la quota, percorre con direzione sud le pendici occidentali
del Pizzo Camino, di Cima Moren e della Corna di San Fermo, aggirando in
ultimo le terminazioni rocciose delle Pale, sino a raggiungere finalmente il Passo del Costone (m 1937). Bellissimo il
panorama offerto dalla Corna di San Fermo.
Ancora poche decine di minuti e si
raggiunge il Rifugio San Fermo (m 1866),
recentemente ampliato e restaurato, dove si
consiglia la degustazione dell’ottima cucina. In meno di un’ora, tramite la sterrata (sentiero
82), passando da malga Moren, si chiude
il lungo anello.
Cartina
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Pendici del
M. Arano
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1500
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Pizzo Camino
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2491
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991
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h. 2.30
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EE+
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16/10/2019
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Pizzo Camino
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2491
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Passo di Corna Busa
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1942
|
-549
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|
h. 1.40
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EE+
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Passo di Corna Busa
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1942
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Rif S. Fermo
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1866
|
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h. 1.30
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E
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