La Costa di Val Bona divide l’omonima valle a sud-est, dalla Valle di Stabio a nord-ovest. E’ a tutti gli
effetti un costolone che si innesta tra il facile
crinale del Monte Trabucco (m 2228) e la “Scodèla
del Frér”, quel suggestivo anfiteatro morenico situato alle pendici del M.
Frerone (m 2673). Lungo almeno 2 km, risulta erboso e meno ripido sulla Val
Bona, mentre al contrario, è roccioso e molto
dirupato sulla Valle di Stabio. La quota 2415, la più alta, situata all’inizio (sud) della costa,
rappresenta la nostra meta e sulle cartine
viene chiamata Costone di Val Bona. L’escursione ad anello, che può essere
effettuata ovviamente in entrambi i sensi con partenza da Campolaro, viene
qui proposta in verso antiorario, anche perché nel Sito è già presente una gita al M.
Trabucco con percorso simile, seconda
meta di questa escursione, la cui descrizione contempla il verso
orario.
Itinerario
Salendo con la strada provinciale che conduce in Bazena e al Passo
di Crocedomini, superata la
località Dalmone (m 1406) e l’Albergo Alpino, subito dopo un tornante
destrorso si prende la carreggiabile che quasi pianeggiante conduce alla
vicina Campolaro (m 1442) dove è possibile
parcheggiare oppure, superate le case dopo 700 metri, raggiungere il
ponte al tornante sul torrente val Bona,
vicino ad una piccola area pic-nic, e lasciare l’auto in uno slargo.
Superato il corso d’acqua si continua sulla larga strada, in moderata
salita, inoltrandosi nel bosco sino a raggiungere quasi subito un’ampio
spiazzo, solitamente usato dai boscaioli. Si
ricorda che ci troviamo sul Sentiero 601 ex n.1
(Alta Via
dell’Adamello) che andremo a seguire per buona parte della
salita. Seguendone quindi le indicazioni, si svolta decisamente a sinistra
(nord) su
un’altra sterrata, abbandonando di fatto la bella strada che, superato
il vicino Ponte del Fontanazzo (sul
torrente Valle di Croce Domini) prosegue verso Malga Cogolo (sent. 790). Piano piano si entra
nella Valle di Croce Domini costeggiandone il versante orografico destro.
Dopo aver superato due volte, tramite ponticellì, il Torrente Valle di Croce Domini, si continua
con direzione nord-est in moderata salita, sino ad affrontare alcune svolte
un poco più ripide, oltre le quali si esce dal
bel bosco di larici, raggiungendo il pascolo
inferiore di Bazena e quindi la chiesetta
dell’omonima località (m 1802), dove sorge anche il Rif. Bazena (da qui è ben visibile gran parte della Costa di
Val Bona). Attraversata la strada asfaltata, quella che verso
destra conduce al Passo di Croce Domini, si continua sul Sentiero 601 ex n.1 (anche ex 18) nei pressi della pozza
di abbeveratoio, innestandoci in pratica sul consolidato e noto
percorso con destinazione Lago della Vacca, mentre verso sx, possiamo
vedere la Malga Bazena (m 1826). Mantenendo sempre il percorso principale,
si giunge ben presto ad un piccolo valichetto
(m 2053), dove la vista si apre verso il Passo di Val Fredda, col Frerone a
sx ed il M. Cadino a dx. Davanti a noi invece, pochissimi metri più in
basso, sorge la Malga di Val Fredda (m 2045) con la sua bella pozza. Si
abbandona il Sentiero 601 scendendo sino alla malga, oltre la quale si
svolta a sx andando poi a lambire un
piccolo laghetto. Si continua sulla stradina ed in leggera discesa si raggiunge il
ponticello sul Torrente di Val Bona e la
Malga Val Bona (m 2020), situati all’ingresso dell’omonima valle. (Da qui, risalendo la Val Bona, un bel
percorso alternativo al classico, ha come destinazione il M. Frerone).
Ci si lascia alle spalle la malga continuando sull’evidente
sentiero, con cui si va ad aggirare il ripido
costolone sud del Costone di Val Bona, con lo scopo di raggiungere comodi il crinale sud-ovest della
nostra meta, più facile. Ci si trova anche su un tratto del percorso “Trabucco Trial”,
indicato dai relativi segnavia,
che ci tranquillizzano e ci assicurano di essere sul giusto percorso.
Raggiunti alcuni massi, probabili resti di un antico “Dormitorio del Pastore”
(m 2150), si può iniziare, abbandonando il sentiero, a puntare verso il
crinale che scende dalla montagna, cercando di zigzagare a vista
dove si è più comodi. Raggiuntolo lo si
segue fedelmente, abbastanza ripidi, aggirando alcune
roccette sommitali (preferibilmente
a dx se innevate) sino alla panoramicissima
cresta finale e quota di 2415 metri del Costone
di val Bona.
Grandioso il panorama
verso le montagne in tutte le direzioni, per citarne alcune: verso nord, il M. Aviolo (m 2881), il Corno
Baitone (m 3331), la Cima Plem (m 3182) e l’Adamello (m 3539); verso nord-est, la lunga cresta di Val Bona
con la vicina quota 2410 chiamata Frer, il Corno del Frerone o Farinas di
Stabio (m 2674), il M. Frerone (m 2673), il Cornone di Blumone (m 2843), il
M. Bruffione (m 2665) e il M. Boia (m 2582); verso
est, la Valle del Caffaro e le lontane montagne del Garda; verso sud, le montagne di Valgrigna sino alle
prealpi della Valtrompia; verso ovest, la
dirimpettaia cresta che conduce al M. Alta Guardia (m 2228), la Concarena e
le Orobie.
Si ritorna,
ripercorrendo a ritroso e con cautela la breve
cresta sommitale, quindi si perde velocemente quota sul crinale più erboso e meno ripido, con
scelta del percorso migliore anche in base ad eventuale innevamento. Si
raggiunge poi l’avvallamento dove il crinale
prosegue ora facile e semipianegginate (circa 2190 metri) e dove, poco
più avanti giunge anche il tracciato
del Trabucco Trial, abbandonato precedentemente. Alla nostra destra è
possibile spaziare con la vista sulla bellissima Valle
di Stabio e le sue malghe. Ben presto ecco spuntare la grande croce del M. Trabucco (m 2228), meta secondaria di
questo bel giro. Una targa nei pressi della
cima, ci indica che siamo sul Sentiero Irene Gatti
(che seguiremo sino al suo inizio, al
tornante nei pressi di Dalmone). Foto
di rito e si scende seguendo il crinale
inizialmente un poco ripido, direzione ovest, con vista sulla bassa
ValleCamonica. Poco a poco, assunto il verso sud, il sentiero diviene meno irto, mentre sotto di
noi appaiono ad un certo punto le baite di Pian
d’Astrio (m 1347). Si sbuca quasi improvvisamente sulla mulattiera che da Pian d’Astrio sale per
raggiungere le malghe della Valle di Stabio. La si segue in discesa per
poche centinaia di metri sino a svoltare decisamente a sinistra,
abbandonandola, per proseguire su bel sentiero
che degrada a mezzacosta verso la ex
colonia estiva di Pian di Campo (m 1550). Questo tratto di sentiero è
chiamato anche “Sentiero delle Mondole…” mentre come
numerazione Cai è il 679 ex 79: il 679 parte
dal tornante destrorso, punto di partenza anche del Sentiero Irene gatti,
prima del bivio per Campolaro e attraversa tutta la Valle di Stabio sino a
raggiungere l’omonimo valico (Porta di Stabio) alla quota di 2505 metri e
poi scende alle Foppe di Braone. Superate le costruzioni della ex colonia estiva, si
segue la larga e comoda mulattieran con cui si raggiunge la strada
asfaltata della provinciale. Non ci resta altro che percorrere, forse
noiosamente, quel tratto di strada che ci separa da Campolaro e dall’auto.
Cartina
Cartografia
Ingenia mappa
Partenza
|
quota
|
Arrivo
|
quota
|
dislivello
|
max
|
Tempo
|
Km
|
Difficoltà
|
Data
|
Campolaro
|
1442
|
Costone
di Val Bona
|
2415
|
973
|
|
h. 3.30
|
circa 8
|
E/EE
|
20/05/2021
03/03/2019
|
Costone
di Val Bona
|
2415
|
Monte Trabucco
|
2228
|
-187
|
|
h. 0.40
|
circa 1,8
|
EE
|
Monte Trabucco
|
2228
|
Campolaro
|
1442
|
-786
|
|
h. 1.40
|
circa 4,6
|
E+
|
20/05/2021
|