Il laghetto di Gana è
situato sul versante orografico sinistro della
Valle di Salarno, ai piedi dell’impervia dorsale che la divide dalla
Valle Adamè. E’ una meta ai più sconosciuta, in quanto la Val Salarno offre
escursioni più gettonate come quella per il Lago di Bos o per il Rif.
Prudenzini, quest’ultimo anche tappa
dell’Alta Via dell’Adamello, nonché punto di appoggio per la più
impegnativa salita al Passo di Salarno e al Monte Adamello. Le acque di
questo nascosto specchio, sono limpide e fresche, escono dal
sottosuolo. E’ un punto panoramico che guarda alla splendida
testata della Valle Salarno e poi scende fino a rimirare i monti del
versante destro della Valcamonica. Basta
salirci una volta per capire il senso della natura selvaggia,
dell’insolito e contemporaneamente del meraviglioso.
Uno sperone di roccia rende la salita un po’
difficoltosa, ma mai pericolosa, e confortata da rari segni e ometti. E’
tuttavia sconsigliata in caso di nebbie, mentre è quasi d’obbligo abbinare
anche la salita al Rif. Prudenzini.
Itinerario
Partendo dal Rifugio Stella Alpina di Fabrezza, dove si
parcheggia l’auto, si segue per buona parte, il classico itinerario per
l’escursione al Rif. Prudenzini (CAI 14),
già descritta nella relativa scheda:
sulla comoda mulattiera si passa prima dalla Malga Macesso di sotto
e poi da quella di sopra, che sorgono a breve distanza dell'ampio alveo
asciutto dello scomparso lago Macesso (m 1958). Si superano alcuni tornanti
e si giunge alla possente diga del Lago di
Salarno (m 2071). Si continua sulla comoda sterrata costeggiando l’alta sponda sinistra del Lago Salarno, fino
all’omonima malga (m 2091), dove si lascia il sentiero 14 che prosegue
verso il Rif. Prudenzini, per svoltare a destra su evidenti tracce che
continuano verso NE, tra il lago Salarno e il Lago Dosazzo. Si seguono con
attenzione i rari segni e ometti e con non poca fatica si inizia a risalire
la parte settentrionale del costolone roccioso,
che verso sud precipita sul Lago di Salarno.
Dopo circa un’ora dalla deviazione, si raggiunge la quota di circa 2400
metri, dove lo scenario si apre su una vasta
area pietrosa, oltre la quale è ben visibile il
laghetto un poco più in basso. In pochi minuti, camminando tra i massi,
si raggiunge questa perla nascosta.
Si ritorna con lo stesso
tragitto fatto in salita, facendo attenzione anche in questo caso, ai rari segni.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Fabrezza
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1458
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Laghetto di Gana
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2369
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911
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h. 2.30
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E+
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19/08/2016
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Nota: il tempo è riferito alla sola salita o
all’andata!
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