image001.gif                                                                                                                                                  

 

   (seconda parte)Sopra i 2000                                                                                              

DSCN7939_small.jpg

Monte Palabione

SCHEDA

Mappa_small.jpg

Mappa

 

Monte Palabione (m 2361), Ferrata “del Cuore alla Croce” dall’Aprica (SO)

 

Il Monte Palabione (m 2361) è una importante Cima che si eleva sopra il territorio dell’Aprica (So). Si trova all’inizio di quel lungo crinale che con andamento nord-sud arriva sino al M. Sellero, dividendo in pratica la Valle di Campovecchio a est dal comprensorio dell’Aprica a ovest. A nord-est il M. Palabione è preceduto da un Dosso boscoso chiamato Zapel de l’Asen (m 2029), al quale si può giungere facilmente, oltre che dall’Aprica, anche da Campovecchio (Valli di S.Antonio). A sud il Colle Pasò (m 2240) lo divide dal più massiccio Dosso omonimo (m 2575). Nella conca sottostante il Colle Pasò vi è il bel Lago Palabione (m 2109), un’altra perla Orobica che contribuisce a rendere più interessante l’escursione in zona. In questa gita, la salita alla Cima viene effettuata sfruttando una breve e facile ferrata chiamata “del Cuore alla Croce”, situata sullo scosceso versante SW, in modo da scendere da quello opposto (la Via Normale) ed effettuare un’anello. La ferrata non presenta particolari difficoltà per chi è abituato a questo genere di vie, però risulta esposta nel seguire una bella cresta erbosa, quindi non è da sottovalutare: i tratti verticali sono pochi mentre abbondano i tratti appoggiati e di risalita di balzi rocciosi. La parte restante di itinerario segue sentieri segnati che utilizzano le svariate piste da sci presenti.

 

Itinerario

Raggiungere il paese dell’Aprica a 1181 metri di altitudine e trovare parcheggio nella zona degli impianti sciistici denominata Baradello 2000, situata sulla sinistra di Via Nazionale, poco dopo l’inizio del paese se si proviene da Edolo. C’è una piccola area dove il parcheggio è gratuito, cosa rara all’Aprica. Ci si incammina a monte del parcheggio seguendo inizialmente la pista superpanoramica, passando subito sotto i cavi della funivia. Dopo 500 metri circa si incrocia una strada sulla quale ci immettiamo a destra superando subito un ponticello: noteremo che anche qui c’è un piccolo parcheggio al quale si poteva arrivare salendo da Via Ospitale. Al di la del caseggiato o poco sotto, vedremo che c’è appunto la stradina asfaltata Via Ospitale/Via Panoramica che sale dal paese in moderata pendenza. Raggiuntala la si segue per circa mezzo km sino ad una curva dove si incontrano le indicazioni del Sentiero 327 e per il Rif. Valtellina. Per la partenza comunque risulta forse più esaustivo guardare una istantanea di Google Maps con le indicazioni evidenziate. La pista sale in moderata salita tra un bel bosco di conifere, passando dopo alcuni larghi tornanti vicino all’Osservatorio Eco-Faunistico Alpino, mentre sullo sfondo è già ben visibile la meta con a destra la cresta da salire. Dopo un lungo tratto dritto raggiunge la zona di Malga Palabione (m 1700), passando a sinistra delle strutture ricettive.. Si continua seguendo i segnavia e le sporadiche indicazioni, sino ad incontrare la freccia segnaletica per il Lago Palabione, prossima meta, sempre Sentiero n. 327.  Si passa successivamente nei pressi del Rif. Cai Valtellina, che si lascia sulla destra. Da qui al lago il percorso è breve, la pista compie un semicerchio molto largo in direzione sud-ovest aggirando una parete rocciosa. La Conca del Lago Palabione è molto bella, in questo caso la superficie risultava ancora semi-ghiacciata nonostante fosse giugno. Si continua sulla pista che segue il lato settentrionale del lago risalendo verso la zona della “Valletta”. Prima di raggiungere il crinale del Colle Pasò, si incontra la freccia segnaletica per la ferrata che invita la svolta a sinistra verso le prime rocce, sulle quali si può notare la targa bianca, punto di attacco. Vale la pena comunque, prima di intraprendere la via attrezzata, spendere pochi minuti per salire al Colle Pasò, ove esiste anche una piccola pozza d’acqua, per ammirare il paesaggio verso la Valle di Campovecchio.

Dalla targhetta bianca si risale subito un breve canalino che conduce sulla depressione della cresta. Qui, se si è dotati di imbrago e kit da ferrata, conviene indossarlo. La ferrata, come già detto, è facile ma non banale per via della continua esposizione, mentre il dislivello da superare si aggira sui 180 metri. Si attacca con dei semplici passaggi fino a portarsi sotto ad un blocco verticale, dove si trova già il punto chiave della via. Superatolo si incontra quasi subito un altro passaggio verticale, ma più semplice, quindi si prosegue su rocce ricoperte d’erba e facili crestine, che in breve conducono all’ultimo facile tratto, oltre il quale si giunge alla grande croce di vetta, in circa 45 minuti dall’attacco.

La discesa avviene dal versante opposto a quello dove si sviluppa la ferrata, tramite la via normale Sentiero 340. All’inizio si trova un tratto attrezzato, utile per scendere da un ripido canalino. Si mantiene la cresta tagliando in diagonale tra grossi sassi da sinistra a destra, sino a quando si comincia a scendere dal versante est della montagna, zigzagando dove conviene per diminuire la ripidità iniziale. Strada facendo la pendenza diminuisce sino a raggiungere una zona pianeggiante, chiamata dai locali “Zucù” per la presenza di un accumulo di grossi sassi ricoperti da vegetazione. Superata la conca si riprende a scendere sino ad incontrare il Sentiero 341 proveniente dal Rif Valtellina (lo avevamo già incontrato all’andata, più a est). Si potrebbe quindi prendere la comoda stradetta verso sinistra, ma conviene proseguire dritti e più spediti, tagliando sul prato erboso della pista sottostante, sino a giungere nei pressi di Malga Palabione. Come alternativa di rientro, si consiglia di prendere il Sentiero 337 che collega Malga Palabione alle Bratte Alte (m 1466) percorrendo la pista A. Dalle Bratte si segue infine la stradina che ci riporta sul primo tratto, fatto dopo la partenza.

 

  Earth                                                 Mappa dei Sentieri Aprica (pdf)                                               cartina 

Partenza

quota

Arrivo

quota

dislivello

max

Tempo

Km

Difficoltà

Data

Aprica

1181

Colle Pasò

2240

1059

h. 2.30

7

E

09/06/2019

Attacco ferrata

2180

Monte Palabione

2361

181

h. 0.45

EEA

Monte Palabione

2361

Aprica

1181

-1180

h. 2.15

7

EE/E

 

 

DSCN7838.jpg

DSCN7848.jpg

DSCN7853.jpg

DSCN7864.jpg

DSCN7868.jpg

Sul Sentiero/Pista 327

Uno sguardo a ritroso

Sentiero 327

Sentiero 327

Lago Palabione

DSCN7873.jpg

DSCN7883.jpg

DSCN7894.jpg

DSCN7898.jpg

DSCN7904.jpg

Verso l’attacco

della ferrata

Mettere

casco e imbrago

Panoramica a ritroso dopo l’attacco

Cresta iniziale

Tratto prima del puntochiave

DSCN7913.jpg

DSCN7918.jpg

DSCN7922.jpg

DSCN7925.jpg

DSCN7926.jpg

Sulla ferrata

La Valle di Campovecchio

Un tratto aereo della cresta e dietro

il Dosso Pasò

Il Lago Palabione

dalla cresta

Panorama

DSCN7928.jpg

DSCN7931.jpg

DSCN7935.jpg

DSCN7938.jpg

DSCN7939.jpg

La Croce del Palabione (m 2361)

Il Dosso Pasò (m 2575)

Foto ricordo

Vetta Monte Palabione

Vetta Monte palabione

DSCN7943.jpg

DSCN7947.jpg

DSCN7956.jpg

DSCN7961.jpg

DSCN7962.jpg

la Valle di Campovecchio

Croce Palabione

La discesa

La discesa

Versante Via normale

DSCN7972.jpg

DSCN7974.jpg

DSCN7976.jpg

DSCN7985.jpg

DSCN7986.jpg

Chiesette alle Bratte

Verso Aprica

L’Aprica

Fioritura estiva

Fioritura estiva

 

 

   (seconda parte)Sopra i 2000