Il Monte Calvo (m 2194) è situato nella parte
orografica sinistra della Vallecamonica, a sud degli abitati di Vione e
Temù. Sostanzialmente divide le due vallate parallele che scendono dalle
montagne adamelline, la Val di Vallaro a
ovest e la parte iniziale della Valle dell’Avio
a est. E’ un’ampio panettone, pressoché
erboso ed esteso nella zona della Malga del
Calvo (m 2014), mentre alle quote più alte il
pascolo si fa più magro e sassoso, terminando con la sua propaggine più meridionale ed elevata
(m 2278) sotto l’ardita cresta nord del
Monte di Mezzodì (m 2540). Le pendici alle quote inferiori dell’alpeggio,
sono ricoperte da ombrosi boschi di conifere.
Di per sé, probabilmente, non pare essere una meta molto frequentata dagli
escursionisti ma merita comunque di essere oggetto di una gita per svariati
motivi; innanzitutto per la sua posizione privilegiata, simile a quella
della Cresta Salì e Piana dei Morei delle
quali è dirimpettaio, che similmente offre un bel balcone panoramico sull’alta Vallecamonica, da
posizione insolita. Secondariamente perché crea lo spunto per effettuare un
giro ad anello tutto sommato non impegnativo, che sfruttando quasi
totalmente una parte del lunghissimo Sentiero CAI
72, consente di percorrere anche la Val
di Vallaro, chiamata Val Paghera di
Stadolina. dove l'ambiente raccolto
tra boschi, pascoli e cascine, e la scarsa frequentazione, la rendono
adatta ad una piacevole perlustrazione. Da notare infine le estese
fioriture di rododendro ad inizio estate
nella parte alta e le originali baite.
Itinerario
Raggiungere il paese di
Temù lasciando l’automobile in uno spiazzo adibito a parcheggio, dinanzi all’ingresso del Camping Presanella,
in Via Cavaione di Dentro, praticamente nelle vicinanze della strada che
sale verso malga Caldea (Valle dell’Avio). Bisogna imboccare la via
asfaltata che, poco prima del parcheggio prosegue sulla destra in leggera salita, seguendo l’indicazione per Cà Rossa. Quasi subito l’asfalto termina
sostituito da un bel fondo, prima acciottolato
e poi sterrato. La strada sale piacevolmente all’ombra di alberi, superando una fontana, sino a raggiungere in
pochi minuti un bivio con l’indicazione per il
M. Calvo. Dopo mezz’ora di moderata salita, si attraversa un bel lariceto accentuando un poco la
pendenza. Si alternano lunghi tratti di
sterrata con altrettanto lunghi tratti acciottolati
e dopo una serie di curve si sbuca sui pascoli
più bassi del M. Calvo, dove il paesaggio mirabilmente
si apre e dove è ben visibile la Malga del
Calvo, ormai prossima. La si raggiunge
alla quota di 2014 metri e dopo 2 ore o poco più dalla partenza. Verso
ovest, oltre la Valle di Vallaro, si stagliano la Cresta Salì (vista in
occasione di una gita) e le severe vette
del Corno Pornina, delle Cime di Vallaro e del M.Avio. Volendo, la salita e
la prima parte dell’escursione può terminare qui, ma si consiglia di proseguire
lungo evidenti tracce che risalgono i pascoli
sino a raggiungere in mezz’ora la sommità del
Calvo (m 2194). Arrivati a quel punto, come si suol dire fatto 30 si fa
31, è possibile con un ultimo strappetto raggiungere la quota di 2278 metri, costituita da una larga ed erbosa cresta che congiunge il M.
Calvo alle rocce del Monte di Mezzodì (m
2540). Su una di queste o forse sulla cima vera e propria del M.Mezzodì è visibile una croce. Verso ovest è possibile
ammirare il Corno Pornina, verso est alcune montagne della Val d’Avio e verso nord
parte dell’alta Vallecamonica con le montagne
del Parco Nazionale dello Stelvio bresciano.
Si ritorna a ritroso sino alla malga del M. Calvo, quindi dopo aver perso ancora qualche metro di quota, si
incontra la deviazione verso sinistra
(scendendo) del sentiero CAI 72, cioè verso
la Val di Vallaro. Si abbandona quindi la sterrata per seguire il tracciato
che si addentra e scende attraverso il bosco. In circa mezz’ora dalla
deviazione, si raggiunge il fondo della Val
di Vallaro, nel nostro caso attraversando anche i
resti di una slavina. I segnavia conducono subito ad un bel prato, dove
è possibile incontrare le mucche al pascolo.
Si prosegue seguendo le indicazioni sino ad
intercettare la bella sterrata che collega
la Val di Vallaro con la Malga del Calvo. Si mantiene ovviamente la
direzione di discesa e poco dopo si superano le
Baite Paghera (m 1450). Mancano ancora circa 400 metri di dislivello
per scendere a valle sino alle Case
Vallaro. Infine, tramite la ciclopedonabile,
verso destra, si percorrono quasi in piano i circa 2 km che ci separano
dall’auto.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
|
Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Temù
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1100
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Monte Calvo
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2194/2278
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1094/1178
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h. 2.40/3.00
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E/E+
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27/05/2018
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Malga
del Calvo
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2014
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Temù
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1100
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-914
|
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h. 2.15
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E+/E
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