Il cosidetto Pilone è una cima delle Alpi
Orobie bresciane poco conosciuta e sicuramente poco frequentata, posta in
ambiente aperto e bucolico sopra il comprensorio di Paisco – Loveno. Per la
precisione è il culmine della bonaria ed erbosa Costa delle Blese che
divide la Valle dei Molini dalla Valle di Molbeno. E’ anche il punto
terminale di quella costola che si stacca
verso est dal più noto Palone del Torsolazzo (m 2670), molte volte
erroneamente chiamato Piz Svolt dai locali, passando dalla Cima di Mezzo (m
2388), costola che divide la Val di Matto a nord dalla Val di Scala a sud.
Tra i percorsi più semplici per raggiungere la cima del Pilone, uno è
quello salendo dalla Malga Campelli di Nazio, che sfrutta un tratto del
Sentiero delle Genziane, un’altro potrebbe essere quello che sale dalla
Malga di Val di Scala inferiore, sempre tramite il Sentiero delle Genziane,
mentre interessante è quello che ha come base di partenza l’abitato di Paisco, mediante il sentiero CAI 166.
Itinerario
Da Paisco (m 868), nei pressi del giardino botanico, una
stradetta (CAI 166) inizialmente cementata e/o asfaltata, chiusa
al traffico non autorizzato, sale verso nord-est tra piante di castagno.
Ben presto passa tra le baite della contrada
Ronchi e mantenendo una pendenza moderata, gradualmente si sposta sul
versante della Valle Camonica. La strada
alterna tratti sterrati e cementati mentre si inoltra nel bosco, dove
bisogna fare attenzione a seguire sempre i
segni ignorando le varie stradicciole,
e ben presto assume connotati di
sentiero quando raggiunge Orbitolo (m 1270),
mentre l’andamento è ora sud ovest. Superati alcuni vecchi ruderi di baite, il sentiero 166 rientra nel bosco
di abete rosso e raggiunge i prati di Alben di
Paisco (m 1368) e quindi, con un primo tratto scosceso ed uno in piano,
arriva sulla parte orientale dei grandi prati
di Plas del Sal (m 1600). Si attraversa verso ovest la località, passando accanto alle baite alte, fino a
raggiungere la parte superiore della località.
Il sentiero (ora detto delle genziane), individuato poco sopra, sale con
direzione nord-ovest e poi nord-est (vedi cartina) fino a raggiungere un panoramico pianoro (m 1884) posto sul terminale
della cresta che scende dal Pilone. Fino qui l’escursione è da ritenersi
facile e comunque già appagante, anche perché ci si trova su un bel balcone panoramico mentre il tempo
impiegato si aggira sulle 2 ore o poco più! Risulta più impegnativa la
salita alla sommità del Pilone
(rappresentata da uno spuntone roccioso a quota 2171 metri), che necessita
di circa 50/60 minuti di ascesa, seguendo le tracce sulla non
comunque difficile cresta. Il panorama, più vasto del precedente, si estende sulla media Valcamonica sino
all’Adamello, sulle Orobie bresciane sino
all’alta Valle Camonica e sulla Valle di
Paisco sino alla Val di Scalve.
Per il ritorno si ridiscende, con la necessaria cautela, sino a Plas del Sal dove, ignorate le indicazioni per la Malga di Val di
Scala, si inforca la strada in parte cementata.
Con diversi tornanti e tagliando a vista dove
possibile, si rientra a Paisco in circa 2 ore e mezza dalla vetta del
Pilone, sbucando sul tratto iniziale
dell’escursione.
Cartografia Ingenia mappa
Partenza
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quota
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Arrivo
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quota
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dislivello
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max
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Tempo
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Km
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Difficoltà
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Data
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Paisco
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868
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Il
Pilone
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2171
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1303
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h.
3.20
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E
EE
la cresta
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02/04/2017
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Nota: il tempo è riferito alla sola salita o
all’andata!
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