(seconda parte) – Sopra i 2000 m
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SCHEDA |
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Cima Varadega (m 2640/2635), Val Varadega Il
Monte Varadega (m 2616), la cui cima tocca la quota di 2635 metri, si trova
in un ambiente splendido e solitario. E’ una
montagna interessante, sia dal punto di vista storico che da quello
paesaggistico, e chiude la testata della valle omonima. É una delle ultime elevazione sulla lunga dorsale che
dalla Valle del Gavia si estende verso Sud-Ovest sino al Passo del
Mortirolo. La
cima est (m 2640), la più alta, è divisa dalla cima ovest (m 2635) quella con la croce, da
un’ampia forcella e se ne sconsiglia la breve salita del tratto finale, ai
meno esperti o nel caso si soffrisse di vertigini. Il versante nord del monte
è costituito da un selvaggio aspro dirupo di rocce alto circa 300 metri,
quello ovest, sul quale scorre gran parte dell’itinerario sfoggia
interessanti placconate rocciose che piombano sulla sottostante ganda. Su
questa montagna si trovano numerose testimonianze della Grande Guerra. Itinerario: dal Mortirolo In
auto, bisogna seguire la strada per il Passo del Mortirolo (m 1895) e poco
prima (per chi proviene dalla Valle Camonica), svoltare a destra sulla
stradina asfaltata che conduce al “Pianaccio”. Dopo circa 2 km, quando si è
gia entrati nella Valle di Varadega, si biforca
sulla sinistra, la mulattiera militare con le indicazioni per il Monte
Varadega e La Croce dell’Alpe (rifugio). L’auto però bisogna parcheggiarla
più avanti, sulla sinistra della carreggiata, dopo che la strada ha fatto un
ampio tornante a destra e superato il torrente. Lasciata l’auto si ritorna verso la mulattiera militare e si comincia a
seguirla. Si oltrepassano le “Casere del Comune” e si sale con moderata
pendenza e ampi tornanti fino al bivio per il vicinissimo Passo di Varadega
(m 2296), sulla sinistra, che si ignora. Si continua sulla mulattiera fino a
giungere su di una bella costa erbosa, con
ampio panorama sulla Valtellina. Si seguono le indicazioni e si continua a
salire con la mulattiera che ad un certo punto taglia
a mezzacosta il versante nord-ovest della montagna fino ad un bivio con puntuali indicazioni; si prende a
destra verso il Monte Varadega mentre a sinistra si scende verso il rifugio
Croce dell’Alpe (lo si potrà percorrere al ritorno). Si sale quindi
costeggiando la cresta fino ad una stretta
forcella, che si supera, e si prosegue sui resti della mulattiera
sovrastata da pareti rocciose. Arrivati alla
sella, si sale con gradini fino alla galleria scavata sotto la vetta. Tramite la stessa galleria (pila frontale non indispensabile), oppure passando al di fuori percorrendo
una cengetta sulla sinistra (molto esposto), si raggiunge lo stretto foro di uscita sul versante Nord. Da
qui si va a destra (Est) e, dopo qualche passo su ghiaie instabili, si inizia
ad arrampicare sulle rocce soprastanti cercando i passaggi più semplici e
tenendosi preferibilmente vicini all´interno di un piccolo canalino. Dopo una
ventina di metri si esce in cresta dalla quale, volgendo a destra e
districandosi tra i blocchi sommitali, si raggiunge l´omino di pietre posto
sulla cima (m 2640). Grande panorama su Valcamonica, media e alta Valtellina, Val Grosina e sulle cime circostanti. Per il ritorno, risulta interessante anziché fare lo stesso
percorso dell’andata, raggiungere il già citato
bivio, e seguire il sentiero che veloce
scende a quota m 2225 e raggiunge il rifugio
Croce dell’Alpe. Dopo eventuale sosta si segue il sentiero che risale
dalla parte opposta fino a ritornare sulla costa
erbosa già vista all’andata, chiudendo il piccolo anello. Quindi si scende con la mulattiera militare fino al
punto di partenza. Guarda le Foto Cartografia Ingenia Mappa
Nota: il tempo è
riferito alla sola salita o all’andata! |
(seconda parte) – Sopra i 2000 m